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Con Naima e i profumi Laura Biagiotti, esperienze olfattive d’autore al Teatro Sistina di Roma

Naima presenta la pièce teatrale My Fair Lady, in scena al Teatro Sistina sino al 26 novembre con la splendida Serena Autieri: l’insegna nazionale di profumeria, con oltre 275 store in tutta Italia, ha scelto il musical di successo planetario per lanciare #Naimatiportaateatro, il progetto che coniuga l’esperienza sensoriale alla cultura e allo spettacolo, con 2 iniziative speciali rivolte al pubblico, allestite nel foyer del Sistina in occasione della première del 3 novembre, fino all’ultimo spettacolo del 26 novembre. Gli eventi esalteranno la bellezza e la femminilità in un luogo magico sulle note inebrianti della fragranza Laura Biagiotti Roma – Fiori Bianchi, partner dell’iniziativa e brand icona di quella bellezza unica e irresistibile legata all’arte, alla cultura e alla città simbolo in tutto il mondo del made in Italy: Roma.

My Fair Lady Teatro Sistina_credits Courtesy of Press Office
My Fair Lady Teatro Sistina_credits Courtesy of Press Office

L’esperienza al Sistina inizierà per il pubblico sin dal primo istante di ingresso a teatro: una parete di fiori bianchi farà da sfondo, conferendo fascino e memorabilità al momento da immortalare, mentre uno speciale photo-booth digitale è stato appositamente allestito per gli spettatori per una stampa istantanea del loro scatto artistico e per i più social che vorranno realizzare selfie artistici potranno anche pubblicare sul loro profilo IG la loro creazione. Infatti, dopo ogni scatto apparirà sullo schermo del photo-booth un QR Code che consentirà di acquisire lo scatto sul cellulare e condividerlo sul proprio profilo Instagram con l’hashtag #naimatiportaateatro. Chi otterrà più like, riceverà in premio la fragranza Roma Fiori Bianchi di Laura Biagiotti. Verranno messi a disposizione per lui e per lei cappelli d’epoca. Ad ognuno verrà rilasciato anche un coupon con Bar Code che darà diritto ad uno speciale sconto del 30% sugli acquisti presso tutte le Profumerie Naima di Roma.

Trendsetter: chi influenza realmente la moda?

Ci sono persone che hanno la capacità di anticipare le tendenze, di influenzare con i proprio gusti la moda e di essere anni luce avanti in tema di scelte stilistiche. Si tratta dei cosiddetti “Trendsetter”, gente con una spiccata attenzione e propensione per la moda, capaci di dare risposte geniali ai diversi stilisti delle grandi marche, ma anche ad orientarne le scelte.

Si possono trovare in qualsiasi posto, a qualsiasi livello della scala sociale e in qualsiasi lavoro. Si possono trovare per strada, nei piccoli centri. Sono giovani che la mattina si alzano e danno spazio alla loro fantasia, che si tramuta nel vestiario in abbinamenti che poi riescono a fare tendenza. È sotto i loro giubbini che si nasconde la capacità di creare ciò che viene definito fashion.

Anna Wintour_credits web
Anna Wintour_credits web

Ma di trendsetter ce ne sono anche tra i personaggi famosi. La maga indiscussa in questo settore, colei che è riuscita a fare del proprio gusto in fatto di vestiti un mestiere, divenendo una delle donne più celebri nel mercato della moda è Anne Wintour. È lei il monarca assoluto, da Ancient Regime, della moda mondiale, è una regina, una Maria de Medici dell’eleganza, quella massima star tra le famose “celebrity” che da ormai 17 anni, dirige il più autorevole mensile di moda, Vogue America. Ogni stilista per essere definito tale deve passare sotto il vaglio di questa donna, che realmente sa essere mille anni avanti tutti gli altri. E’ lei che detta tutte le mode e ogni uscita del suo Vogue è una scoperta. O piuttosto una risposta a quanti si chiedono: cosa sarà di tendenza nella prossima stagione?

Ma oltre questa la regina indiscussa della moda, ci sono anche altre celebrità che hanno cercato di fare del proprio gusto e del proprio stile un cavallo di battaglia. Basta ricordare la fondatrice e forse unica componente della cosiddetta “Heroin art”: è Kate Moss, la modella super magra, sempre fuori dagli schemi, ma sempre in prima linea in fatto di scelte stilistiche. A scoprirla furono gli scatti di Corinne Day, la fotografa deceduta solo qualche tempo ma che ha lasciato una forte impronta di sè. A dispetto di uno stile fotografico classico e patinato, tipico delle riviste di moda, la Day propose un genere crudo, non ritoccato, personale, diverso. Come diversa era la bellezza ricercata dalla fotografa, che quasi impose a riviste e agenti, la giovane Kate Moss.

Anna Wintour_credits web
Anna Wintour_credits web

Sembra strano dirlo, ma la modella rappresentava qualcosa di atipico, rispetto ai canoni estetici dei primi anni Novanta. E la copertina che fece “esplodere” il tutto fu quella del 1990 scattata per The Face di una Kate Moss giovane, con le lentiggini e senza neanche un fino di trucco. Ma passeranno ancora alcuni anni, prima che il fenomeno diventi allargato e ufficializzato tanto da arrivare nel 1993 sulle pagine di Vogue. E da allora la modella non ha più lasciato le passerelle, anzi. È diventata una delle donne che più le influenzano.

Ma non serve andare troppo in là. Perché c’è anche gente comune, quelle ragazze e quei ragazzi che si incontrano per strada, nelle stazioni e nei bar, che sanno dare uno stile al loro abbigliamento. E sono proprio loro che fanno la moda reale, quella low cost e di tutti i giorni.