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Francesca Castagnacci, quel sofisticato amore per il design

Tutto parte da una suggestione, un sentire tradotto con schizzi e acquerelli in una storia che guida verso la morfologia ispiratrice. È così che Francesca Castagnacci, classe 1982, dopo una ricca formazione attraverso una laurea in design d’oreficeria presso la facoltà di Architettura e un ricco bagaglio culturale, grazie alla ricerca di nuove fonti d’ispirazione, culture e mondi a confronto attraverso i suoi viaggi, asseconda la sua vena artistica affacciandosi al mondo della moda.

Francesca Castagnacci Collection - Courtesy of Press Office
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office

Spinta da importanti riconoscimenti come la borsa di studi Ferragamo per il master Polimoda e la vincita di importanti concorsi, i suoi disegni visionari si trasformano in borse e scarpe, oniriche ed evocative, ma al contempo audaci e innovative. E’ la sua ispirazione crescente e il desiderio di mettersi alla prova che spinge Francesca Castagnacci a presentare al pubblico alcuni pezzi della sua collezione. Da quel momento le sue creazioni, pezzi unici trasgressivi ma sofisticati, diventano oggetto iconico e di culto dei molti fashion addict.

Francesca Castagnacci Collection - Courtesy of Press Office
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office

Un successo questo, che ha lanciato di li a poco la nascente società e il brand stesso. L’incontro di Francesca con diverse realtà nel campo della ricerca applicata e dell’industria, e l’interesse di un fondo di investimento per le sue creazioni, ha dato vita nel 2014 ad un progetto con la conseguente nascita di Francesca Castagnacci srl. L’iniziativa, che vede coinvolte competenze del Made in Italy, permette la massima libertà espressiva e la completa possibilità di personalizzare gli accessori metallici curando particolarmente la qualità e l’innovazione del prodotto finale. Dall’universale al particolare, la filosofia e la ricercatezza delle sue creazioni si trasmettono nel suo stile che incanta e convince. Innovazione, eccellenza ed esclusività sono alla base della scelta dei materiali per le sue collezioni.

Francesca Castagnacci Collection - Courtesy of Press Office
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office

Prodotti unici e qualità dell’artigianato italiano unito a materiali inediti e a dettagli tecnologici fanno del marchio un prodotto originale dall’alto contenuto emozionale. Ogni sua creazione trae ispirazione dallo studio delle forme, sintesi di ricerca concettuale e progresso. Accostamenti asimmetrici tra figure e materiali sono il filo conduttore della collezione, tra tonalità decise e colori neutri.

Francesca Castagnacci Collection - Courtesy of Press Office
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office

Forme nelle forme, gusci da cui emergono materie preziose e inaspettate. L’esclusività viene espressa in ogni dettaglio da forti texture e geometrie, dall’altissima qualità nella scelta dei pellami e delle stoffe fino alle finiture. Elementi pregiati e inconsueti a volte si accostano a pelli di origine ittica e tessuti dalla forte componente tecnologica contenenti ad esempio fibre ottiche luminose.

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L’accessorio metallico è realizzato come un pezzo unico di gioielleria, direttamente ideato e disegnato da Francesca, rispettando gli ampi standard qualitativi, come l’impiego di trattamenti nickel e piombo free. Elemento figurativo per eccellenza è l’anello, simbolo della costante ricerca di perfezione e della complessità divenuta forma, che si evolve nel particolare stilistico della catena, elemento funzionale e distintivo della collezione di borse.

Francesca Castagnacci Collection - Courtesy of Press Office
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office

Una collezione la sua che diventa parte integrante della donna che la indossa. Si sviluppa e si avvolge esaltandone l’eleganza del polso grazie alla praticità del manico e dalla forza espressa dall’accurata scelta delle minuzia. Un design racchiuso in forme sinuose e audaci, si identifica nella donna alla quale il brand si ispira, decisa forte, ma al contempo femminile e di gran classe.

Francesca Castagnacci Collection - Courtesy of Press Office
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office

Francesca Castagnacci è sinonimo di garanzia e qualità del prodotto, ma sopratutto dell’accurata ricerca con cui è stato ideato e realizzato. Ogni pezzo delle sue collezioni è contrassegnato da un TAG elettromagnetico, un’impronta digitale unica e irriproducibile, che grazie all’aiuto dello smartphone può veicolare e riprodurre contenuti mirati tramite tecnologia NFC garantendo l’autenticità del prodotto. Il suo è un design essenziale studiato su forme e volumi, dove eleganza e particolari stupiscono ed affascinano. Un design dove ogni sfumatura è strettamente ricercata per una donna che sa osare con sofisticata classe e raffinatezza.

La Perla. Julia Haart è il nuovo direttore creativo

La Perla dà il benvenuto a Julia Haart, nuovo direttore creativo che ricoprirà l’incarico a partire dalla Primavera/Estate 2017.  La stilista americana prende il posto di Pedro Lourenço che ha concluso il contratto a Luglio 2016 e al quale si deve una trasformazione iniziale del brand verso una proposta completa di lifestyle.

La sensibilità creativa della designer è in profonda sintonia con l’heritage e l’identità di La Perla, nata dalla visione di un’altra donna, la fondatrice Ada Masotti. Come direttore creativo Julia Haart si occuperà di tutte le linee di lingerie, nightwear,beachwear, menswear, accessori e di una nuova collezione di ready to wear che sarà presentata a Milano a Settembre 2016, durante la settimana della moda”, si legge in una nota dell’azienda.

Julia Haart/La Perla Official
Julia Haart/La Perla Official

Julia Haart ha già collaborato con il team stilistico di La Perla per quanto riguarda le collezioni accessori Primavera/Estate 2016 e Autunno/Inverno 2016-2017. Il suo compito ora sarà quello di guidare le fasi del processo evolutivo del marchio riguardo l’abbigliamento. La sua capacità di creare capi affini al corpo femminile unita all’abilità nel saper valorizzare la figura della donna e la sua eleganza sono le caratteristiche di una rivoluzione del marchio.

Quello che stiamo cercando di fare con le collezioni ready to wear è creare qualcosa di nuovo per il mercato”, spiega la fashion designer. “Le donne credono di dover soffrire per essere belle. Io non credo sia cosi e voglio dare loro una nuova scelta di capi. Adoro però che La Perla abbia questa immagine sexy e non modificherò questo suo DNA“.

Fondata a Bologna nel 1954 la maison è stata ceduta nel 2013 al Pacific Global Management, holding di proprietà della famiglia di Silvio Scaglia, Presidente di La Perla, già attiva nel settore della moda attraverso una rete di model management, operante attraverso i marchi Women, Elite e The Society.

Julia Haart è arrivata a La Perla come consulente di fiducia, focalizzandosi innanzitutto sull’importanza del corpo femminile e sull’esperienza maturata nel vestirlo e valorizzarlo”, racconta Silvio Scaglia. “La collezione Primavera/Estate 2017 avrà una portata rivoluzionaria non solo per il nostro marchio ma anche per il mondo del fashion femminile, grazie alla combinazione tra il savoir faire del nostro atelier, una donna di grande talento come direttore creativo e i migliori materiali del mondo. Il lavoro di Julia è davvero rappresentativo del lifestyle La Perla e sono lieto di collaborare con lei a questa nuova pietra miliare della storia del brand“.

Novant’anni di moda. Fendi sfila sull’acqua di Fontana di Trevi

Una fiaba che dura da 90 anni quella di Fendi. Una poesia che la maison ha decantato scegliendo Roma, la sua città natale per celebrare il novantesimo anniversario dell’azienda. La collezione A/I dell’Haute Fourrure “Legends of Fairy Tales” ha sfilato lo scorso 7 Luglio sulle acque della Fontana di Trevi tornata al suo antico splendore grazie al supporto di Fendi che ne ha finanziato il restauro.

Una sfilata a Roma presso la Fontana di Trevi è il modo migliore per celebrare i 90 anni di Fendi, un’occasione unica per esprimere le nostre radici, l’audace creatività e la più elevata artigianalità che da sempre ci contraddistinguonoha dichiarato Pietro Beccari, Presidente e Amministratore delegato di Fendi. –  La Fontana di Trevi è un luogo magico, che rappresenta perfettamente i valori di Fendi, la sua tradizione e la sua storia, con uno sguardo rivolto sempre al futuro.

Fendi Official Instagram
Fendi Official Instagram
collezione A/I 2016

Le modelle hanno sfilato su una passerella trasparente di plexiglass dando l’impressione di camminare sull’acqua. Figure eteree ispirate alle fiabe nordiche in perfetta sintonia con la scenografia naturale della location. Gli abiti presentati vedono una rivisitazione della pelliccia, da sempre il core-buisiness della griffe, ora come ricamo sui lunghi abiti di organza, ora come mosaico sui cappotti. Ricami preziosi, motivi floreali, pizzi, inserti e margherite in visone, la collezione è un tripudio di dettagli. Si susseguono in passerella giochi di luci e colori che immergono gli invitati in una dimensione di incanto e magia.

Fendi Official Facebook -Kendall Jenner
Fendi Official Facebook -Kendall Jenner

Sembra quasi di vivere all’interno di un sogno, di una favola. La Fontana di Trevi è per tutti noi una leggenda. E il nostro défilé una visione onirica” spiega Silvia Venturini Fendi, direttore artistico delle linee Uomo, Bambino e Accessori. Le creazioni disegnate dal genio creativo Karl Lagerfeld sono la testimonianza di una libertà artistica e un’artigianalità sempre dosate, di una costante passione per la qualità dei materiali e di una sperimentazione continua.

200 invitati hanno potuto festeggiare il compleanno dell’azienda fondata da Adele Casagrande ed Edoardo Fendi, 90 anni di successi straordinari che ebbero inizio nella storica boutique in via del Plebiscito. La storia di Fendi parla di lusso, arte e ricerca creativa. Nel corso degli anni la maison romana ha travalicato i confini nazionali stringendo numerose collaborazioni che hanno portato l’azienda a dar vita a collezioni uniche.

Nel parterre degli ospiti, tra gli altri, ci sono il ministro dei beni culturali e turismo Dario Franceschini, le attrici Kate Hudson e Ornella Muti, Luca Cordero di Montezemolo, Bernard e Alexander Arnault, vertici del Gruppo LVHM, di cui Fendi è entrata a far parte nel 2001, il CEO di Fendi Pietro Beccari, e tre delle cinque sorelle Fendi, Carla, Anna e Alda.

Dopo la sfilata, una cena per 600 invitati sulla Terrazza del Pincio a Villa Borghese accompagnata dalla musica di Giorgio Moroder.

Fendi Official Facebook-Terrazza del Pincio
Fendi Official Facebook-Terrazza del Pincio

Per celebrare l’anniversario inoltre sono stati presentati un libro fotografico “East of the sun and West of the Moon” e una mostra “The Artisans of Dreams” a Palazzo della Civiltà Italiana, aperta al pubblico dal 9 Luglio al 29 Ottobre.

Altaroma 2016. L’Atelier dell’Haute Couture

Un calendario fitto di appuntamenti quello dell’edizione di gennaio di Altaroma, la fashionweek capitolina, che ogni anno con i suoi due appuntamenti, uno adesso e l’altro a luglio, crea molteplici momenti di aggregazione tra le storiche realtà italiane della moda e le nuove realtà produttive e creative internazionali. Dal 29 gennaio al 31 gennaio 2016, con pre-opening il 28, la Capitale ha ospitato il meglio del fashion system grazie alle sfilate di Haute Couture organizzate da Altaroma, società partecipata tra Comune, Provincia e Camera di Commercio, considerata centro propulsore dell’Alta Moda italiana nonché piattaforma di lancio per stilisti emergenti.

Tante le novità in questa edizione a partire proprio dal luogo deputato alla kermesse. E’ l’ex Dogana di San Lorenzo l’headquarter di Altaroma, una location che mette in contrasto l’archeologia industriale con il mood sofisticato dell’evento. Formula vincente dell’evento è la voglia di mantenere ben salde le radici con gli stilisti più celebri e allo stesso tempo dare spazio a quelli emergenti, grazie anche alla solida struttura del programma suddiviso in tre sezioni. Atelier, dedicato ai defilé di maison, piccoli atelier e sartorie, Fashion Hub, dedicata a scouting, formazione e promozione dei talenti emergenti ed In Town, destinato a iniziative e attività connesse alla moda con l’occasione di instaurare contatti utili e promuovere il fashion business in città.

Curiel Couture  Primavera- Estate 2016 - Courtesy of Press Office
Curiel Couture Primavera- Estate 2016 – Courtesy of Press Office

La sezione Atelier vede quest’anno ampliare il proprio raggio d’azione creando un importante fil rouge tra i talenti emergenti della couture, dell’alto artigianato, dell’alta sartorialità e le maison storiche promuovendo il binomio tradizione-contemporaneità come un importante momento di approfondimento culturale e strumento formativo-educativo al servizio dei nuovi creativi. Sono molteplici le maison a presentare le proprie collezioni haute couture in questo spazio.

Curiel Couture si è ispirata alla natura che nasce.“Il Mio Giardino” s’intitola la collezione. Una natura che sboccia e si assopisce per tornare a sorridere. Le forme delle foglie e delle corolle dei fiori prendono vita e si trasformano in pantaloni, gonne e corpetti. Roseti e ortensie creano leggiadri abiti di chiffon stampato. Un inno alla vita la collezione Curiel per la Spring – Summer 2016 presentata negli spazi dell’ex Dogana di San Lorenzo in Roma.

Curiel Couture Primavera-Estate 2016 - Courtesy of Press Office
Curiel Couture Primavera-Estate 2016 – Courtesy of Press Office

Come in una favola sinuose gatte bianche e nere, come gli abiti che indossano adagiate su velluti e sete, mostrano i loro sontuosi vestiti. Ispirandosi all’antica favola della Gatta Bianca Anton Giulio Grande fa rivivere nei salotti di Palazzo Ruspoli una sofisticata e capricciosa arte dell’haute couture.

Anton Giulio Grande - Courtesy of Press Office
Anton Giulio Grande – Courtesy of Press Office

Pizzi, piume e frange sono il motivo ricorrente della collezione, liason che unisce l’antico al moderno, il mito della favola alla maestria di un’alta moda alla ricerca di atmosfere intime e riflessive. Sottovesti intarsiate da pizzi e jais con spalline ricamate, orecchie di raso tempestate di Swarovsky. Ancora cappottini, cappe e scialli di piume di struzzo o stole di marabù. Colori, dettagli e accessori, sembrano usciti da racconti fiabeschi dove i vestiti di principi e principesse sembrano irreali.

Antonella Rossi - Haute Couture SS 2016 - Courtesy of Press Office
Antonella Rossi – Haute Couture SS 2016 – Courtesy of Press Office

E’ una New York creativa e multietnica ad ispirare la collezione di Antonella Rossi Haute Couture SS 2016, disegnata da Giulia Mori e presentata al Westin Excelsior Hotel durante le quattro giornate di AltaRoma. In passerella anche Coumbelle Kane, top model senegalese testimonial del progetto African Fashion Gate. Palette variegata che va dal bianco iceberg al panna, dal verde mela al rosso amore fino al sofisticato blu cielo. La silhouette riprende quella degli anni ’90 caratterizzata dalla sovrapposizione di capi, contrasti di colore proposti con particolari trasparenze e lussuosi ricami. Capi casual potremmo dire, ma lavorati a couture con pregiati tessuti italiani. Novità del brand è la sperimentazione di materiali inusuali come la spugna accanto al raso, voile e piquet di cotone e l’immancabile tulle.

Giada Curti  Spring-Summer 2016  Courtesy of Press Office
Giada Curti Spring-Summer 2016
Courtesy of Press Office

La “Divina Marchesa” è la nuova dark lady dall’eterna allure, la “Donna” della Primavera-Estate 2016 di Giada Curti. Dalla scia di corrente futurista nella quale si è imposta la figura epocale della Marchese Luisa Casati prende vita una collezione dalle velate e impalpabili trasparenze, sovrapposizioni inconsuete di tessuti elaborati come il pizzo debrodé su vestaglie satin. Bianco e nero si fondono insieme creando un effetto di spiccata naturalezza. Cordoni di seta circondano il collo, ponchos velati si alternano sul verde smeraldo. Ballerine stringate donano alla silhouette una aristocratica postura. Immancabile una sposa Boldiniana dall’allure poetica.

Luigi Borbone - Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office
Luigi Borbone – Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office

La Primavera-Estate 2016 di Renato Balestra trae ispirazione invece dal mondo ellenico, dove Atena, mitologica dea greca diventa il simbolo della nuova collezione. Il bianco candido degli abiti si mescola ai ricami dorati e agli accessori prettamente in metallo dorato ed intarsi. Un crescendo di colori fino all’arancio esplodono negli abiti a rievocare il sole greco. Tessuti plissettati ricordano le colonne dei templi dell’antica Grecia. A chiudere la collezione un abito interamente ricamato in oro. La sposa ieratica in bianco latte finemente drappeggiato, è avvolta in un grande mantello di prezioso pizzo ricamato che si apre in due ali di farfalla.

Luigi Borbone  Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office
Luigi Borbone Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office

Luigi Borbone per la collezione Primavera-Estate 2016 s’ispira all’Orlando del film di Sally Potter tratto dal romanzo di Virginia Wolf, dove femminile e maschile si alternano dopo un sonno che prelude al cambiamento. Il concetto di genderless si fa largo tra le pieghe degli abiti leggeri, impersonificato nell’immaginario dello stilista dalla protagonista del film, Tilda Swinton, famosa modella e attrice dai tratti androgini. Una palette dai colori tenui e pastello asseconda la trasformazione come sfumatura, non con il buio del nero ma con il blu profondo per sottolineare che la metamorfosi avviene prima all’interno della donna e poi all’esterno. Cascate di Swarovsky ricoprono di dettagli gli abiti, divenendo talvolta una scintillante armatura. Le acconciature vaporose e morbide sono arricchite da accessori come grosse brooches o corone dallo stile medioevale. Ai piedi solo ballerine con lacci, uno dei trend assoluti della prossima PE 2016.

Rani Zakhem - Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office
Rani Zakhem – Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office

Lo stilista di origini libanesi, Rani Zakhem ci porta in una immaginaria pista da ballo per farci volteggiare nei mitici balli dei tempi passati, e indietro nel tempo in una New York anni ’60 e ad un party di Truman Capote, con la sua collezione SS 2016 intitolata “One more dance”. Abiti ariosi che scintillano in gocce di brina e si muovono leggiadri. Lo stilista attinge a piene mani negli archivi dei grandi creatori dell’America del dopo guerra conducendoci attraverso i look creati da Charles James, Jacqueline de Ribes per le principesse dei tempi moderni.

Rani Zakhem  - Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office
Rani Zakhem – Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office

La collezione vuole essere un vero e proprio omaggio a New York e all’euforia degli anni ’60, nonché allo sfarzo degli anni ’80 ben espresso da gioielli, pellicce e quant’altro di splendente contraddistingue quel periodo. Una collezione questa da red carpet, dove tornano ad essere protagonisti i fiocchi. Dai bustier sbocciano gonne a corolla lunghe fino a terra o si fermano alla caviglia, come nella Nouvelle Vague. Ricami che ricordano la Belle Epoque li troviamo nelle cascate di tulle delle crinoline, che gonfiano le gonne di duchesse, organza o Mikado. I corsetti sono impreziositi da lucenti cristalli. Abiti a sirena in morbida seta, e strascichi qua e là rendono la silhouette maestosa ed elegante. I colori per eccellenza, polverosi ed opachi danno vita a sogni nostalgici. L’essenza della collezione? Ovviamente romanticismo, freschezza e purezza.

Sabrina Persechino - Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office
Sabrina Persechino – Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office

Sono architetture le sue collezioni, prima ancora di essere l’estro di una stilista. Ogni sua creazione è un valore aggiunto alla sua creatività. Stiamo parlando di Sabrina Persechino, che ha presentato per la collezione Primavera-Estate 2016, di scena all’ex Dogana, una reinterpretazione delle architetture di Eric Owen Moss. L’audacia delle costruzioni di Moss, che sembrano a prima vista delle ragnatele tessute casualmente, danno ampio spazio alla creatività della Persechino che utilizza la teoria dell’architettura di Penelope, per fare e disfare i suoi abiti come Moss disfa gli edifici, come la riqualificazione di Culver City, la Torre (W)rapper e il Waffle. Prospetti apparentemente vuoti, smantellati sulle sensuali schiene e sui decolté profondi.

Sabrina Persechino - Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office
Sabrina Persechino – Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office

La continua ricerca di contaminazioni portano Sabrina Persechino a sperimentare l’utilizzo di nuove trame e orditi, composti talvolta da tagli casuali, e altre volte da tagli paralleli come pettini di un telaio. Protagonista della collezione P/E 2016 è Aracne, la giovane tessitrice trasformata secondo la leggenda in ragno da Atena, e l’abito peplo, tipico delle regioni elleniche. Proprio come un ragno abile trapezista, che oscilla su un filo di seta, le stesse stoffe tessono gli abiti della collezione. Come ragnatele bagnate dalla brina la palette di colori punta sui toni argentei e lunari, ma anche ferrosi come gli edifici del Moss, bianco, nero, cobalto e un rosa argenteo per il peplo della dea Aracne.

 

The Slepeer. Si può essere chic anche sotto le lenzuola

Perché passare ore davanti all’armadio a scegliere cosa indossare per uscire quando poi per andare a dormire indossiamo i primi pantaloncini spaiati che troviamo per casa? é proprio quello che hanno pensato le due ex fashion editor ucraine,Kate Zubarieva e Asya Varetsa: in fondo anche il pigiama lo portiamo per otto ore al giorno. Così nasce la linea The Slepper, una collezione esclusiva di pigiami dove la cura al dettaglio risulta la carta vincente tanto che Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia,  l’ha segnalato come uno dei Young Web Talent del 2014.  

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La caratteristica che contraddistingue questi pigiami da tutti gli altri è la qualità e l’attenzione ai tessuti utilizzati come il cotone al 100%, solo materiali naturali per non soffocare la pelle durante la notte, particolarità che li rende anche eco-compatibili. Oltre alla cura ai dettagli ciò che contraddistingue la linea è il taglio prettamente maschile di ciascun capo, dai pantaloni, alle camicie fino agli short, disponibili in tantissime stampe stile bohémien e colori diversi. Una fra tutte? La nuova stampa dove un fenicottero abbraccia un levriero italiano, creato dall’artista ucraino Nastya Nudnik.

Principalmente ogni capo va abbinato ad un altro per look composti a propria scelta q quindi anche acquistabili singolarmente. Per completare il tutto, una serie di ribes in linea con lo stile del pigiama.

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Tutti i capi sono acquistabili online. E allora che aspettare? Pronte a vivere una notte super chic?

Kate Moss, the collection: la top model finisce all’asta

Chi non ricorda la famosa quanto discussa campagna pubblicitaria Obsession di Calvin Klein, in cui una ancora giovanissima Kate Moss giaceva su un divano completamente nuda mentre il suo sguardo languido fissava l’obbiettivo? Dietro la macchina fotografica c’era Mario Sorrenti, il quale contribuì alla nascita e alla diffusione del mito di Kate. Lo scatto ha un valore che varia dalle trenta alle cinquantamila sterline e fa parte della collezione Kate Moss, the collection che sarà presto messa all’asta.

Proprio così: le foto che ritraggono la modella ad opera di artisti come Mario Testino, Annie Leibovitz, Bruce Weber e il già citato Sorrenti saranno acquistabili presso la più nota casa d’aste londinese Christie’s il 25 Settembre 2013. Non solo immagini, però. Tra le opere spiccano un arazzo di Chuck Close, una scultura e un dipinto di Allen Jones, un collage di Sir Peter Blake e una statua in oro 18 carati che ritrae una Kate Moss in versione angelo senza veli ad opera di Nick Knight.

La collezione, il cui valore complessivo è stimato pari a 1,52milioni di dollari, è stata assemblata dal noto gallerista Gert Elfering, il quale si dichiara orgoglioso di lavorare con Christie’s per celebrare colei che ama definire “un’ icona vivente”.

L’asta partirà da una base di ventimila sterline, immaginando di poter raggiungere cifre davvero elevate dal momento che si tratta di pezzi unici o in edizione limitata.

Gli amanti e i cultori della top model tengano dunque ben a mente questa data: il 25 Settembre 2013 potrebbero appropriarsi di uno dei più noti ritratti dell’ “ultima musa moderna”.

 

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