Archivi tag: alessandro michele

House Style. Cinquecento anni di moda a Chatsworth

chatsworth-as-a-location

Location di film come The Wolfman con Antony Hopkins, Orgoglio e Pregiudizio e La Duchessa con Keira Knightley e della serie in costume della BBC Death Comes to Pemberley ma anche località turistica, di matrimoni e di eventi. Chatsworth House, nel cuore del Derbyshire in Inghilterra, è da sempre simbolo di lusso ed eleganza e una delle case più spettacolari d’Inghilterra, con i suoi ampi e maestosi saloni barocchi. Casa del Duca e della Duchessa del Devonshire, da 16 generazioni di proprietà della famiglia Cavendish, dal 25 marzo al 22 ottobre 2017, Chatsworth aprirà le sue porte alla mostra House Style: 500 anni di moda a Chatsworth, dedicata alla storia della moda e della decorazione.

“Avere avuto accesso alle stanze del guardaroba, sotto volte dorate, alla stanza degli archivi, gli armadi, le credenze e gli attici di Chatsworth alla ricerca di tesori sartoriali è un sogno divenuto realtà. Chatsworth racchiude uno straordinario patrimonio e le personalità di generazioni di membri della famiglia Cavendish che hanno abitato le sue stanze, i suoi giardini e paesaggi sono rivelate attraverso le loro scelte d’abbigliamento e le decorazioni, e raccontati dalle tele e le lenti dei grandi artisti e fotografi che li hanno immortalati nei secoli. Con House Style, ci auguriamo di dare vita a questi irresistibili e affascinanti personaggi e ai diversi mondi in cui essi hanno vissuto attraverso gli abiti e i gioielli che indossavano” ha commentato Hamish Bowles.

Era il XVII secolo quando Georgiana, Duchessa del Devonshire e l’imperatrice della Moda, animava i saloni di Chatsworth e prima di lei, Bess di Hardwick, una tra le più potenti donne del XVI secolo. Molto dopo ritroviamo Adele Astaire, sorella di Fred Astaire; Deborah e Nancy Mitford; “Kick” Kennedy, sorella di John F. Kennedy; fino ad arrivare ai giorni nostri con la modella Stella Tennant. La mostra le ricorderà tutte, facendo rivivere al pubblico questi accattivanti e affascinanti componenti della famiglia Cavendish in una visione inedita e approfondita della loro vita, con lo scopo di evidenziare il potere della moda nel mettere in risalto questi straordinari personaggi.

Deborah Devonshire & Stella Tennant, Chatsworth, 2006. Foto Mario Testino
Deborah Devonshire & Stella Tennant, Chatsworth, 2006. Foto Mario Testino

Storia dell’arte, moda, gioielli, materiali d’archivio, design e tessuti si snoderanno tra l’opulente salone dell’abitazione barocca, la Painted Hall, la Cappella e la Sala della Musica in un percorso a temi quali “l’abito dell’incoronazione”, “la Devonshire House Ball”, “Bess di Hardwick”, “l’influenza dei Tudor”, “l’effetto Georgiana”, “lo stile ducale”, “il country living, “il cerchio della vita”, “l’intrattenimento a Chatsworth”.

Foto Thomas Loof
Foto Thomas Loof

Cinquecento anni di stile esposti a Chatsworth attraverso le straordinarie creazioni couture di Jean Phillipe Worth e Christian Dior, e capi contemporanei di Gucci, Helmut Lang, Margiela, Erdem, Alexander McQueen, Christopher Kane e Vetements. Ad affiancare i grandi designer, le collezioni di famiglia, con pezzi appartenenti agli attuali Duca e Duchessa del Devonshire, tra cui il bolero Givenchy della Duchessa, indossato il giorno del suo matrimonio. Inoltre, in esposizione, divise, uniformi, cappe di incoronazione e preziosi abiti a testimoniare le diverse influenze nella Devonshire collection attraverso le generazioni.

Abito dell'incoronazione, indossato dalla Duchessa Evelyn nel 1937 e dalla Duchessa Mary nel 1953, Painted Hall, Chatsworth, 2016. Foto Thomas Loof
Abito dell’incoronazione, indossato dalla Duchessa Evelyn nel 1937 e dalla Duchessa Mary nel 1953, Painted Hall, Chatsworth, 2016. Foto Thomas Loof

Una mostra resa possibile grazie al sostegno dello sponsor principale Gucci e di CW Sellors Fine Jewellery, Investec, Sotheby’s e Wedgwood e curata da Hamish Bowles, international editor-at-large di Vogue USA, con la direzione artistica di Patrick Kinmonth e Antonio Monfreda, il duo dietro ad alcune tra le più memorabili esibizioni di moda degli ultimi anni (Valentino a Roma: 45 years of style, Anglomania: Tradition and Transgression in British Fashion, Making Dreams: Fendi and the Cinema). La collaborazione tra Gucci e la famosa tenuta storica inglese del XVI secolo, sottolinea ancora una volta l’attitudine british e la passione per la cultura inglese di Alessandro Michele, direttore creativo del brand, presente in tutte le collezioni del marchio italiano: dalla sfilata presso l’Abbazia di Westminster, passando per la collaborazione con Chatsworth fino ad arrivare alla campagna della collezione Cruise 2017 scattata nel castello e nel parco della storica tenuta.

Alessandro Michele ha dichiarato: “Chatsworth è unico al mondo. È un luogo pieno di fascino, storia e tradizione. Un pezzo di Inghilterra, Europa e mondo contemporaneo, allo stesso tempo. La storia emerge in ogni singolo angolo e tutto è pieno di vita. Questa esposizione testimonia quanto gli oggetti storici rappresentino un’incredibile fonte di ispirazione per la creazione del presente. È stata la casa a comunicare finora e, “House Style” ridà oggi vita al guardaroba dei suoi abitanti e ospiti”.

Campagna Gucci Cruise 2017
Campagna Gucci Cruise 2017

In contemporanea con l’esibizione, Rizzoli pubblicherà House Style: 500 anni di moda a Chatsworth, un libro a cura di Hamish Bowles, con prefazione del Duca del Devonshire e introduzione della Contessa di Burlington: uno studio di 200 pagine dedicato alla moda a Chatsworth con fotografie di Cecil Beaton, Bruce Weber, Steven Meisel, Tim Walker, Mario Testino, Ellen von Unwerth, e numerose immagini inedite tratte dagli album privati di Devonshire. Un volume da collezione per Anglofili, appassionati di storia della moda e dello stile aristocratico.

Gucci parla digitale con #GucciGram Tian

La moda non ha tempo. Quella rappresentata da Alessandro Michele disorienta, ma ispira e si nutre del futuro. Il progetto digitale #GucciGram ne è la dimostrazione.  Artisti, illustratori web, creatori di immagini, già professionisti, o alle prime armi, sono chiamati a interpretare un tema è a condividerlo sul web, o meglio su Instagram, per creare un unica rete.

GucciGram 1

Il tema proposto dal direttore creativo di Gucci per questa seconda edizione di #GucciGram è la stampa Tian. Subito inizia il viaggio, in un Oriente lontano, in una Cina incontaminata, in un paradiso bucolico. Perché Tian in cinese significa paradiso, e nella stampa viene rappresentata da fiori e colibrì e farfalle. Un’arte che risale al X secolo e che oggi rivive nelle reinterpretazioni di artisti asiatici del calibro di Cao Fei, Jaesuk Kim, Yoshito Hasaka, Cheng Ran, Charles Loh e Fajar P. Domingo.

GucciGram 2

Tante storie, tutte unite da un grande senso di libertà che abbatte le barriere culturali. La creatività oggi trova voce nei digital media e si rivela in una immagine che unisce Oriente e Occidente. Come quella delle slipper Tian create da Cao Fei in un ambiente urbano, desolato e in rovina; o quella di Jaesik Kim, che oscilla tra semplicità primordiale – vista la scimmia in primo piano – e benessere contemporaneo.

GuggiGram 3

Che Alessandro Michele avrebbe segnato una nuova era in casa Gucci era chiaro ancora prima del suo debutto come direttore creativo della celebre casa di moda. Ma con #GucciGram ha inaugurato un nuovo modo di comunicare non solo la moda, ma anche l’arte e le sensazioni. La seconda edizione del progetto digitale segue l’onda del successo di #GucciGram parte prima, quando gli artisti dal mondo sono stati chiamati a immaginare opere con i motivi Gucci Blooms e Gucci Caleido.

GucciGram 4

«Questa è la tipologia di nuance – dichiara la Maison in una nota – che interessano Alessandro Michele, il cui lavoro testimonia un’incessante volontà di accostare estetiche appartenenti a epoche diverse. Attraverso la diffusione del lavoro degli artisti per mezzo dei loro account Instagram, il pubblico avrà l’opportunità di vedere come i più disparati elementi culturali si possono unire agevolmente. Si tratta di una lezione di sincretismo culturale, Nella quale non esiste una visione dominante, anziché uno scontro, #GucciGram Tian rappresenta una confluenza di culture nell’era di Internet in cui le barriere creative vengono sgretolate».

GucciGram4

Gucci ha creato un micro sito web dedicato a #GucciGram Tian, con l’introduzione dello scrittore ed esperto di tecnologia Kyle Chayka, e vari approfondimenti per le immagini realizzate.

 

Londra incorona Alessandro Michele con il British Fashion Award

Quei capelli che spesso finiscono davanti alla faccia e quell’aria da ribelle addolcito, non avrebbero mai fatto pensare che un giorno Alessandro Michele avrebbe ricevuto uno dei premi più ambiti nel settore della moda. Ma lo stilista di Gucci ha stupito anche gli ultimi scettici e tra pochissimi giorni, il prossimo 23 novembre, sarà premiato come migliore stilista internazionale in occasione dei British Fashion Awards.

 

Al The London Coliseum i riflettori saranno puntati su di lui e non sulle sue geniali creazioni.  Il numero uno di Gucci è stato riconosciuto come il designer, acclamato a livello internazionale, capace di avere diffuso i valori della moda non solo nel Regno Unito, ma nel mondo. Il caso vuole che insieme a lui nell’olimpo dei premiati entrerà anche uno dei suoi maestri di vita Karl Lagerfeld, che riceverà l’Outstanding Achievement Award.

 

 

«Alessandro Michele è un fenomeno per Gucci – ha dichiarato Natalie Massenet, presidente del British Fashion Council – la sua estetica così eclettica ha avuto un impatto immediato sulle tendenze globali della moda. In più non ha solo reso il brand e i suoi prodotti desiderabili, ma anche rafforzato l’esperienza del retail riportando la magia e il lato giocoso della moda nei negozi del marchio». Suo il merito di avere sdoganato una moda genderless, che non teme di oltrepassare i confini imposti dalla società, che confonde, ma lo fa con sapienza. Uomo e donna diventano una cosa sola, come due fidanzati che si divertono a scambiarsi i vestiti e così si sentono vicini anche quando non lo sono. Una moda che ha a che fare con l’imperfezione quella di Alessandro Michele. Con abbinamenti azzardati, tessuti e colori che diventano ossimori viventi, talmente opposti da attrarsi senza sosta.

Alessandro Michele

 

Come dimenticare il suo debutto come designer di Gucci a New York. In passerella sfilarono broccati e chiffon, lurex e camoscio indossati con disinvoltura da una donna contemporanea, come un’opera d’arte. Scelse il quartiere Chelsea per presentare la collezione Cruise 2016 e fu qui che conquistò quel pubblico e quella critica che oggi lo ama e lo rispetta.Ma dove e quando nasce la sua passione per la moda. Fu il caso ad indirizzarlo verso questo mondo. Prima di crearsi una solida carriera in questo settore Alessandro Michele fa molti lavoretti, quelli che aiutano a mantenersi e ad aiutare la propria famiglia. Dal giornalaio, al manovale, fino a quando entra da Les Copains dove si innamora dell’artigianalità, e inizia ad apprezzare i ritmi di un’industria e il profumo della moda, con un occhio di riguardo per gli accessori. Perciò crea un suo book e lo invia a diverse case di moda. Sarà Fendi a rispondergli.

Alessandro Michele

Alessandro Michele

Qui incontra i grandi della moda, a partire da Karl Lagerfel, che gli insegna che la creatività non ha tempo né spazio, che creare significa essere liberi. Capisce che la moda è divertimento e passione. Insieme a Frida Giannini vola a Londra, da Tom Ford, e inizia un’avvetura che è viva ancora oggi. Conosce l’essenza del glamour, l’edonismo sfrontato il rigore misto alla pura fantasia, conosce Gucci. All’inizio del 2015 subentra a Frida Giannini e prende il timone della casa di moda che oggi lo ha conscrato come uno tra gli stilisti più amati al mondo. Alessandro Michele ha il merito di avere voltato pagina, o meglio di avere chiuso un libro intero avendo il coraggio di iniziare una nuova storia. Un racconto fatto di contraddizioni, azzardi e provocazioni ben riusciti. Alessandro Michele ha vinto una sfida su cui all’inizio avrebbero scomosso in pochi. E chissà se a Londra le sue guance arrossiranno e l’emozione riempirà i suoi occhi quando salirà sul palco e la scena sarà solo sua.

 

 

 

 

 

 

Gucci conferma, Alessandro Michele nuovo direttore creativo

Alessandro-Michele-Gucci

La notizia che tutti aspettavano è finalmente arrivata: Alessandro Michele è il nuovo direttore creativo Gucci.

«Al termine di un processo di selezione attento e ponderato – ha dichiarato Marco Bizzari, nuovo CEO di GucciAlessandro Michele è stato scelto per ricoprire il ruolo di Direttore Creativo di Gucci sulla base della sua visione contemporanea del marchio, che ha saputo sviluppare nel corso degli anni e alla quale darà forma da partire da oggi. Alessandro ed io siamo pienamente allineati sulla nuova visione contemporanea di cui Gucci ha bisogno, e sarà questa visione che ci guiderà nell’esercizio dei nostri rispettivi ruoli». Stando alle parole di Marco Bizzari, il futuro di Gucci sarà molto più legato al concetto di contemporaneo e di moda. E le sue parole hanno già trovato la conferma pratica nella collezione  donna che Alessandro Michele  ha realizzato in soli sette giorni, dopo l’addio di Frida Giannini. Collezione, come ha sottolineato Bizzarri,  realizzata grazie all’efficace collaborazione tra Design Team e produzione. Ecco allora che il talento di Alessandro Michele e la sua conoscenza dell’azienda e dell’Ufficio Stile di Gucci sono diventati l’ago della bilancia nella scelta del nuovo designer da parte dei vertici di Gucci.

gucci

«Durante la sua storia, Gucci ha sempre creato attesa ed eccitazione attraverso prodotti e collezioni innovative e distintive.  – Ha dichiarato in una nota  François-Henri Pinault, Chairman e CEO di Kering. – In questo modo, Gucci si è affermato come il marchio italiano di moda più conosciuto, nonché uno dei più rilevanti ed iconici marchi di lusso nel mondo. Alessandro Michele possiede sia le qualità che la visione necessarie per portare un nuova prospettiva contemporanea a Gucci, e guidare il marchio in un nuovo, eccitante capitolo della sua storia.”

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...