Mistero e leggerezza sulla passerella di Alberta Ferretti

SOUNDTRACK: Bernard Herrmann – Vertigo (theme)
Un’ avvincente Spy-story e un alone di mistero aleggiano sulla passerella di Alberta Ferretti. Una donna enigmatica ci sedurrà il prossimo inverno. Nascosta dietro occhiali scuri, è sicura di sé, gioca con la sua bellezza e si palesa in morbidi cappotti di flanella strizzati in vita. Sonorità elettroniche fanno da sottofondo alla prima parte della sfilata giocata su contrapposizioni. Focus on sui dettagli: lunghi guanti in pelle, décolleté a punta e stivali dal tacco 12 mostrano un’ insidiosa eroina di Hitchcock ai tempi di Vertigò. Contrasti, gioco di potere e seduzione si trasfigurano negli abiti. Un’estetica easy chic gioca audacemente tra sperimentazione e leggerezza. La prima si diverte con le lunghezze dei tubini corti sopra al ginocchio, presentati in un range di colori caldi e freddi, con gonne in pelle abbinate a morbidi maglioni in lana tricot.

La seconda si posa leggiadramente sulle lunghezze maxi degli evening dress ricamati, nelle trasparenze, nell’impalpabilità del tulle e della seta. Un ritorno alla donna leggera tanto cara alla stilista. Romanticismo e innovazione. Un cöté retrò con dettagli forti. Per una donna di potere, morigerata ma sensuale. Per la sera le melodie diventano più tenui e delicate. Lunghi abiti da sera appaiono sulla scena, accompagnati da gonne al ginocchio ricamate con maestria sartoriale, tailleur impreziositi da jais, celano una sensualità misteriosa. La dicotomia donna e potere, prende  forma.

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