Keybag: la tastiera in formato borsa

E’ possibile riuscire a creare e proporre un accessorio fashion che sia veramente avanguardistico, originale ma d’immediato impatto e perfino dall’animo ecosostenibile?
Tanti couturiers hanno provato a fornire una valida risposta; tuttavia bisogna riconoscere un notevole merito ad una mente talentuosa che in pieno boom digitale può vantarsi di aver messo a segno un buon colpo.

Si tratta del giovane ed eclettico designer portoghese Joao Sabino e della sua sorprendente creatura: la KeyBag, l’unica borsa rigida che non può passare inosservata, in quanto realizzata con pulsanti riciclati da vecchie tastiere di personal computer applicati su un contenitore di plastica e fibre di nylon. Il tutto confezionato a puntino per regalare un innovativo accessorio glamour dal fascino decisamente geek e accattivante, concepito su misura per le tecnodipendenti e pronto a calamitare l’attenzione degli occhi avidi e curiosi delle numerose e incallite fashioniste e social network addicted sparse per il globo.

La borsa è un modello da portare a mano ed ogni singolo pezzo viene interamente realizzato in maniera artigianale. Vale a dire, ogni pezzo è unico in quanto, su ogni esemplare, i tasti sono disposti in modo diverso consentendo un’autentica personalizzazione del prodotto con messaggi da comporre (e quindi da indossare) su diretta ordinazione della cliente. Oppure può essere direttamente acquistata in specifici negozi indicati sul website di Sabino.

Inizialmente il designer ne produce un unico prototipo, mentre invece oggi l’assortimento comprende anche i colori rosa, rosso, bianco e nero. Altra peculiarità della borsa è data dalla sua presentazione presso le principali esposizioni di moda, da Milano a Parigi, da Lisbona agli Stati Uniti che le hanno conferito il merito di essere – oltre ad un oggetto dall’evidente allure glamour – anche un pezzo d’arte esposto presso il Museo del Riciclo.
Nel panorama della moda, la KeyBag si configura come l’unico esperimento di oggetto generato dal sapiente riciclo di materiale RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Testimonia cioè come anche i dispositivi elettronici, dopo aver esaurito la loro funzionalità, possano essere riconvertiti in oggetti utili e anche irresistibilmente cool.

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