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Moda mare, a ogni costume la sua frangia

Siamo in estate ormai. Chi non ha già fatto una prova costume o meglio ancora, non è già andato al mare? In ogni caso non può uscire dal camerino del negozio o dalla cabina della spiaggia senza avere indosso un costume con le frange. Tutte le marche, tutti gli stilisti lo impongono come must. E Beyoncé ce lo insegna.

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Di tutti i colori e di tutte le forme, in base ai gusti e al tipo di silhouette di ognuna

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dall’intramontabile nero, per non sbagliare mai

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alle tinte pastello, celeste, rosa, verde

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al bianco per le super abbronzate

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agli immancabili colori fluo.

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Sfumati, con perline, monospalla, a fascia, a triangolo, interi e trikini, patriottico e da vera squaw.

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L’intero sfrangiato, poi, se nero sfina anche le più curvy ed è sempre di moda ed elegante

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ma anche in altre tinte dona un tocco raffinato degno di una moderna sirenetta.

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Per chi invece ritenesse troppo audace, e magari scomodo, un costume con le frange svolazzanti, può sempre aggiungere un tocco di glamour attraverso un accessorio. Non mancano infatti collane e bracciali che possano rendere più chic un aperitivo in costume sulla spiaggia.

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Le frange, soprattutto usate per abbellire gli accessori, possono essere in nappa, piume, perline, con swarovski o pietre preziose

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“Dior Tribales”, orecchìni per un look sofisticato

Impressi di un classicismo estremamente contemporaneo gli orecchini Dior Tribale s’iscrivono nel ritorno ai fondamentali della maison di lusso parigina. Moderni ed eleganti, asimmetrici e audaci, rappresentano il gioiello contemporaneo dal gusto tribal-chic. Gli orecchini Dior Tribales reinterpretano la perla, un evergreen in fatto di accessori, e gioiello preferito di Mitzah Bricard, musa di Christian Dior, richiamando in modo stilizzato i campanellini del mughetto, il fiore portafortuna del couturier.

Dior Women Cruise2016 Courtesy of Dior Press Office
Dior Women Cruise, Courtesy of Press Office 

Un’idea semplice quanto geniale, per le boucles d’oreilles culto della maison francese, che si candidano a diventare un accessorio must have di questa stagione. Due sfere di dimensioni diverse compongono il prezioso dal sapore tribal-chic, che può trasformarsi in infinite variabili grazie ai diversi materiali, applicazioni e colori. La piccola sfera è bene in vista, mentre la grande è parzialmente nascosta dal lobo dell’orecchio. Un contrasto di volumi sapientemente studiato con astuzia ed eccellenza, un’evoluzione del Mis en Dior diventato l’accessorio passepartout di tutte le fashioniste, e non solo. Al contrasto delle dimensioni si aggiunge anche quello cromatico. Dior Tribales è esclusivo proprio perché non è un unico orecchino, bensì due e la combinazione dei colori delle due sfere può essere intercambiabile, svariata e divertente.

Dior Women Cruise2016 Courtesy of Dior Press Office
Dior Women Cruise, Courtesy of Press Office

Presentati nell’autunno 2013 i Dior Tribales si declinano in molteplici versioni. Oltre alle semplici perle sono disponibili infatti, anche sfere in vetro color serenity, rosa quarz, giallo, rosso, con pietre e con pendenti. Da quelli laccati ai metallizzati, da quelli impreziositi da cristalli fino a quelli con stampe colorate. Indossati da soli o in coppia danno così vita ad una infinità di combinazioni.

Dior Women Cruise2016 Courtesy of Dior Press Office
Dior Women , Courtesy of Press Office

È al numero 30 di Avenue Montaigne, a Parigi, che questi orecchini prendono forma su un foglio di carta bianca. Dal disegno a matita, addetti allo sviluppo realizzano uno schizzo tecnico in cui ogni elemento del gioiello è precisato nei minimi dettagli. Da Parigi si vola dritti verso Pforzheim, in Germania, dove un modellista basandosi su queste indicazioni progetta al computer tramite apposito programma CAD, il primo stampo degli orecchini in cera.

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Dior Women ,Courtesy of Dior Press Office

Gli orecchini Dior di ispirazione tribale e dal design asimmetrico, si declinano davvero in mille variabili. Si va dai Dior Tee Shirt, realizzati con perle in resina metallizzata, ai Gum Tee Shirt, con perle rivestite da una resina gommosa, arrivando sino ai preziosissimi Tribale Flowers, ornati di cristalli a forma di petalo. Questi prendono forma grazie all’antico procedimento di fusione a cera persa, che consiste nel sostituire il modello inizialmente realizzato in cera con un modello di metallo, materiale definitivo del prezioso.

Dior Women Cruise 2016   Courtesy of Dior Press Office
Dior Women, Courtesy of Press Office

Quest’ultimo viene poi lavorato a mano dall’artigiano e immerso in un bagno galvanico per donargli lo strato finale di oro giallo, rosa o palladio. Come per gli abiti la firma couture Dior viene incisa al laser su ogni modello, e per i Dior Tribale Flower l’artigiano seleziona accuratamente ed incolla negli appositi spazi i cristalli, di quattro misure e due colori diversi. Una volta assemblate le due perle gli orecchini sono pronti per alloggiare in un raffinato scrigno pronti per essere indossati e sognare ad occhi aperti.

“Political style”: tutti i look di chi popola i palazzi del potere

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L’Italia è una Repubblica fondata su un certo ‘stile’ e la sovranità appartiene al popolo che… si veste come i rappresentanti che elegge.
Nei cosiddetti ‘palazzi del potere’, freschi attivisti e intrepidi veterani impersonano la foggia della nazione che si fregia dello stemma araldico del ‘made in Italy’ come fosse il vitalizio di un’antica nobiltà, che quanto ad estetica vive anche di rendita. Gli esponenti dei vari partiti sfoggiano colori e accessori che via via acquisiscono una sorta di simbologia, diventando fonte di ispirazione per gli elettori che -più o meno consapevolmente- prediligono i capi d’abbigliamento spesso esibiti dai leader degli schieramenti che appoggiano.

Perciò, addio Onorevoli! Oggi i Cittadini fanno la rivoluzione col maglioncino di acrilico, con le camice dai colli ambigui, con i giacconi impermeabili e i pantaloni di velluto a costine belli comodi. Se in piazza fa freddo, giù con le sciarpone di lana -meglio se un tantino infeltrite- e i cappelli aderenti, altro che giacca e cravatta. E’ la massa, la folla, la gente.

Poi ci sono i Professori, quelli che hanno reso il loden la divisa ‘anti-spread’ Indossano il rigore di un completo gessato come credenziale decorosa agli occhi dell’Europa e guai a chiamarli radical chic! Sono intellettuali loro, professionisti collaudati ben distinti dai rottamatori casual che rimboccano le maniche della camicia come a voler dire “damose da fa’”. Per questi ultimi il colletto è sbottonato e la demolizione della classe politica si fa anche con un look affabile che ammicca al fascino presidenziale della democrazia a stelle e strisce.

Abbandonate le bandane da corsaro e le T-shirt sotto le giacche in stile bodyguard, gli ex avventori di cene eleganti e spettacoli di burlesque vestono adesso con la sobrietà di un doppio petto blu, ostentano linee sartoriali e brillano di bottoni dorati, mentre le ‘quote rosa’ non mollano il pellame pregiato di una borsa in pendant con la cintura griffata. Qualche ritocchino estetico è sapientemente celato da grandi occhiali scuri, che alimentano il mistero di come sia possibile conciliare la falcata sicura di tacchi altissimi con la proverbiale impraticabilità degli impervi sampietrini.
Poi ci sono loro, i ‘perdenti che arrivano primi’, che hanno sempre qualcosa di colore grigio: se non è il pantalone è la cravatta, se non è la scarpa è la borsa, se non è un foulard sono i capelli, altrimenti è l’espressione. L’estetica è superflua, l’abito non conta, poche chincaglierie: ciò che conta è il risultato (grigio, appunto).

Sebbene silurati da ‘marachelle bugiarde’, sparuti ma ancora gagliardi sono, invece, i dandy dal gilet damascato, mocassino bicolore ed eccentrico copricapo, la cui la velleità di fermare il declino sociale è testimoniata dalla scelta di prediligere i colori dei paletti catarifragenti.

In fondo, ‘scendere’ in politica è un po’ come salire in passerella: circondati da scenografie surreali e location suggestive, decine di modelle e modelli indossano programmi e idee per sfilare davanti al pubblico che può ammirare, sbeffeggiare, indugiare sulle collezioni.
E se qualcuno inciampa poco importa: flash, applausi, fischi… The show must go on, signori.

Voglia di un look urban? Ecco come costruirlo in quattro semplici mosse

Come ottenere un perfetto look street urban? È la domanda che molte appassionate di moda e tendenze si sono fatte in questi mesi, quando fu chiaro che tra i trend per la bella stagione ci sarebbe stato vestire secondo uno stile comodo, piuttosto casual, ma non per questo poco ricercato o privo di personalità.

Anzi: vestire streetwear, anche smorzandolo con dettagli più cittadini e senza tempo, è decisamente una scelta di carattere e che, soprattutto, dice molto del carattere della persona. Il giusto tocco di audacia senza aver paura di osare è l’unico vero elemento indispensabile per ottenere il perfetto look street urban. Poi basteranno solo una serie di accorgimenti pratici che dovrebbero permettere di evitare errori grossolani quando si va a fare shopping.

Dai capi oversize ai dettagli moda: guida al perfetto look street urban

Per non sbagliare parti optando per un capo oversize: felpe extralarge, jeans modello boyfriend, t-shirt ampia o, ancor meglio, camicia maschile rubata dall’armadio del fidanzato, sono perfetti per un look street urban femminile. Col tempo si imparerà soprattutto a giocare con i volumi e mixarli nel modo migliore, quello più capace di valorizzare le proprie forme (la camicia, per esempio, si stringe con una cinturina sottile o si indossa al contrario come nei migliori tutorial tanto in voga su tiktok ultimamente).

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La regola less is more vale sempre

Less is more è, per molti versi, un buon secondo principio da seguire per entrare nella “tribù” degli amanti dello streetwear più cittadino. Vale per i colori, con bianco e nero che sono di gran lunga gli accostamenti preferiti da chi sceglie questo stile, e vale soprattutto per le stampe. Non a caso se si dovesse scegliere un capo iconico dello stile street urban sarebbe, forse, la t-shirt con stampa grafica: meglio, tra l’altro, se la stampa è legata alla musica o a una serie TV.

Il jeans e il vintage style per essere anche green

Attenzione anche ai tessuti: jeanspelle sono essenziali per ottenere il perfetto look street urban. I secondi finiscono soprattutto su giubbini biker, gilet, scamiciati ma, anche, gonne o fuseaux attillati per chi proprio non vuole rinunciare a un tocco trendy. Il tocco in più lo aggiungono soprattutto capi vintage e recuperati dagli armadi dei genitori o, perché no, acquistati nei mercati dell’usato divertendosi a scovare chicche introvabili con cui fare mix e match tra nuovo e retrò. Spesso l’amante dello streetwear che vive in città è anche sensibile, del resto, a temi come i consumi circolari e la maggiore sostenibilità anche delle proprie scelte di abbigliamento.

Gli accessori per un look street urban

Per un perfetto look street urban non si può rinunciare, infine, soprattutto a dettagli preziosi o con personalità. Uno zaino tecnico è, per esempio, il perfetto alleato se ci si sposta molto per lavoro e lo si fa coi mezzi. Anfibi, tronchetti, stivaletti militari sono l’accessorio perfetto ai piedi di chi veste street urban: è per questo che i Prada stivali , meglio noti come chunky boots, dalla suola molto alta e che ricorda per molti versi quella delle scarpe tecniche, non mancano ormai da qualche anno e sono proposti, anzi, come veri e propri oggetti cult.

Se cercate ispirazione, fate un giro su Pinterest e date un occhio alle più recenti sfilate che prendono sempre più ispirazione dalla strada. Sapevate, infatti che gli stilisti stessi incaricano i cosiddetti cool hunter (cacciatori di tendenza) e gli streetstyle photographer per avere spunti nuovi? Magari il prossimo spunto immortalato sarai proprio tu!

Identità senza catene: è in rivolta l’uomo del prossimo inverno

Intreccio di generi, capi sovrapposti e libero spazio alla creatività: si mette in scena uno spettacolo che si muove tra classico e innovativo per delineare la moda maschile del prossimo inverno.È un uomo che  urla alla gender equality. Ebbene sì, se la richiesta di pari diritti parte solitamente dalle donne, qui è il cosiddetto “sesso forte” a pretendere di eliminare gli stereotipi di genere, per esprimersi senza il peso dei pregiudizi e delle classificazioni. Si reinterpretano in maniera leggera e ironica i modelli del maschio gay con orecchini lunghi, di tendenza. La missione specifica si traduce nell’espressione gender bender. È facile: ribaltato il concetto comune di abbigliamento che tinge di colori  maschili o femminili i capi e gli accessori,  l’obiettivo  è  allontanarsi dalle definizioni ed etichette impostate per rappresentare, invece, una moda più vicina alla realtà. Pioniere di questa tendenza è stata la collezione firmata Gucci, proposta dall’allora direttore creativo Alessandro Michele che, con pizzi, bluse e fiocchi di seta indossati da modelli efebici, intende provocare il suo pubblico. Ad aggiungere confusione sono, poi,  Westwood con le borsette a tracolla abbinate all’abito, e Versace, che ha scelto per il suo uomo dei leggins bianchi super-aderenti.  A portare la realtà maschile  direttamente nella sfera femminile è stato Thom Browne che per lui ha realizzato delle vere e proprie gonne.

Provocazione? Egocentrismo? Sicuramente i suoi look  non passano inosservati.Quello che vogliono trasmettere gli stilisti è un messaggio ben preciso: le definizioni di genere sono decisamente demodé, non funzionano più. Ciò che conta, piuttosto,  è indossare ed interpretare qualsiasi capo con il proprio stile, secondo una personalità che non conosce definizioni fisse ma  è dinamica, volubile e sempre aperta alla sperimentazione. Parla di una moda, quindi, unisex che permette di esprimere al meglio la propria personalità.

Accanto a quest’uomo “asessuato” si fa avanti, però, un uomo rock e deciso su cui vengono stampati pantaloni skinny in pelle che si stagliano sotto cappotti di montone come quelli della collezione Saint Laurent oppure nella versione larga, modello tuta, proposta da Giorgio Armani.

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Tuttavia,  i designer che hanno mostrato le loro creazioni nella città modaiola del made in Italy, non potevano certo dimenticare la faccia classica e tradizionale dell’eleganza maschile, quella “pettinata” e attillata, da gentleman, che è viva nella cultura italiana, e non solo. Si passa, così, dalla giacca sartoriale, ai pantaloni a sigaretta dell’uomo boho di Cavalli, fino al taglio classico ma con un tocco di soft pop di MSGM. L’idea è quella intramontabile e romantica dell’uomo che con la sua raffinatezza non delude mai.

Se questa figura maschile ispira fiducia, d’altra parte,  a stupire e intrigare allo stesso tempo è l’uomo che decide di  indossare con vanto un capo cult della stagione: la pelliccia. Si torna, ancora una volta, al rifiuto delle categorie di genere, al maschile che si fa femminile e viceversa. Supermorbida, lunga e wild è la versione Dsquared2 e di Paul Smith mentre più classica,  elegante e chic è quella prodotta dai laboratori di Louis Vuitton e Valentino. Spiccano le cromie cangianti ed eccentriche per un uomo che vuole osare e divertirsi.

E  gli accessori?  è la sciarpa la grande protagonista che completa gli outfit maschili a seconda delle diverse occasioni: da quella sottile di seta proposta da Saint Laurent a quelle più morbide e calde di Missoni e Ferragamo. La versione più glamour appartiene però  a  Bottega Veneta che, come a sottolineare il mix di generi, ha annodato al collo del suo uomo la  sciarpa leggerissima e mo di cravatta, tipico indumento del guardaroba maschile.

La personalità dell’uomo che si è cercato di declinare tra una collezione e l’altra è, senza dubbio, mutevole e cangiante. Lo sono i suoi capi e lo sono i suoi accessori. Si spiega, così, la comparsa di simpatiche e divertenti clips e spille che si posano su giacche e maglie. Pronte a strappare un sorriso, come quelle MSGM, o a donare un fiore, come nella scelta di Dior, queste spille sono il dettaglio che fa la differenza, che parla del proprio mood quotidiano e  personalizza un look.

Se  è vero che l’uguaglianza si ricerca nei generi, non manca un riferimento alla democrazia  anche tra le classi sociali. Un po’ come divisa per cancellare le distinzioni, all’insegna di un’integrazione sociale tutta moderna, un po’ come un capo che meglio rende l’idea dell’uomo sexy e intrigante, la jumpsuit, la tuta da lavoro, si afferma come un must have del proprio guardaroba. È chiaro, quindi, come all’uomo del prossimo inverno sia concesso di esprimere e vestire ogni sua sfumatura, ogni sua fantasia, senza alcun timore. Può e deve osare.

Con le personalissime combinazioni di capi, accessori e colori, è un uomo protagonista del suo tempo, legato allo stile sobrio ed elegante ma anche aperto a mood casual- rustici, o, se lo desidera, a quello stravagante ed eccentrico, dal cozy style, molto orientale, a quello al limite della leziosità, che risalta lo stile maschile riadattandolo su una silhouette quasi femminile.  Sulla prossima stagione, così,  sembra soffiare il vento della libertà creativa, quella piena di suggestioni, capace di dare voce ad ogni personalità che non vive di definizioni statiche e monotone ma adora sperimentare e conoscersi tramite la moda.

Se l’abbigliamento è così strettamente legato alla nostra identità e alla nostra pelle, non devono certo stupire le miriadi di forme che un capo, un look, un dettaglio, può assumere all’interno di ogni singolo guardaroba. È il trionfo della personalità.

Carré, bob, wavy effect: ecco gli hair trends per il prossimo inverno

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Niente più meches, beach waves, le teste baciate dal sole saranno soltanto un ricordo in questa fredda stagione. Le tendenze per l’inverno  sono all’insegna dell’architettura, quindi via libera a carré, meglio se micro, bob con frangia o senza shag, il nuovo taglio medio che impone le due ciocche laterali. Il taglio medio torna ad imporsi anche quest’anno e molte sono le star che lo scelgono proprio per la sua versatilità. Da portare in versione wavy, ondulata, o effetto bagnato raccolti in un elegante chignon in gran voga questo inverno. È il taglio del momento, potremmo dire ma in realtà il taglio medio non è proprio al suo esordio, sono ormai diverse stagioni che lo vediamo tornare e riproporsi riscuotendo sempre un enorme successo. Inoltre è un taglio che ben si adatta a tutte le forme del viso, che abbiate il faccino tondo o più allungato saprà di certo valorizzarvi.
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Tornano trionfanti sotto le luci della ribalta i capelli lunghi. Sexy, eleganti e che offrono la possibilità di realizzare innumerevoli acconciature, la moda questo inverno vuole capelli lunghissimi. Dal mezzo chignon alle trecce, al complesso hair do, architettura è la parola d’ordine per le nuove tendenze in fatto di capelli. Tante novità non solo per quanto riguarda le lunghezze, anche il colore vuole la sua parte! Da tenere a mente la regola per una scelta accurata del colore dei propri capelli: nuances calde sulle carnagioni chiare mentre per le bellezze mediterranee le sfumature aiuteranno a valorizzare l’aspetto, a dispetto del monocolore; e perché non osare con un rosso rame scuro?! Gli eccessi sono concessi! Via libera a colori forti e stravaganti soprattutto per le più giovani, arancio, rosa, viola, la scelta è ampia e personalizzabile. Gettonatissime le punte colorate, che richiedono pochi passaggi dal parrucchiere ed il successo è assicurato.

Dal salone per eccellenza giungono importanti novità. Chi meglio di Tony&Guy può dettare leggi in fatto di hairstylist. Dieci tecniche di taglio e colore avanzate è Socialized la nuova Educational Collection presentata a Rimini in occasione di Your Hair and Beauty Show. In collaborazione con L’Oréal Professionel e Wella Professionals, Socialized trae ispirazione dalle passerelle, dalla genialità di stilisti quali Marc Jacobs, Alexander Wang e molti altri ai quali il salone per eccellenza si è ispirato. Tagli corti, frange, colorazioni che toccano le nuances più disparate, dal viola elettrico al lilla, dal rosso rétro al bianco che tende al grigio. Ogni colorazione e taglio sono stati scelti in base al make up e agli outfit scelti dagli stilisti, imponendosi come veri e propri trend del momento. Corti o lunghissimi, dai colori vibranti o pacati il solo problema, per scegliere quale sarà il proprio trend in fatto di capelli, è avere l’imbarazzo della scelta. E se siete davvero così indecise un ottimo consiglio è quello di seguire quelli delle star.

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Stampe e colori delicati, sei tendenze menswear per la prossima estate

Quali sono le ultime tendenze in fatto di moda uomo? Dall’abbigliamento agli accessori, ecco i trend di cui non potrete fare a meno quest’estate

Tendenze moda uomo per la prossima estate: cosa indossano gli uomini quest’estate? Le scorse passerelle viste da Milano a New York, passando per Londra e Parigi, hanno definito i diktat della bella stagione. Nuances delicate, vestibilità comoda e la passione per il vintage sembrano essere i capi saldi delle tendenze al maschile. Giochiamo con i colori, combiniamo gli stili, per un mix&match che vuole abbandonare lo stile troppo rigido visto durante la stagione invernale. Ecco tutti i trend che vorrete sfoggiare subito, per un’estate all’insegna dello stile.

Tendenze moda uomo, 6 trend di cui non potrete fare a meno quest’estate

Stampe tropicali

In fatto di tendenze al maschile quest’estate vede il ritorno delle fantasie floreali e multicolor, per camicie a maniche corte e felpe. Petali e fiori sbocciano su camicie, pantaloni e giacche. Attenzione, però, a indossare queste ultime con pantaloni neutri e accessori minimal.

Colori tenui

Le nuances più in voga in questa stagione sono quelle delicate: azzurro, verde, giallo e soprattutto rosa (dalla gradazione salmone a quella più baby).

Il camouflage

Lo stile military chic torna in voga anche quest’estate. Camicie, bomber o parka leggeri da indossare con pantaloni tinta unita e sneakers ai piedi. Per avere un look street, basta aggiungere qualche accessorio in più: gli orecchini da uomo sono un vero trend. Ancora non li hai? Scegli piccoli cerchi, diamanti o dei veri e propri dilatatori se il tuo stile punta all’alternativo.

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Bretelle

Divertirsi con il proprio look e sdrammatizzare quando possibile è un segno di grande personalità. Perché non dare un tocco in più puntando su accessori particolari in grado di fare la differenza? Scegliete le bretelle per donare un forte senso di stile sia ai look formali che a quelli più casual. Possono essere in pelle o in tessuto, dello stesso colore dell’outfit oppure a contrasto. Da indossare non soltanto con le camicie, ma anche con le t-shirt bianche, per un look più hipster, che guarda alla moda newyorkese.

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Cappelli

Questa è sicuramente la stagione dei cappelli. Li abbiamo visti sfilare su tutte le passerelle, proposti in tutte le varianti e modelli: texani, in pelle, sintetici o sportivi. Via libera a berretti, classici oppure alle coppole per uno stile più ricercato, dal design old school. A ognuno il suo!

Mocassini

Se siete stanchi delle solite sneakers o delle scarpe laccate, quest’estate potete puntare sui mocassini, di qualsiasi colore e tessuto. Da abbinare a pantaloni leggeri, in lino o cotone e camicie colorate. Perfetti in vacanza e comodi da indossare.

E voi? Qual è la tendenza che preferite?

«Che tipo di pelle ho?»: ecco come capirlo e scoprire se è necessaria una crema lenitiva

«Che tipo di pelle ho?».  È una delle domande più frequenti a cui è difficile rispondere da soli senza consultare un dermatologo o un’estetista qualificata. Identificare il proprio tipo di pelle è importantissimo perché aiuta a capire che tipo di prodotti utilizzare così da averla sempre sana e protetta. Un parere preciso dovrebbe ovviamente essere dato da un medico, ma con qualche piccola attenzione si può capire molto della propria pelle anche da soli, ottenendo un ottimo risultato senza grosso margine d’errore.

Quanti tipi di pelle esistono

La pelle del viso delle persone può essere classificata in base a diverse caratteristiche. Di norma si distingue fra: pelle grassa, pelle secca, pelle normale, sensibile o mista. E tu che tipo di pelle hai? Se osservando il viso noti delle zone aride, rugose, particolarmente spente e ruvide, è probabile che tu abbia la pelle secca. In tal caso i pori non si vedranno, la pelle tenderà a essere squamosa e talvolta a dare prurito.

Se la pelle è oleosa e lucida e riesci a distinguere nettamente i pori della pelle è probabile invece che tu abbia una pelle grassa. In molti casi tenderà ad avere impurità, come punti neri e brufoli. In alcuni soggetti queste due condizioni convivono: alcune parti del viso sono grasse e oleose, soggette a punti neri e con pori visibili; mentre altre zone sono secche e squamose. In questo caso si dice che il soggetto ha una pelle mista.

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La pelle sensibile

Le pelli sensibili possono, invece, essere più difficili da individuare. In normali condizioni appare normale, ma basta poco perché si creino eruzioni cutanee o macchie rosse: in alcuni casi è sufficiente il vento o l’inquinamento. La sensibilità è determinata dal fatto che lo strato più esterno della pelle è compromesso e il viso è quindi vulnerabile alla perdita di idratazione e agli agenti esterni.

Molte volte questa pelle sarà squamosa e ruvida e si potrebbe avere la sensazione di sentirla tirare o avvertire prurito. Chi ha una pelle sensibile dovrebbe più degli altri soggetti prestare attenzione ai prodotti che utilizza, come make-up, sapone, detergente, struccante e dovrebbe usare quotidianamente una crema lenitiva per pelli del viso sensibili, quindi specifica, così da migliorarne lo status e le difese immunitarie.

Le caratteristiche della crema lenitiva per pelli del viso sensibili

La crema lenitiva per pelli del viso sensibili ha lo scopo di creare sulla pelle uno strato protettivo contro gli agenti atmosferici, come sole e vento, e contro l’inquinamento. Nel contempo i principi attivi in essa contenuti dovrebbero calmare irritazioni e infiammazioni in corso, facendo tornare la pelle ad un aspetto normale. Le tipologie di crema sono tanti e diversi, in base al tipo di agente presente in esse: un classico sono i prodotti a base di oli, anche se possono determinare un eccesso di produzione di sebo.

Un prodotto che invece di norma si usa per le creme lenitive perché non dà questo problema è l’estratto di rosa. Esso è in grado di lenire i danni che sono presenti in modo delicato. Un tempo esso si assumeva addirittura per via orale, a prova del fatto che agisce con delicatezza. Nel contempo è in grado di reidratare la pelle, andando a riequilibrare la produzione di sebo, così da riportare la situazione ad una condizione normale. I prodotti per le pelli sensibili dovrebbero essere quanto più naturali possibile, senza parabeni e senza saponi.

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Cartoon-mania: un trend colorato e frizzante

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A chi non piacciono le favole o i cartoni animati? A poche persone, di sicuro. Gli stilisti non sono impazziti nel creare collezioni a tema: con i cartoni animati si va sul sicuro e non si sbaglia mai! Anche le celebrities, disinvolte e naturali, vanno in giro con i loro personaggi preferiti stampati su t-shirt o borse.

Maglie, sneakers, accessori ironici e coloratissimi: è la cartoon mania. Un trend pensato per chi non ha paura di osare, di essere diverso, di distinguersi, per chi è ironico e autoironico. Scritte, stampe e loghi che ricordano cartoni rendono unici abiti e accessori.

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Facili da mixare e da abbinare tra loro a seconda del gusto personale, della situazione e perché no.. dell’umore, negli armadi non possono mancare  t-shirt di Topolino o Duffy Duck di Eleven Paris.

Max&Co pensa ad un porta Ipad “spaziale” : un astronauta stilizzato.

Moschino sceglie le Superchicche per maglie, borsette e cardigan con le loro teste tonde e gli occhioni luccicanti.

Valentino dedica un’intera capsule collection a Wonder Woman, supereroina bellissima e glamour.

Grandi protagoniste di questo mood, le sneakers in cotone e tela, quelle con le ciambelle color pastello di Vans o quelle con le labbra metallizzate di Converse.

Alice nel paese delle meraviglie passa dal grande schermo alle borse di Olympia Le-Tan, per poi arrivare alla collezione primavera-estate 2016 Essential. La ragazzina bionda e sognatrice strega anche il mondo del make up: L’Orèal e Urban Decay lanciano collezioni dedicate a lei e ai suoi amici: lo stregatto, il cappellaio matto, il bianconiglio.

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Jeremy Scott, già direttore creativo di Moschino, aveva scelto simpatici mostricciattoli e li ha trasformati in maglioni, abiti succinti, shorts e accessori. Fay, sotto la direzione artistica del duo Aquilano e Rimondi, ripropone un dolcissimo Snoopy. LeitMotiv, brand italiano agli esordi, sceglie un abito stile impero con una stampa divertente e colorata. Kenzo crea costumi con squali che saltano fuori dall’acqua ricreando un’atmosfera felice e serena. Gucci ha puntato sul romanticismo con cavalli e arcobaleni.

Largo ai personaggi dei cartoon anche per i bambini! Garfield, Snoopy, Hello Kitty, Braccio di Ferro sono solo alcuni dei tanti protagonisti disegnati, applicati, stampati o ricamati su t-shirt, cappellini, pantaloni per i più piccoli.

Fagottino propone una t-shirt con stampa “Garfield” per i maschietti e una con stampa Hello Kitty per le bambine più spiritose e alla moda.

Per chi ama la nail art e allo stesso tempo è un appassionato di cartoni animati, non può non avere unghie coloratissime e divertenti: personaggi, supereroi, protagonisti dei cartoon decorano unghie sempre alla moda, frizzanti e simpatiche.

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Un trend giocoso che mette di buon umore tutti!

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Vintage-mania: se il rétro fa tendenza ecco i pezzi da non perdere

Orologi vintage, biciclette, occhiali, borse, arredamento: quando si dice che tutto torna ci si riferisce alla moda, ma non solo. La nostalgia è canaglia e il ritorno ai modi di fare, di vivere e di vestire ci rasserenano. Ecco allora cosa indossare (di nuovo e di vecchio) per vivere felici. 

Si chiama neovintage e trionfa ovunque: nella moda, nel design, nella musica e nello stile di vita è sempre attuale il richiamo al passato con citazioni e piccoli dettagli. Dalla couture che prende spunto dai pezzi iconici del secolo scorso alla moda di strada, lo stile vintage si afferma conquistando il nostro armadio e condizionando il nostro look, sia che esso sia stato scovato nei mercatini dell’usato, negli armadi di nonni e genitori o acquistato ex novo grazie al fatto che tutti i brand, oggi, pescano dal passato per proporci capi e accessori che sanno di passato (rivisitato).

Ecco allora, come vestire neo vintage con i capi e gli accessori giusti.

1) Bici vintage

Le più belle e raffinate, oggi, sono vintage ed eleganti, come quelle di Scatto Italiano: sottili, ma performanti e all’avanguardia. Scopri le più belle in questo articolo. Visto che abbandonare l’automobile in favore della bicicletta è cosa buona e giusta, perché non farlo con stile?

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2) Occhiali Vintage

Importantissimi per avere quel tocco di stile in più. Per le donne la montatura deve essere over, le lenti scure e opache o quelle sfumate o colorate, per un tocco 70s. Per gli uomini perfetti i modelli tondi, che rimandano alla generazione hippy, o  il modello ever green Wayfarer dalla montatura squadrata, monocromatica o modello tartarugato, e dalle stanghette più sottili della versione che negli anni ’70 conquistò la Swinging London e gli adolescenti di tutto il mondo. Vanno bene in tutte le occasioni (dal casual allo stile più classico) e per tutte le età, inoltre, a seconda della dimensione sta bene a tutti i tipi di volto.

3) Orologi Vintage

L’orologio da polso ( https://www.kronoshop.com/orologi-fossil-C1B2.htm ) è qualcosa di molto personale e particolare. Anche con l’avvento degli smartphone, sempre a portata per vedere l’ora esatta, l’orologio non ha mai perso il suo ruolo fondamentale fra gli accessori. Per la donna, ma soprattutto per l’uomo, rappresenta espressione del carattere e della determinazione e, non meno importante, completa lo stile dell’outfit.

Scegliere il giusto orologio da polso non è semplice, ma ci sono alcuni prodotti con i quali non si sbaglia mai, anche per esempio se si tratta di un regalo.

Quando si sceglie un segnatempo bisogna valutare lo stile, il budget, l’utilizzo che se ne fa. Gli elementi da valutare e su cui discutere sono diversi, la prima cosa che però salta all’occhio ovviamente è l’estetica. L’orologio deve piacere, non è più solo un segnatempo, anzi nella maggior parte dei casi questa funzione è esercitata dai moderni cellulari.

Orologi vintage: uno dei marchi moderni più diffusi

Quando si parla di fare un regalo o di scegliere un prodotto fra i tanti marchi che ci sono sul mercato, per andare sempre sul sicuro, molti optano per Fossil. Questo brand americano si distingue per la sua eleganza, sempre accompagnata dall’utilizzo di materiali resistenti come per esempio l’acciaio inox. Qualità e bellezza quindi sono i cavalli di battaglia di questo marchio. Rispetto ad altri, questo marchio ha una marcia in più soprattutto perché ricorda gli orologi vintage! É il brand stesso a puntare su questo stile: Fossil non tende a farsi manipolare dalle mode e dalle passeggere tendenze, ma si mantiene immutato e classico, pur restando giovane e grintoso.

orologi vintage

Sarà quindi che ultimamente il vintage è di moda o che dà agli orologi un sapore intramontabile, in tutti i casi gli orologi vintage Fossil sono diffusissimi e stanno riscuotendo successo proprio per questo. Il fascino vintage rende questo accessorio un portavoce di storie e un espressione di carattere. Il design mantiene il ricordo del classico, ma ha contemporaneamente un design innovativo. Le linee e i materiali rispettano le tendenze, ma non si vincolano ad esse. Proprio per questo motivo un orologio Fossil è una scelta eccellente, per sé o per un regalo. Un Fossil non finisce la sua storia in un cassetto (proprio perché non segue le mode), resta al polso per anni, sempre funzionale ed efficiente.

I modelli

Questo spirito vintage, la bellezza e la qualità rimangono in tutti i modelli Fossil come caratteristiche specifiche del brand americano. E lo si vede benissimo per esempio dal fatto che in un prodotto innovativo e tecnologico come lo smartwatch, Fossil mantenga una linea incredibilmente classica. A differenza di altri prodotti questo orologio si distingue per racchiudere innumerevoli e avanzate funzionalità in un design di puro gusto estetico. Altri modelli si distinguono per un aria più sportiva, retrò, classica, in base ai particolari e ai cinturini. Gli orologi del marchio sono molto personalizzabili, quindi ogni persona può rendere il proprio orologio da polso una piccola espressione di sé.

4) Borse vintage

La borsa si porta rigorosamente o a mano o ciondolante al braccio.  I modelli più adatti sono: colorata e profilata o piccole e squadrate come i bauletto. Con gli zaini o le sacche scolorite per gli uomini, andrete sul sicuro.

5) Abbigliamento vintage

Di grande attualità (per uomini e donne) i completi giacca e pantaloni non tradizionali, arricchiti da tessuti che ricordano un po’ la tappezzeria retrò e i dandy dei primi ‘900.

Osate con le fantasie e i colori e sovrapponeteli senza paura, come si faceva negli anni ’70. Lasciatevi pure ispirare da Emilio Pucci e Gucci.

6) Future vintage festival

 E se siete dei grandissimi appassionati del genere vintage, non potrete di certo perdere il Future Vintage Festival, il festival del lifestyle e della comunicazione con l’obiettivo di individuare le ispirazioni e le contaminazioni delle tendenze contemporanee. Arte, moda, design di un passato moderno, 3 giorni di ospiti, esposizioni, incontri, concerti e nightlife l’8, 9 e 10 settembre a Padova!

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