Oroscopo mania. Perché siamo tutti figli delle stelle

Tre, due, uno, buon anno! Brigitte Bardot Bardot…”. È quello che ci propone ogni capodanno la tv. E noi aspettiamo con ansia questo momento, con la speranza che l’anno nuovo porti novità positive. D’altronde, siamo esseri umani, con le nostre paure e le nostre aspettative per il futuro, e da sempre cerchiamo qualcosa a cui aggrapparci per vivere più serenamente. C’è chi crede nella religione e chi crede negli oroscopi. E c’è chi crede in entrambi, forse la maggior parte di noi. Come si dice: non è vero ma ci credo.

L’astrologia ha origini antichissime. Legata all’astronomia e a credenze ancestrali, l’astrologia ha sempre cercato di indicare all’uomo il giusto percorso da seguire. Gli ha dato una personalità in rapporto al mese e al giorno di nascita e gli ha fornito al contempo degli strumenti interpretativi. Nel corso della storia maghi e indovini, cartomanti e ciarlatani hanno fatto la loro fortuna facendo leva sulla debolezza e la creduloneria della gente. L’astrologia, dal canto suo, ha quantomeno cercato di assurgere al rango di scienza. Ma gli astronomi e gli astrofisici le hanno sempre negato qualsiasi fondamento scientifico. Ciononostante, nel 2011 essa continua a influenzare le nostre vite. Anzi, ormai è diventata un vero e proprio business. Quotidiani, riviste specializzate, siti web, rotocalchi, raccolte di schede tematiche (con la prima il pratico raccoglitore) ci orientano ogni giorno, mettendoci in guardia da ciò che dovremmo o non dovremmo fare. Si sa, i pianeti sono volubili, bisogna prenderli per il verso giusto. Saturno contro è fastidioso. È un pianeta co famoso che ci hanno fatto persino un film.

Ma è a capodanno che si scatena la corsa all’oroscopo. Che l’astrologo sia il veterano Branko o il più giovane Paolo Fox, tutti vogliono sapere cosa predicono gli astri per l’anno a venire. Non solo i comuni mortali. Anche – e forse soprattutto – i VIP sono interessati a sapere se i riflettori continueranno a scaldarli o se dovranno fare i conti con la concorrenza. E intanto l’oroscopo in tv diventa spettacolo. Puro intrattenimento pomeridiano e serale che si inserisce frizzante all’interno delle trasmissioni.

A pensarci, non è poi così strano che ciascuno di noi senta il bisogno di identificarsi in un modello caratteriale e di relazionarsi con l’altro in base alleaffinità zodiacali. Così come il fatto che sia quasi impossibile non dare un’occhiata all’oroscopo del giorno sul quotidiano in metro o in tv mentre si fa colazione. Salutelavorodenaro sono tre cose di cui non si può fare a meno, oggi più di ieri. In una società dove la morale è sterile e la religiosità vacilla, quello che viene sempre in soccorso è la credenza popolare, con la sua forza millenaria e la suggestività dei suoi simboli immortali.

Ora resta soltanto un nodo da sciogliere. Il 2012 sarà l’anno della fine del mondo? L’anno Mille è passato da un pezzo. Il Millennium Bug pure. Forse abbiamo semplicemente bisogno di darci delle scadenze, per cercare nel frattempo di migliorarci.

Buon anno a tutti!

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