Tutti gli articoli di Valentina Ottaviani

Altaroma. Laboratorio dei nuovi talenti

Dallo stile post industriale e un po ruvido il Guido Reni District è oggi un luogo che vive di linfa nuova con i suoi spazi. Situato proprio davanti al Maxxi, che con la sua imponente ed architettonica figura lucente, solidifica il legame tra passato e futuro, ospita per questa edizione gli eventi di AltaRoma sposando perfettamente la sua mission. Riflettori accesi dunque sulla Capitale per questa edizione di gennaio dove uno svariato programma sempre più focalizzato sulla formazione a 360 gradi nei settori dell’eccellenza del Made in Italy fa scintille. Più di quaranta appuntamenti in città, tra sfilate, presentazioni, eventi trasversali, opening e mostre. “In un ottica di apertura alla città e al suo pubblico – sottolinea la Presidente Silvia Venturini Fendi[…] facendo convivere diverse anime all’interno della nostra progettualità, che vede da una parte i giovani accompagnati nei primi passi della loro carriera, dall’altra le maison storiche dell’alta moda romana, senza però dimenticare il fatto a mano e un focus sulle tecnologie applicate alla couture”. Negli anni AltaRoma si è infatti evoluta trasformandosi in un incubatore di formazione e creatività, spingendo l’acceleratore sulla valorizzazione dei nuovi talenti. Fil rouge del programma sono i giovani e le loro capacità poste al centro del percorso, e grazie anche al contributo di numerose accademie e università che presiedono alla manifestazione, si rafforza l’obbiettivo di generare uno stimolo per la crescita di nuovi talenti e fornire ad ognuno di essi una prospettiva più ampia nelle aree della creatività. Numerosi i designer presenti alla manifestazione riuniti nella categoria Fashion Hub, provenienti dalle precedenti edizioni di “Who Is On Next?”, progetto di scouting ideato e organizzato da Altaroma in collaborazione con Vogue Italia.

Ad inaugurare la quattro giornate Greta Boldini, finalista “Who Is On Next? 2013”, che presenta la collezione F/W 2017-2018 ispirata agli anni 40. Giochi di forme rigide, volumi delicati e colori pieni, il brand propone una donna dinamica che come una falena ammalia con la sua forza e bellezza. Per la categoria prêt-à-porter Marianna Cimini, finalista “Wion 2014” presenta una poetica similitudine con il bambù. Stampe all-over per la collezione F/W dove il semplice arbusto rappresenta non solo una componente figurativa ma un vero e proprio messaggio non scritto. La sua è una donna sognatrice che fa della propria fragilità la sua forza sempre in grado di trasformare le difficoltà in punti d’inizio come suggerisce la continuità della stampa grafica dove il rigore del nero trova equilibrio nella purezza del bianco. Gli abiti dalle linee semplici e l’essenzialità delle forme è addolcita da nastri e fiocchi dove le nervature dei fusti del bambù sono disegnate da vezzose rouches e impunture. Vincitore del primo premio nella categoria prêt-à-porter di “Wion 2016” Nicola Brognano solca le passerelle a ritmo di street couture romantica e sensuale. Attingendo al guardaroba maschile mixa l’ottimismo fluo degli anni ʻ80 adattandolo ad una donna contemporanea, romantica e vivace.

THE SECRETS COUTURE
THE SECRETS COUTURE

 

Si spazia da abiti arricchiti da volant, rouches, fiocchi e stampe floreali a pantaloni over e silhouette aderenti, dove il technicolor la fa da padrone e dove il ricamo “Hot couture” riformula il vocabolario dello stile.

Morfosis
Morfosis

 

Come in un sogno surreale Lulù e Anna Poletti di Melampo, finalista “Wion 2016”, hanno riportato in vita le opere del pittore Dino Valls. Capi strutturati come la camicia e un sotto morbido e fluido diventano il focus della collezione. Un viaggio introspettivo questo, dove il tartan scozzese si combina ai colli vittoriani e al barocco spagnolo che convive con gli animali mitologici delle chiese gotiche francesi. Un vestiario-bestiario unico nel suo genere in cui cromatismi lucido-caldi incidono su un’allure che sembra essere sospesa nel tempo.

A.I. Artisanal Intelligence
A.I. Artisanal Intelligence

 

Tessuti ultra leggeri e pesanti, un’altalena di colori che giocano tra toni piatti e le marcate fantasie animalier. Se l’imperfezione è l’infinita ricercatezza di se stessi allora Morfosis, brand finalista Wion 2008 di Alessandra Cappiello, rappresenta la volontà di esprimersi secondo inclinazioni essenziali e raffinate, oppure androgine, muovendosi entro scenari che perseguono la propria estetica multiforme. Ecco che camicie floreali in chiffon dialogano con pants dall’allure rock, capispalla in raso si sovrappongono a dress in seta o a pantaloni in pelle dall’attitude contemporanea, il tutto in mix urban chic.

 

Sono le forme, i volumi e le lunghezze che plasmano i corpi di Edithmarcel, indistintamente maschie e femminile. Finalista Wion 2016 e brand nato dalle menti di Gianluca Ferracin e Andrea Masato, s’ispira agli interni onirici di Francis Bacon per la sua collezione proponendo stratificazioni e materiali di carattere opposto dove i tessuti morbidi si combinano con quelli sofisticati e in contrasto alla superficie liscia si contrappongono i tessuti a pelo. Pantaloni ampi e polsi over size, giacche corte in vita e pantaloni cropped. La costruzione dei capi è minimal pur con volumi e lunghezze tanto da accarezzare il corpo senza mai definirlo.Un nuovo viaggio verso nuove destinazioni quello di Miahatami, dal sapore antropologico e dell’infinita ricerca dell’anima. E’ il deserto e i popoli Ghashghai e Bakhtiari, le loro tradizioni e la bellezza dei loro luoghi, i protagonisti indiscussi della collezione del brand vincitore del secondo premio Wion 2016. I colori e la forma delle case iraniane prendono vita nella collezione come un racconto per immagini, dove l’abbigliamento e il panorama fanno da filo conduttore. Colori caldi e texture eleganti lavorati come fossero preziosi tappeti kilim. Frange e ricami punto croce rendono omaggio ai popoli nomadi mentre caratteristiche colorazioni a mosaico cadono lievi sulla silhouette sofisticate e naturali.

Parden's
Parden’s

 

Astratto, essenziale, geometrico. Parden’s, il brand fondato da Daniele Giorgio finalista Wion 2016, esplora nuovi principi cardine del neoplasticismo. Non rinuncia alla femminilità la donna Parden’s ma anzi esprime sempre più forza e determinazione grazie a linee geometriche e velati richiami all’arte barocca. In un gioco di proporzioni si intersecano asimmetrie, sovrapposizioni e blocchi di colore. Le stampe esplorano i principi del suprematismo e astrattismo geometrico incrociando l’opera di Malevič e Rietveld. Pé de Chumbo, Estelita Mendonça e Susana Bettencourt sono i rappresentanti della seconda edizione di Portugal Fashion, il collective show del trio creativo dal respiro internazionale. Linguaggi cosmopoliti per i tre designer dove l’uso di palette dai colori opachi, materiali riciclati, stampe e geometrie digitali ricalca il messaggio di una moda che sia portavoce di un’identità collettiva, globale e sostenibile.

A.I. Arazzeria Pennese
A.I. Arazzeria Pennese

 

Nel grande spazio dell’ex caserma si manifestano anche le tre anime portanti di Altaroma aprendosi alla città attraverso tre mostre, che spingono l’acceleratore ancor di più sulla valorizzazione della creatività emergente e la promozione della formazione. Una di queste è Studioʼ di A. I. Artisanal Intelligence, progetto nato con Altaroma ideato e curato da Clara Tosi Pamphili e Alessio deʼNavasques. In questa edizione A. I. presenta Studioʼ, ovvero il luogo di lavoro dell’artista e dell’artigiano, il posto dove si materializza il pensiero creativo. A. I. ricostruisce lo spazio della memoria emotiva, del lavoro manuale ispirato e dell’esperimento su forma e colore confermando la vocazione di Roma ad accogliere nuove forme artistiche insieme a quelle antiche, creando condizioni di dialogo, di crescita e rinascita. Il progetto questa volta vede il sostegno di Fidenza Village e in particolare di Desirée Bollier, CEO di Value Retail, che con i suoi nove villaggi in Europa e due in Cina sta evolvendo la filosofia dello shopping che fonde lusso e tradizione locale. Nello spazio postindustriale del Guido Reni District di scena sotto i riflettori le idee, gli accessori e le opere dialogano senza limiti che sia per affinità o per stile, si ritrovano insieme nella sintesi estetica di una bellezza cucita e tessuta. L’arazzo, l’abito per il muro o per il pavimento, diventa così l’archetipo tessile su cui inizia un percorso che va da Enrico Accatino ad Alberto Di Fabio con i loro arazzi realizzati a distanza di cinquant’anni. Le loro cromie si mescolano con quelle delle borse di Magrì, che riflettono la cultura dell’eclettica designer Isabella Pia Ayoub dove mixa elementi personali come la passione per la danza e la musica. Una collezione la sua che si rifà alle immagini di Jean Shrimpton realizzate da Richard Avedon nel 1965, con sigilli a serpente. Forme, geometrie e architetture anche per le borse di Forms Studio di Anastasia Komarova. Sintesi di una visione e traduzione della forma le sue borse conservando la funzionalità puntano al design divenendo un’opera di sintesi fra moda e architettura ove la pelle si trasforma in pietra e la superficie diventa materica. Un nuovo concetto di borsa nasce con Solipsi, il brand di Cecilia Serafini che crea le “Bodybag” concepite per essere indossate e non portate. Grazie al design e all’uso di harness e cinture, la borsa diventa un eclettico accessorio. Una commissione cross-culturale per Diana Carolina Yanes del brand Aletheia dove cultura venezuelana e contaminazioni europee creano scarpe dal sapore intellettuale e contemporaneo. Tacchi monolitici, punte tagliate e volant all-leather contraddistinguono lo stile eclettico del brand. Poi ci sono i gioielli naturali di Collanevrosi, nei quali rivivono spugne marine tinte, abbinate all’ottone, legno tagliato e levigato dall’acqua verniciato con la tecnica dei liutai.

Marianna Cimini
Marianna Cimini

 

Suggestivo il lavoro tra arte e moda di Aurore Thibout che si concentra sugli abiti come sintesi perfetta del processo creativo declinandosi attraverso la cultura di stampa fino ad esprimere una poetica tessile, un omaggio alla bellezza dell’inconscio naturalistico. Un’identità poetica anche per Davide Grillo, ma con una forte predilezione per le realizzazioni artigianali come quella del ricamo. Un carattere drammatico e contemporaneamente sottomesso e dominante, con abiti fatti di contrasti materici e strutturali è lo spirito di Frederick Hornof, che s’ispira al mondo del cinema per abiti leggeri dal pizzo raffinato. Sperimentazione è la parola chiave per descrivere il progetto creativo di Serie Numerica fondato da Maria De Ambrogio e Stella Tosco. Uno stile accurato e riconoscibile il loro dove tra maglieria e pelle si cerca contaminazione ed ogni nuova situazione creativa che possa far raccontare le loro visioni. Approccio couture per Jezabelle Cormio, che grazie ad un’indagine approfondita sulle tecniche più preziose del made in Italy, come ricami e applicazioni gioiello, presta particolare attenzione alle qualità artigianali seguendo personalmente l’esecuzione di ogni capo. Mentre Marta Mantovani, considerata una fashion artisan, cerca di superare ogni limite alla realizzazione grazie a nuove tecniche e materiali lavorati a mano, Karoline Lang, per metà libanese e metà austriaca, crea ispirandosi al corpo di donna sofisticata in movimento. Movimento che ispira anche il lavoro di Ahirain, un neo-sportswear fatto di linee minimali e produzione sartoriale. Sperimentazione per Vien, che indaga sul concetto di coprire e scoprire, mescolare generi e funzioni. La collezione debutterà alla Milan Fashion Week di febbraio. A terminare il ciclo creativo di Artisanal Intelligente il gran tavolo dell’Hub di Barbara Zucchi Frua.

Pugnetti Parma
Pugnetti Parma

Altra mostra altro giro di giostra negli spazi del Guido Reni District con l’esposizione delle collezioni FW 17-18 dei designer provenienti dall’ultima edizione di Who is On Next?. Un’installazione a pareti a specchio progettata dalla studentessa del Master in Exhibit & Public Design Federica Batta, dove Ioanna Solea, Pugnetti Parma, Azzurra Gronchi, Akhal Tekè, Damico Milano, Lodovico Zordanazzo e Schield presentano le loro proposte con l’intento di mantenere una linea di continuità con le collezioni precedenti. Artigianaità ed eleganza le parole chiave della filosofia di Akhal Tekè che racconta nelle sue collezioni da sogno lo stile di una donna dinamica e sofisticata attraverso le sue flat shoes ricamate ed evocative. Dalle flat alle scarpe design di Damico Milano laddove un sottile filo dorato posto sulla suola di ogni scarpa ne riconosce il marchio e l’eleganza e i dettagli dell’alta maestria artigiana italiana sono il simbolo distintivo delle creazioni Damico. Dalle shoes ricamate ed evocative si arriva alle collezioni più estrose e deluxe di Lodovico Zordanazzo. In un gioco di contrasti e originalità si passa dalle preziose scarpe alla fresca linea di borse e collane per donne sensuali ed eleganti di Ioanna Solea, da quelle punk-vittoriane di Schield alle carry over pratiche e romantiche di Filippo Pugnetti fino alle preziose borse funny piene di pixel di Azzurra Gronchi.

Nato da un’idea di Silvia Venturini Fendi in collaborazione con Altaroma, The Secrets of Couture affronta la trasmissione dei saperi come argomento primario per la tutela del Made in Italy. I segreti del mestiere vengono avvicinati alle nuove generazioni attraverso nuovi codici.

Il fotografo Jeff Bark, uno dei più rappresentativi nel fashion system, trasforma una tela dipinta a olio in una video installazione digitale che rende omaggio all’artigianalità del made in Italy, usando la creatività come mezzo espressivo. La tecnologia digitale trasformerà lo spazio nudo e scarno dell’archeologia industriale in un setting onirico ed emotivo. A fare da cornice a questa atmosfera onirica gli abiti dei grandi couturier Hussein Bazaza, Antonio Grimaldi, Krikor Jabotian e Aouadi Paris. L’impegno di Altaroma nella promozione della formazione si consolida sempre più offrendo l’opportunità alle Accademie di Costume e Moda, Koefia, l’Istituto Europeo del Design IED di Roma e a quella delle Belle Arti di Roma, di presentare il proprio lavoro e le collezioni dei giovani studenti duranti gli eventi della kermesse. Altro appuntament immancabile del Fashion Hub romano il contemporary department store Coin Excelsior, evento a sostegno del talent scouting. Tema di questa edizione la sinergia tra mondo dell’activewear e della calzatura promuovendo No Ka’Oi, brand di action couture ispirato al mondo dello yoga e Giannico, talentuoso designer di calzature che ha conquistato celebrities internazionali.

 

PHOTO CREDITS

  • PUGNETTI PARMA – ( foto con esposizione di varie borse ) – [ph] S. Olivieri – G. Palma / Luca Sorrentino COURTESY OF ALTAROMA PRESS OFFICE
  • MARIANNA CIMINI abito blu capo spalla bordeax ph S. Dragone -G. Palma Luca Sorrentino COURTESY OF ALTAROMA PRESS OFFICE
  • MORFOSIS – ph S. Dragone -G. Palma Luca Sorrentino COURTESY OF ALTAROMA PRESS OFFICE
  • PARDENS – ph S. Dragone -G. Palma Luca Sorrentino COURTESY OF ALTAROMA PRESS OFFICE
  • ARTISANAL INTELIGENCE – [ph] S. Olivieri – G. Palma / Luca Sorrentino COURTESY OF ALTAROMA PRESS OFFICE
  • ARAZZERIA PENNESE A.I. – [ph] S. Olivieri – G. Palma / Luca Sorrentino COURTESY OF ALTAROMA PRESS OFFICE

THE SECRETS COUTURE – [ph] S. Olivieri – G. Palma / Luca Sorrentino COURTESY OF ALTAROMA PRESS OFFICE

 

Altaroma. Il trionfo del savoir faire

Dal 26 al 29 gennaio l’edizione invernale delle passerelle romane torna in auge con AltaRoma, che diventa protagonista assoluta della Capitale. Con un raggio d’azione ampliato ed un viaggio incentrato sulle ali della creatività e sulla formazione a 360 gradi, si dipana all’interno dei diversi settori dell’eccellenza il sapere del Made in Italy.

Antiche istituzioni e talenti emergenti si incontrano e si scontrano in un fare unitario, s’intersecano e potenziano le loro esperienze, vivificando così lo spirito e il valore di una produzione artigianale e artistica che rappresenta la forza propulsiva del nostro sapere. Quattro giorni di sfilate, eventi, talk e manifestazioni diffuse per Roma, con l’obiettivo di mantenere intatto il fil rouge con il passato e al tempo stesso valorizzare la creatività emergente.

 [ph] S. Olivieri - G. Palma / Luca Sorrentino  Courtesy of AltaRoma
[ph] S. Olivieri – G. Palma / Luca Sorrentino
Courtesy of AltaRoma

Un ricco programma ed un’affascinante location underground, il Guido Reni District, area unica nel suo genere all’interno delle ex caserme Guido Reni, che per questa edizione è il nuovo headquarter della manifestazione a pochi passi dal museo Maxxi, accolgono grandi firme, new talents, fashion addicted e stampa in un mix avvincente di architetture dove il connubio tra arte, luoghi storici e moda si fonde in modo indissolubile. Un calendario vario quello di AltaRoma con numerose presenze tra Maison storiche e nuove realtà dell’alta moda internazionale, che hanno scelto Roma di nuovo per presentare le proprie collezioni. Contenitore di sfilate, presentazione di maison di couture, piccoli atelier, sartorie e artigianalità AltaRoma punta alla promozione del savoir faire inteso non solo come valorizzazione della sapienza artigianale, del fatto a mano e delle eccellenze del made in Italy ma anche di realtà internazionali. 

Courtesy of  Gattinoni Press Office
Courtesy of Gattinoni Press Office

Tre le sezioni in cui è suddivisa la manifestazione. Fashion Hub, dedicata allo scouting, formazione e promozione della creatività emergente. Atelier, contenitore di sfilate e presentazione di maison di couture, neo-couture, piccoli atelier, sartorie e artigianalità. In Town, destinata a iniziative e attività connesse alla moda che durante la manifestazione colgono l’occasione per promuoversi ed instaurare contatti utili al proprio business plan in città.

Tante le novità in questa edizione come il tanto atteso ritorno della maison Gattinoni che sfila all’interno dell’Università Link Campus con una collezione Alta Moda 2017 da vero e proprio sogno. Di memoria shakespeariana è la musa di Gattinoni, che reinventa per la prossima primavera estate il “Sogno di una notte di mezza estate” in un immaginifico giardino contemporaneo. Un regno onirico dove mentre l’alta moda si fonde con la realtà giovani adolescenti si rincorrono giocando sulle note della Fata confetto dello Schiaccianoci. “La mia donna ritorna misteriosamente alla sua adolescenza – dichiara Guillermo Mariotto, direttore creativo della maison Gattinoni vive una nuova esistenza e una nuova giovinezza. Più spensierata, più libera come la new couture che scende dai tacchi ma non rinuncia ai rituali tipici dell’alta moda. Iperbole sartoriale”. 

Courtesy of Gattinoni Press Office
Courtesy of Gattinoni Press Office

Abiti surreali ispirati al sogno-sonno. Di consistenza soffice come le nuvole e di grandi volumi con lavorazioni di alta sartoria sono i capi realizzati dal designer. Camice over in organza si indossano su gonne dalle pieghe severe unite tra loro da piccoli fiocchi di tessuto con effetto origami. Giochi di colore per la collezione che vanno dalle nuances del rosa all’azzurro polvere, dal verde salvia al grigio perla. Lampone, bianco e nero completano la palette. Tulle di seta e organza satinata per i lunghi abiti, che raccontano, con un tripudio di micro cristalli trasparenti a forma di stella, le costellazioni. Un po’ angeli un po’ demoni i sogni non raccontano sempre fiabe e dalla leggerezza del tulle le nuvole diventano nere come il piccolo chiodo in piume di gallo, struzzo indossato su culottes in omaggio a Beyoncè. Libellule dorate si trasformano in bracciali grazie alle arti orafe di Gianni de Benedittis mentre leggere farfalla diventano preziosi anelli.

Renato Balestra Couture - Courtesy of Balestra Press Office
Renato Balestra Couture – Courtesy of Balestra Press Office

Tanto romanticismo e voglia di poesia per il grande couturier Renato Balestra, che ha vissuto tutti i tempi magici dell’alta moda romana. Trenta gli abiti da cocktail e da gran sera presentati ad AltaRoma. L’arrivo della primavera con i primi boccioli in fiore, i colori tenui come il glicine, il rosa delicato, il verde e il celeste aprono la sfilata di Balestra. Un inno alla rinascita la sua dove un abito arcobaleno fa il suo ingresso sulla passerella, una Venere botticelliana dai capelli cosparsi di petali colorati è la sua musa.

Renato Balestra Couture - Courtesy of Balestra Press Office
Renato Balestra Couture – Courtesy of Balestra Press Office

Romantica e raffinata come una sontuosa principessa delle favole, la donna di Renato Balestra culmina nell’abito in tulle dal corpino impreziosito da rose ricamate in diverse nuances. Una regina in candido mikado e pizzo chantilly esprime tutta l’eleganza della sposa nell’equilibrio classico della sua linea. Al termine della sfilata Balestra è stato premiato dalla sindaca Virginia Raggi con la medaglia del Natale di Roma 2016 coniata in occasione del sessantesimo anniversario del gemellaggio tra Roma e Parigi.

Rani Zakhem - Courtesy of Rani Zakhem Press Office
Rani Zakhem – Courtesy of Rani Zakhem Press Office

Dal celebrare la primavera si passa a rendere omaggio a Dalida e agli anni della disco con Rani Zakhem. Tra l’atmosfera del jet-set degli anni ’70-’80, tra luci, paillette e stelle scintillanti lo Studio 54, la discomusic, Dalida e Bianca Jagger erano le icone indiscusse del momento. A sfilare sono jumpsuite morbide e avvolgenti, abiti scollati all’americana che lasciano scoperta la schiena, altri morbidi e scivolati i cui ampi volumi segnano la figura attorno al busto. E poi ancora outfit dove le maniche a pipistrello danno una connotazione precisa alla silhouette e abiti sirena dove scollature simmetriche e preziosi ricami floreali creano giochi senza fine.

Rani Zakhem - [ph] S. Dragone - G. Palma / Luca Sorrentino Courtesy of AltaRoma
Rani Zakhem – Courtesy of Rani Zakhem Press Office

Toni pastello per la tavolozza di colori di Zakhem. Dal lilla al giallo, dal verde ai toni del lime passando per il rosa, il blu fino al rosso carminio. Beige, oro ed un effetto nudo scintillante per l’abito da gran sera, che rende omaggio agli anni in cui venivano esaltate la dinamicità e una nuova idea di libertà, che per lo stilista viene rappresentata al meglio dalla figura di Dalida.

Nino Lettieri - ©Paolo De Novi_ Nino Lettieri Courtesy of Nino Lettieri Press Office
Nino Lettieri – ©Paolo De Novi_ Nino Lettieri
Courtesy of Nino Lettieri Press Office

Virtuosismi sartoriali con un gusto optical si sviluppano da Nino Lettieri, che si lascia trascinare dal fascino delle figure geometriche che sin da ragazzo scarabocchiava sui quaderni di scuola. “Geometria” è il titolo della sua collezione P/E 2017 dove l’originalità dei tessuti sia stampati su chiffon, organza e satin che tessuti dagli antichi telai del 1700 dalla storica azienda Gustavo de Negri raffigurano giochi di righe, pois, geometrie, in una divertente e poetica rappresentazione.

Nino Lettieri - ©Paolo De Novi_ Nino Lettieri Courtesy of Nino Lettieri Press Office
Nino Lettieri – ©Paolo De Novi_ Nino Lettieri
Courtesy of Nino Lettieri Press Office

Quaranta gli outfits scesi in passerella che vanno dal bianco-nero al rosso corallo e giallo intenso. Tra kaftani, abiti lunghi, giubotti e soprabiti con ricami di paillets dalle linee essenziali realizzati in broccato di seta, si fa largo una sposa moderna, in un candido kaftano bianco in organza a righe sovrapposta ad un leggero chiffon di piccoli pois con ricami geometrici e delicate paillets bianche. Bijoux rigorosamente black&white in agata e onice by Albaserena.

Sabrina Persechino - [ph] S. Dragone - G. Palma / Luca Sorrentino - Courtesy of AltaRoma Press Office
Sabrina Persechino – [ph] S. Dragone – G. Palma / Luca Sorrentino – Courtesy of AltaRoma Press Office

Rigore geometrico anche qui ma con echi di culture arabe per la collezione PE 2017 di Sabrina Persechino. Fatate atmosfere arabeggianti sono il fil rouge di questa linea dove la stilista ha voluto ispirarsi alla Jaali, la grata decorata attraverso l’uso della calligrafia e della geometria usata nelle popolazioni islamiche per preservare l’intimità familiare. E come un brise-soleil che separa l’interno dall’esterno attraverso il filtraggio della luce, gli abiti come gli edifici assumo aspetti diversi variando continuamente la propria immagine accentuando la sensazione di mobilità e velocità con alternanze di tessuti macramè geometrici, sopratutto vividi nei capi bianchi.

Sabrina Persechino -  [ph] S. Dragone - G. Palma / Luca Sorrentino - Courtesy of AltaRoma Press Office
Sabrina Persechino – [ph] S. Dragone – G. Palma / Luca Sorrentino – Courtesy of AltaRoma Press Office

Trame nodose a base quadrata a disegnare una griglia ornamentale che lascia spiare la silhouette esaltando la femminilità. A far da collettore al bianco è l’oro, elemento di legame fra tutte le altre trame in piqué di seta nero e sabbia le cui ampiezze emulano le suriyah libiche. Cromatismi dorati dunque su sfondi bianchi, ma anche nero e colori desertici.

Giada Curti  - Courtesy of Giada Curti Press Office
Giada Curti – Courtesy of Giada Curti Press Office

Evoca un Eden segreto e intimo la sontuosa passerella di Giada Curti. Eterea femminilità ed una raggiante leggerezza caratterizza la linea d’ispirazione suggerita dall’ecletticità dell’artista Lawrence Alma Tadema. Onora la bellezza e la visione onirica la collezione di Giada Curti, dove è curata e ricercata la descrizione del particolare ove a giacche sovrapposte a lunghi abiti impalpabili si mixano tessuti come mikado di seta, voile stampati con motivi floreali, pailletts sfumate e luminose.

Giada Curti  - Courtesy of Giada Curti Press Office
Giada Curti – Courtesy of Giada Curti Press Office

Preziose le shoes ideate da Valentina Gallo design del luxury brand veneziano in cui il tema dei fiori è stato interpretato con tessuto in crepe de chine. Eleganza ricercata per i gioielli contemporanei firmati Alex Carelli, laddove il ferro si mixa alla morbidezza della forma e del colore delle pietre naturali. A completare i suggestivi outfits creati dalla stilista esclusive borse gioiello in piume.

Vittorio Camaiani - Courtesy of Vittorio Camaiani press Office
Vittorio Camaiani – Courtesy of Vittorio Camaiani press Office

Dal Giardino Segreto di Giada Curti si passa ai riccioli barocchi e ai baffi di Vélazquez, che guarniscono le snelle tuniche e le bluse di organza di Vittorio Camaiani. “Questa volta ho subito il fascino non solo della pittura ma della personalità del pittore stesso, della sua figura così caratteristica – dice Camaiani – una corrispondenza tra me e Vélazquez, lontani e diversi ma legati dalla stessa passione per l’arte”. Suggestioni del Seicento spagnolo entrano a far parte della sua collezione dove tutto viene alleggerito grazie a lini, garze e chiffon. Leit motiv della linea non potevano non essere i caratteristici baffi dell’artista, ricamati a mano o ad intarsio sugli abiti.

Vittorio Camaiani - Courtesy of Vittorio Camaiani press Office
Vittorio Camaiani – Courtesy of Vittorio Camaiani press Office

Linee a trapezio per camicie e abiti e un nuovo prototipo di gonna la cui forma richiama l’infanta Margarita protagonista di un capolavoro di Velazquez. Dal bianco delle tele ancora da dipingere si passa al grigio, e poi al rosso, al nero e ancora l’azzurro, tinte che cambiano intensità e corposità in base ai preziosi tessuti. Lella Baldi accompagna Camaiani con le sue preziose calzature mentre Marina Corazziari completa gli outfits con i suoi gioielli scultura.

Camillo Bona - Courtesy of Camillo Bona Press Office
Camillo Bona -[ph] S. Dragone – G. Palma / Luca Sorrentino – Courtesy of AltaRoma Press Office

Interessanti le sovrapposizioni di pizzo e raffia sfruttate da Camillo Bona per dare espressione a moderne fantasie e a silhouette verticali. Segno distintivo del suo stile il certosino lavoro del fatto a mano, dove ore e ore di lavorazione e complesse applicazioni tessili rappresentano il suo stile e quello dell’Alta Moda Italiana. Trenta i capi di finissima fattura e bianco è il primo colore della collezione mescolato poi ai toni pastello del rosa, giallo, verde acqua e celeste.

Camillo Bona - [ph] S. Dragone - G. Palma / Luca Sorrentino - Courtesy of AltaRoma Press Office
Camillo Bona – [ph] S. Dragone – G. Palma / Luca Sorrentino – Courtesy of AltaRoma Press Office

Una collezione marmorea la sua, dove panneggi e plissè danzano sullo sfondo della Città Eterna. Lane, cachemire, leggerissimi lini, trasparenti chiffon e raffia rievocano forme e giochi di volute che ricordano le architetture della Città Divina. Perle, coralli e pietre dalle mille sfaccettature ricoprono invece il collo come preziosi collarini.

Fashion in Orbit. La moda arriva nello spazio

Come l’universo è infinito anche le possibilità della moda di stupirci sono immense. E questa volta la dea delle apparenze si spinge proprio oltre i confini del tempo e dello spazio e arriva in orbita. Fra corpi celesti su maglie, abiti e soprabiti il soggiorno nello spazio diventerà un’odissea glamour che sembra aver conquistato anche le star come Samantha Cristoforetti, la nostra testimonial intergalattica.

Courtesy of Press Office Polidesign Milano
Courtesy of Press Office Polidesign Milano

Tutto è cominciato con il progetto Couture in Orbit quando l’Agenzia Spaziale Europea ESA ha coinvolto cinque scuole di moda e design scelte nei paesi di origine degli astronauti ESA, che dal 2014 in poi hanno soggiornato a bordo della Stazione Spaziale come la stessa Cristoforetti. L’Italia è stata rappresentata dal Politecnico di Milano, che ha un’offerta formativa specifica nell’ambito del fashion design con particolare riferimento alle caratteristiche dei materiali, alle tecniche sartoriali nonché ai processi di lavorazione.

Courtesy of press Office Polidesign Milano
Courtesy of press Office Polidesign Milano

Le altre scuole coinvolte sono state la Fashion Design Akademiet di Copenaghen, la Revensbourne di Londra e l’Ecole supérieure des arts et techniques de la mode per la Francia e la Germania. Il progetto prevedeva di realizzare una collezione di abiti che integrasse tecnologie spaziali e materiali innovativi. Una sfida pienamente accolta dagli istituti e sopratutto dal Poli.design di Milano. Gli aspiranti couturier hanno lavorato facendo riferimento ai temi forniti che l’ESA ha assegnato ad ogni scuola, tratti dalle strategie dell’agenzia nei settori della sostenibilità, della tutela del clima e del riutilizzo. Tecnologia, ambiente, innovazione, salute e sport sono i punti cardine ispiratori per i giovani designer che si trovano ad esplorare e sperimentare l’interazione tra moda e tecnologia.

Courtesy of press Office Polidesign Milano
Courtesy of press Office Polidesign Milano

Dai sensori incorporati alle unità per il calore, fino ai tessuti super assorbenti. Gli abiti tecnici del futuro strizzano l’occhio alla funzionalità risultando allo stesso tempo accattivanti dal punto di vista estetico e pratico. Anticipare i bisogni dell’era spaziale che verrà nel campo dell’abbigliamento. Questa la sfida che hanno portato a termine gli studenti con grande successo ed oltre a rispondere ai requisiti specifici collegati a ciascun tema, tutti i modelli disegnati dai giovani stilisti dovranno essere allo stesso tempo adatti ad un utilizzo quotidiano.

Gli ottimi esiti del progetto, i cui risultati sono stati presentati a Londra al Museo della Scienza con una passerella space-à-porter lo scorso maggio, hanno suscitato un particolare interesse tra gli addetti ai lavori del comparto moda internazionale. A fronte del forte successo del progetto il Politecnico di Milano lancia la prima edizione del Corso di Alta Formazione Fashion in Orbit. Moda, tecnologia, ispirazione spaziale che avrà inizio il 30 gennaio prossimo e terminerà il 17 febbraio 2017, proseguendo con l’esperienza insieme ad ESA e aprendo così la partecipazione a professionisti e aziende che operano nel fashion system.

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Courtesy of press Office Polidesign Milano

Materiali innovativi ed estro creativo, con lo sguardo proiettato verso l’immensità dello spazio e le tecnologie che da esso derivano. Sono questi gli ingredienti alla base del progetto Couture in Orbit. Se è vero che l’Astro mania con le sue innovazioni spaziali avranno nel prossimo futuro una sempre più forte influenza su trend di consumo e comportamenti, al fashion designer spetta di capire come diventare protagonista attivo e più consapevole di questo processo per arrivare alla creazione di prodotti e modelli di business innovativi che comprenderanno smart textile, wearable ma anche tecnologie per l’ambiente e politiche di sostenibilità per la moda.

Courtesy of press Office Polidesign Milano
Courtesy of press Office Polidesign Milano

Il corso, con durata di 3 settimane, è suddiviso in due moduli, il primo teorico con seminari e project work per sviluppare il concept della capsule collection ne affianca un secondo pratico presso il laboratorio sartoriale del Politecnico, che permetterà di realizzare la collezione caratterizzata da un alto livello di technology wearable, di presentarla attraverso un portfolio professionale e di fotografarla negli spazi del Lab.

La collezione seguirà un preciso fil rouge che prende ispirazione dalla tecnologia spaziale tra quelle presentate e i partecipanti lavoreranno sia in aula che in laboratorio con materiali tessili innovativi riproducendo le dinamiche reali di un’azienda di moda, dall’immagine complessiva del prodotto alla comunicazione.

Courtesy of press Office Polidesign Milano
Courtesy of press Office Polidesign Milano

Il corso permetterà dunque non solo di approfondire competenze sulle innovazioni tecnologiche e capacità progettuali avanzate, ma offrirà anche l’opportunità unica di costruire relazioni trasversali con esperti appartenenti al settore tecnologicamente più avanzato al mondo e di esplorare come la ricerca condotta nello spazio possa ispirare la moda e creare nuove opportunità di crescita sociale e business.

Courtesy of press Office Polidesign Milano
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I risultati saranno esposti in una speciale mostra dedicata a Fashion in Orbit nella sede dell’Agenzia Spziale Europea all’European Space Researchand Technology Centre a Noordwijk e durante eventi e fiere di tessile innovativo e abbigliamento supportate da TexClubTec (Associazione Tessili Tecnici Innovativi – partner del progetto insieme a Colmar) in Europa.

Courtesy of press Office Polidesign Milano
Courtesy of press Office Polidesign Milano

L’iniziativa promuove lo scambio di ispirazione tra due settori all’apparenza molto distanti, spazio e fashion, che hanno saputo tuttavia influenzarsi reciprocamente, come dimostra ad esempio il caso di innovazioni dell’ESA utilizzate nel campo della biancheria intima termica dal produttore Björn Borg o della dermotuta fatta su misura per l’ESA dal produttore di indumenti per motoveicoli Dainese, con l’obiettivo di alleviare i problemi di schiena degli astronauti. Nessun limite alla creatività dunque per modelli che sono eleganti, stravaganti, semplici o essenziali ma sopratutto con la “stoffa” per delineare una nuova generazione di capi d’abbigliamento.

Fitness e Moda. Binomio perfetto per le collezioni sportive firmate MyProtein

Comfort, vestibilità e design. Sono questi gli elementi che fanno da fil rouge alle collezioni Autunno/Inverno 2016/2017 firmate MyProtein, l’azienda numero uno nel campo della nutrizione sportiva leader in Europa, con più di 2500 integratori e vitamine di alta qualità. Fondata nel 2004, MyProtein concentra il suo business core nel web grazie al quale i suoi prodotti raggiungono ben 192 paesi tra Europa, America, Asia-Pacifico e Medio Oriente. 

Forte del suo successo in tutto il mondo, grazie ad un team specializzato di esperti di sport e nutrizione, che garantiscono l’utilizzo di ingredienti della migliore qualità combinati ad innovazioni all’avanguardia, ha creato anche una vasta linea di abbigliamento omonima dedicata ad una varietà di attività sportive ed esigenze di fitness, nonché al tempo libero.

 

Courtesy of Myprotein Press Office - Linea Red Concrete Donna
Courtesy of Myprotein Press Office – Linea Red Concrete Donna

Per inaugurare la stagione fredda e l’arrivo delle festività MyProtein pensa in grande, lancia non una, ma bensì tre linee di abbigliamento ognuna con un concept diverso e quel mix perfetto tra tendenza ed efficienza. Red Concrete per Lei e Graphite per Lui. Questa la collezione di punta lanciata a novembre dall’azienda.

Rosso come la passione, cemento come simbolo di forza e resistenza. Ecco gli elementi chiave che si fondono nella collezione femminile per l’A/I 2016/2017. Red Concrete per dirla con un nome solo, per una Lei che non si perde una sessione di workout neanche in pieno inverno. Star assoluto di questa nuova linea tutta al femminile è il Power Bra dall’innovativa vestibilità migliorata per esaltare le forme, dove il soffice doppio tessuto si sposa con il massimo sostegno, ideale e versatile per qualsiasi tipo di allenamento, dallo yoga alla corsa fino alle intense lezioni di HIIT. Dorso a vogatore e spallina regolabile offrono comfort e massima libertà di azione durante gli esercizi, proprietà traspiranti e tessuti tecnici assicurano massima freschezza durante qualsiasi tipo di movimento.

Courtesy of Myprotein Press Office
Courtesy of Myprotein Press Office – Linea Red Concrete donna

Dal workout ad alto impatto scendiamo a quello di medio-bassa intensità dove stile e funzionalità sono il comune denominatore del MyProtein Women’s Sports Top. Non un semplice bra ma un crop top sportivo dal mood sporty chic. Taglio corto e vestibilità aderente offrono comfort e praticità a questo capo. Il reggiseno sportivo integrato permette a questo top di essere indossato da solo o sotto altri indumenti. Morbido tessuto, imbottiture per il sostegno, spalline incrociate dietro la schiena e la soffice miscela di spandex aggiungono un tocco di stile alla sessione cardio.

Courtesy of Myprotein Press Office
Courtesy of Myprotein Press Office

Perfetto l’ abbinamento con la Calzamaglia ¾, comodi capri soffici al tatto che sembra quasi di non averli indosso. Grazie al tessuto tecnico che combatte l’umidità e regola la temperatura corporea durante il workout niente più leggins bagnati a fine allenamento, decisamente a prova di squat.

Courtesy of Myprotein Press Office
Courtesy of Myprotein Press Office

Per chi ama lo sport outdoor MyProtein ha realizzato il nuovo Giubbino Running in fibra di Spandex waterproof. Cappuccio ventilato e strisce riflettenti permettono le corse notturne mentre la protezione dai raggi UV rende questo capo il compagno perfetto per l’esercizio in qualsiasi condizione meteorologica.

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Courtesy of Myprotein Press Office – Giubbino Running Linea Red Concrete donna
Must have della collezione è la Canotta Power in rosso cemento con doppia spallina regolabile e reggiseno sportivo integrato per un grande comfort anche negli esercizi più veloci ed allenanti. Dorso a vogatore e stoffa setosa rendono questo indumento confortevole offrendo la massima elasticità in tutti i movimenti. Lo speciale materiale traspirante regola l’umidità lasciando un’incredibile sensazione di leggerezza e asciutto anche nelle sessione più impegnative. La linea Red Concrete si completa con due diversi modelli di shorts da utilizzare sia per l’allenamento indoor che outdoor e i MyProtein Track, comodi pantaloni dallo stile casual adatti sia per lo sport che per il tempo libero.

Courtesy of Myprotein Press Office
Courtesy of Myprotein Press Office – Giubbino Running Linea Graphite uomo

Come il conduttore elettrico ad alte temperature di fusione la linea uomo Graphite è stata pensata per vestire gli atleti e i gym goers del domani propulsori di pura energia esplosiva. Il capo principale che racchiude in sé tutti gli elementi essenziali della collezione è senza dubbio come in quella femminile, il Giubbino Running ideale per gli allenamenti notturni.

Courtesy of Myprotein Press Office
Courtesy of Myprotein Press Office – Graphite Collection

Trattato con idrorepellente presenta aperture per la ventilazione sulla parte posteriore e fori per i pollici, tasche con cerniera e una comoda apertura per gli auricolari rendono questa giacca polifunzionale. Design e massimo comfort per la calzamaglia da uomo realizzata in materiale traspirante con cuciture piatte. Stampe geometriche ed inserti in rete dietro al ginocchio rendono questo capo accattivante per uomini che non si fermano mai. Maniche lunghe e tessuto leggero caratterizzano la Mobility ovvero la maglia performante che offre uno sprint in più ad ogni movimento avvolgendo ogni fascio muscolare. Completano la collezione pantaloncini bermuda resistenti al cloro e all’acqua del mare, T-shirt tag e la Stringer tag.

Courtesy of Myprotein Press Office
Courtesy of Myprotein Press Office – Linea Graphite Mobility

MyProtein rivoluziona il mondo del fitness non solo dal punto di vista nutrizionale ma anche in quello del performance wear portandolo ad alti livelli. Ed è con Core, Dip Dye Ombre e Digital Geo lanciate i primi di dicembre, che l’azienda fa una vera e propria dichiarazione d’indipendenza dai vecchi standard di abbigliamento per il fitness. Parola d’ordine performance wear allora, dove caratteristiche tecniche e obiettivi da raggiungere camminano di pari passo facilitando gli atleti nelle loro prove più difficili e allo stesso tempo li ispira e li motiva a superare i limiti dell’immaginazione.

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Courtesy of Myprotein Press Office – Linea Core

Sovrapposizioni e accostamenti per sinergie ad alto impatto cromatico caratterizzano la linea donna Core. Canottiere impalpabili con dorso a vogatore attorcigliato, profondi scolli e una comoda vestibilità creano incredibili look. Praticità e fashion mood sportivo si uniscono nella Core Tie dove la viscosa soffice al tatto s’incontra con la perfetta linea che la mise disegna sul corpo. A rendere sporty chic il modello un nodo a fiocco, che chiude delicatamente la maglietta lasciando intravedere la schiena, perfetta sia per il tempo libero che per la pratica di svariate attività, dalla danza al pilates e yoga a quelle più estreme. Nuance dai toni pastello del celeste e del bianco si aggiungono alla palette del grigio e del nero.

Courtesy of Myprotein Press Office
Courtesy of Myprotein Press Office – Linea Dip Dye Ombre donna

La linea Core da uomo prevede diverse tipologie di maglie e colori. La Core Stripe con girocollo e maniche corte ideata per avvolgere ed esaltare la forma delle braccia, la Core Baseball con maniche raglan contrastanti a tre quarti e la Canotta Stringer Core Stripe dal particolare design a “Y” che esalta la forma del dorso.

Courtesy of Myprotein Press Office - Linea Dip Dye uomo
Courtesy of Myprotein Press Office – Linea Dip Dye uomo

La particolare tinta dip dye e il dorso a vogatore caratterizza le linea omonima Dip Dye Ombre realizzate sia per la donna che per l’uomo. Adattabile alle forme e dalla confortevole miscela di tessuti sono i capi perfetti da aggiungere al proprio guardaroba. Differiscono da queste la linea prettamente maschile della Digital Geo dove al tessuto prestante delle Canotte Stringer e T-shirt si sovrappongono stampe digitali con geometrici contrasti di colore. 

Courtesy of Myprotein Press Office - Linea Digital Geo uomo
Courtesy of Myprotein Press Office – Linea Digital Geo uomo

La gamma sportiva, al contempo elegante e ricca di creatività come il brand MyProtein sa fare meglio, si completa con la linea Logo realizzata dal marchio inglese per festeggiare un anno ricco di grandi successi. Leggins, top e calzamaglia in cotone traspirante delineano perfettamente la figura per un fashion style a prova di passerella.

Courtesy of Myprotein Press Office - Linea LOGO
Courtesy of Myprotein Press Office – Linea LOGO

La collezione, nata per celebrare la firma, racchiude in se tutti gli elementi che rendono l’abbigliamento MyProtein forte sul mercato del fitness, apprezzato da atleti, amanti del fitness e del bello. Dedizione, forza di volontà, sacrificio e perseveranza. Lo sport fa bene al corpo e allo spirito ma sopratutto ci insegna che senza impegno non si raggiunge nessun traguardo. Forte di questo l’azienda è riuscita a coniugare eleganza e bellezza sulla potenza di un corpo vincendo la sfida di plasmare su fisici muscolosi materiali di qualità per sostenere un corpo più che attivo. Praticità, carattere e stile. In una parola sola MyProtein.

 

Marco Grisolia. Nella moda la rilettura di generi e linguaggi

L’innata attitudine nel disegno, l’amore per l’arte e una certa sensibilità estetica delineano il profilo creativo, alla ricerca del bello e del significante, di Marco Grisolia. Fashion designer e fashion stylist docente di comunicazione visiva di moda presso ACM – IED – IES Abroad di Roma, debutta nel 2010 con la sua prima linea di abbigliamento e accessori, Covherlab, con cui riesce a distinguersi sin da subito nel panorama “New Talents” grazie al progetto “The Corner” ideato da Vogue Italia e YOOX.

Marco Grisolia SS 17 - Courtesy of Press Office
Marco Grisolia SS 17 – Courtesy of Press Office

Le sue creazioni da allora in poi appaiono sui più prestigiosi magazine italiani ed internazionali come Vogue Italia, Vanity Fair, Marie Claire, Elle, Glamour, D la Repubblica, Grazia e L’Officiel. Da quel momento in poi il suo estro creativo non si è più fermato e come un vortice in piena evoluzione mette in atto le differenti expertise che contraddistinguono il suo straordinario universo espressivo.

Marco Grisolia SS 17 - Courtesy of Press Office
Marco Grisolia SS 17 – Courtesy of Press Office

E’ il panorama visuale contemporaneo raccontato attraverso 7 storie sulla condizione degenerativa prodotta dall’essere umano, e interpretate secondo la tecnica del collage, che diventa il nuovo codice di lettura della collezione Primavera Estate 2017 di Marco Grisolia.

7 storie visive realizzate con la tecnica del collage – racconta Grisolia in ognuno di esso ho catturato le azioni e le condizioni di degenerazione prodotte dalla mano dell’uomo. Forse è solo un modo per esorcizzare tutte le vibrazioni negative che sento attorno a me giorno dopo giorno, quando cammino per strada in città o guardando la TV; spero sicuramente in un futuro migliore, sono esausto di vivere in questo stato mortificante di continua emergenza”.

Marco Grisolia SS 17 - Courtesy of Press Office
Marco Grisolia SS 17 – Courtesy of Press Office

Ecco come le infinite sfaccettature del quotidiano, reinterpretate secondo un approccio sincretico che mixa suggestioni, citazioni iconografiche e correnti artistiche, diventano il punto di partenza del processo creativo del designer. Una sorta di anagramma, una rilettura dei generi e dei linguaggi, un’immagine precisa su cui ristabilire e sperimentare nuovi codici estetici in bilico costante tra effimero e arte.

Una collezione la sua fuori dagli schemi dove la narrazione sintetica diventa una potente metafora espressiva su maxi t-shirt in cotone, dress in georgette goffrata, longdress e felpe in ciniglia e cupro, dove al taglio vivo e crudo si contrappone una palette cromatica nei colori vividi del rosa, avorio, azzurro fino ai luminosi toni del rosso, ocra e turchese.

Marco Grisolia SS 17 - Courtesy of Press Office
Marco Grisolia SS 17 – Courtesy of Press Office

Manifesti come I Wanted to stay, I am what i am, Degrees of degradation, It’s too hard for me, Owners of nowhere, crIsis e I wanna be perfect, sono reazioni al sentire personale ed intimo di Grisolia. Tematiche come violenza, rispetto dei generi, degrado ecologico, fragilità interiore sfruttamento delle risorse e dei popoli, il desiderio incessante di apparire, decodificati mediante i media o per contatto diretto, diventano terreno quotidiano di costruzione del reale, un tessuto disarmonico accresciuto dalla distrazione comune, esorcizzato qui attraverso l’attribuzione dell’immagine.

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La notte più Glamour dell’anno. Vogue Fashion’s Night Out 2016

La notte più scintillante dell’anno è tornata e Milano per l’occasione si è trasformata nella più bella giostra che ci sia con una edizione tutta nuova della Vogue Fashion’s Night Out.

Si perché il 20 settembre 2016 si è tenuto l’appuntamento più glamour di sempre, che ha dato il là alle passerelle milanesi per Milano Moda Donna, e questa volta oltre al carosello di shopping sfrenato un occhio di riguardo va alla beneficenza. Infatti gli incassi dell’evento saranno devoluti proprio ai paesini coinvolti dal terremoto di quel terribile 24 agosto.

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Per l’ottava edizione della VFNO è stato un altro grande successo tra grandi conferme e tante novità. “Rinnovare per l’ottavo anno consecutivo l’appuntamento con la città di Milano è sintomo di grande riuscita delle precedenti edizioni – ha dichiarato Franca Sozzani Direttore di Vogue Italia – . I Milanesi rispondono sempre con grande entusiasmo alla serata che è un’occasione per vivere la città sotto un’atmosfera diversa e stimolante. Grazie alla collaborazione con il comune di Milano, quest’anno potremo nuovamente contribuire alla ricerca dell’Istituto Monzino sulle malattie cardiovascolari”.

Un pull di eventi dunque, cocktail party e performance musicali hanno animato il centro meneghino dove tutte le più importanti griffe e le più rappresentative boutique cittadine sono rimaste aperte fino a tardi in una festosa atmosfera en plain air. Non sono di certo mancate le iniziative collaterali legate alla moda, a partire dalla collaborazione con Fashion Film Festival Milano, che vedrà la realizzazione di dieci fashion film dedicati a dieci brand italiani e girati da dieci giovani registi di nuova generazione nel panorama internazionale.

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A partecipare questo anno anche il colosso e-commerce di Zalando, che ha realizzato per l’occasione un temporary store futuristico dove i prodotti delle nuove collezioni AI 2016/17 ne sono stati i protagonisti. Tanti negozi per la serata si sono trasformati in discoteche, così Intimissimi, Mango e Sisley hanno conquistato la clientela non solo per i loro capi ma anche grazie alle colonne sonore live suonate da famosi dj meneghini.

A Palazzo Morando sono stati esposti i migliori scatti dei quattro shooting a tema #theperfecttime scattati per Martini e realizzati presso la Terrazza Martini di piazza Diaz, le collezioni dei designers selezionati tramite lo scouting lanciato da QVC e Vogue Talents, e per finire i famosi barattoli dell’azienda Illy rivestiti da giovani creativi grazie al progetto Dress for Coffee. Stroili ha presentato la collezione Love Beats, i gioielli aventi tutti un cuore come fil rouge della linea, scontata per l’intera serata. I fortunati nello store di Corso Vittorio sono anche riusciti ad usufruire del servizio gratuito di incidere il proprio nome sul gioiello acquistato. Audi ha partecipato con il progetto #Untaggable e Hugo Boss Parfumes ha presentato la nuova fragranza femminile The Scent for her.

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Anche il mondo del makeup era presente all’evento grazie a Kiko che ha illustrato la collezione in edizione limitata Neo Noir disegnata da Ross Lovegrove. Da NYX makeup artist hanno reso eccentrica la clientela mentre da Sephora tutte hanno potuto provare i nuovi rossetti Dior. Accessorize ha sorpreso tutti puntando sul gusto, regalando popcorn a coloro che hanno affrontato la lunghissima fila d’attesa. Motivi invece ha creato la maglietta ufficiale della Vogue Fashion’s Night Out con lo slogan #motividicuore, il cui ricavato andrà ad Amatrice.

Luisa Spagnoli invece ha pensato in grande organizzando un evento originale ospitando nella boutique di Corso Vittorio Emanuele il Mastro Cioccolatiere Perugina facendo rivivere ai suoi ospiti anche la storia di Luisa Spagnoli, fondatrice dell’azienda storica Perugina. Un tripudio di eventi in una sola serata, di iniziative speciali di moda, di shopping e di solidarietà, che ha visto in questa edizione la straordinaria partecipazione di un pubblico di 180.000 persone.

Tutto il bello della moda su Netflix e SkyGo

Fashioniste appassionate ma un po’ fuori dal giro per essere invitate alle sfilate delle fashion weeks, oppure la moda è il vostro mestiere e non volete perdervi proprio nulla del suo fashion system?

In entrambi i casi non preoccupatevi perché a tenervi aggiornate sulla moda a 360 gradi in fatto di film e documentari su icone di stile, personaggi leggendari e figure, che hanno segnato la storia della moda, ci pensa Netflix e SkyGo. Avete letto bene da oggi in poi è possibile soddisfare la voglia di moda semplicemente dal divano di casa e sopratutto senza la tortura del famoso tacco 12 d’obbligo per certe occasioni.

Courtesy of Press Office
Courtesy of Press Office

Da qui ai prossimi mesi tantissime pellicole potranno essere guardate in streaming sia su Netflix, indicizzati sotto la parola chiave “Fashion”, che su SkyGo, il servizio streaming di Sky, sopratutto sul canale Sky Arte.

Designer e addetti del settore caratterizzati da personalità uniche e dallo stile inequivocabile, che si raccontano in film e documentari sul mondo della moda firmati da registi famosi e non, saranno d’ora in poi a portata di telecomando. Pronti per assaporare qualche film? Allora prendete i popcorn e accomodatevi in poltrona eccovi qualche chicca per gli appassionati del genere.

Courtesy of Press Office
Courtesy of Press Office

Dalla vita di Anna Piaggi secondo Alina Marazzi alle riprese di un nuovo film su Gianni Versace interpretato da Antonio Banderas. Queste sono solo alcune delle nuove visioni che si aggiungono alla vastità di film, cortometraggi e documentari che hanno raccontato e continuano a raccontare, l’evoluzione della storia della moda e del costume, e ovviamente i personaggi promotori del loro cambiamento.

Dai film che celebrano la vita dedita alla moda dell’icona Iris Apfel o Diana Vreeland al successo degli stilisti Jeremy Scott a Moschino, Frida Giannini per Gucci e Raf Simons da Dior.

The Setember Issue - Courtesy of Press Office
The Setember Issue – Courtesy of Press Office

The September Issue, l’esclusivo documentario su Vogue e sulla potente direttrice e responsabile artistica Anna Wintour, alle prese con l’attesissimo e laborioso numero speciale di settembre. IL documentario, vincitore al Sundance Film Festival nel 2009 è girato dal regista R. J. Cutler, che ha avuto accesso alla sede centrale della rivista di Times Square a NewYork.

Advanced Style è il fantastico documentario diretto da Lina Plioplyte visibile su Netflix, che ha come protagoniste sette donne newyorkesi over 60 che tra ciglia finte, rossetto intonato agli occhiali e accessori etnici, ci aprono i loro preziosi armadi e danno consigli di bellezza. Perché si può essere affascinanti ed originali proprio a tutte le età. 

Advanced Style - Courtesy of Press Office
Advanced Style – Courtesy of Press Office

Sempre per “il fascino senza età”, ecco un’icona fashion che, a 94 anni, detta ancora legge. Lei è Iris Apfel, esperta d’arte  interior designer, businesswoman, creatrice di gioielli, dotata di una rara personalità ed amante di tutto ciò che è unico, non convenzionale ed esotico. Albert Maysles nel documentario-omaggio ne ripercorre la vita e l’influenza che ha avuto nel mondo della moda. Il film sarà presente sia su Netflix che su SkyGo. 

Iris Alpef - Courtesy of Press Office
Iris Alpef – Courtesy of Press Office

Un ritratto leggero e divertente quello di Diana Vreeland presente sul canale Netflix. Giornalista statunitense icona di stile, editor di Harper’s Bazaar e poi redattrice capo di Vogue America, ha anticipato e rivoluzionato le tendenze nel XX secolo, ha lanciato moltissime dive e fotografi di successo dalle pagine di Vogue. Una delle personalità più influenti e anti conformiste della moda, ha osannato il bikini e i jeans in un’epoca in cui erano ancora rivoluzionari. Celebre il suo mantra l’occhio deve viaggiare.

 

Diane Vreeland - Courtesy of Press Office
Diana Vreeland – Courtesy of Press Office

 

Dior and I è un documentario sul lavoro dello stilista belga Raf Simons nella casa di moda francese Dior, dove è arrivato nel 2012. Diretto da Frédéric Tcheng, il film racconta come lo stilista abbia realizzato in 8 settimane la sua prima collezione per Dior, quella di haute couture per l’autunno-inverno 2012, nella quale riprese le linee degli abiti disegnati dallo stesso Christian Dior negli anni Cinquanta. Simons, ha lasciato Dior nell’ottobre del 2015 e ora è direttore creativo di Calvin Klein, mentre Maria Grazia Chiuri è la nuova direttrice creativa di DiorIl film è disponibile su SkyGo fino al 31 marzo 2017.

Mademoiselle C. La signora della moda visibile su SkyGo fino al 30 novembre, è la storia di un’altra famosa giornalista di moda, Carine Roitfeld. La Roitfeld ha diretto l’edizione francese di Vogue Paris dal 2001 al 2011, diventando famosa come CR, la sigla con cui firmava i suoi articoli. Il film è stato girato dal regista Fabien Constant ed è uscito nel 2013. 

The True Cost - Courtesy of Press Office
The True Cost – Courtesy of Press Office

Tanti altri sono i titoli dei film fruibili nei prossimi mesi come Eva Herzigova e Milla Jovovich secondo Peter Lindbergh su SkyGo, Pop Models su SkyGo, Fashion in the 90’s su SkyGo, Fresh Dressed su Netflix, The Director. Inside the house of Gucci su SkyGo, Fashion on 5th Avenue su SkyGo, Roxane Lowit. Magic Moments su SkyGo, The True Cost su Netflix, Jeremy Scott. The people’s designer su Netflix.

 

Bread&Butter by Zalando. Il trend show all’arena di Berlino

Il Bread&Butter, conosciuto inizialmente come fiera B2B durante la Berlin Fashion Week, si rifà il trucco grazie al duo di artisti visivi Craig & Karl diventando il nuovo trend show aperto al pubblico, che si è tenuto qualche giorno fa, dal 2 al 4 settembre 2016, all’Arena Berlin di Berlino.

Courtesy of Press Office Bread&Butter
Courtesy of Press Office Bread&Butter

Da semplice fiera dedicata ai professionisti della moda contemporanea e della musica a livello mondiale, Bread&Butter diventa la nuova sfida dell’ e-commerce Zalando, che l’ha acquisita per crearne un evento unico nel suo genere in cui brand e consumatori interagiscono sinergicamente insieme. Grazie a questo evento i consumatori non sono più esclusi dal mondo della moda ma ne diventano subito i diretti interessati. 

Courtesy of Press Office Bread&Butter
Courtesy of Press Office Bread&Butter

La manifestazione è stata creata per permettere alle persone di poter vedere in anteprima i nuovi trends Autunno/Inverno 2016/2017 e acquistare le ultime novità all’istante direttamente sul sito online, il tutto accompagnato dalla grande live performance organizzata da Boiler Room, che ha creato una line-up di live e dj set ad hoc, ospitando spettacoli pop-up e invitando gli artisti più in voga del momento come Angel Haze, Kero Kero Bonito, Palmistry, Tensnake.

Boiler Room Music Act_Kero Kero Bonito Courtesy of Press Office Bread&Butter
Boiler Room Music Act_Kero Kero Bonito
Courtesy of Press Office Bread&Butter

Una fiera internazionale 2.0 questa, dove trends, moda, musica e pubblico sono in sinergia. Sono stati più di 25 i fashion brand internazionali presenti alla fiera che hanno partecipato con le loro novità tra cui Adidas, Converse, Eastpak, Nike, Levi’s, Reebok, Stance, Vans. Presente anche la maison Marni che con l’occasione ha presentato una collezione di scarpe creata appositamente per Zalando, mentre Tommy Hilfiger ha debutatto con la capsule collection “Tommy x Gigi” presentata dalla stessa Gigi Hadid. Altri brand come Topshop e Puma hanno creato presentazioni speciali ed esperienze virtuali di pezzi da collezione che potevano essere acquistati subito dopo lo show.

BB_adidas-futurecraft Courtesy of Press Office Bread&Butter
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Courtesy of Press Office Bread&Butter

Il nostro concetto sfida lo status quo – dice David Schneider membro del Management Board di Zalandore-inventa la fiera internazionale e crea un nuovo entusiasmante evento in cui marchi e consumatori interagiscono direttamente e apertamente tra loro. Vogliamo che le persone siano ispirate dagli ultimi trend, vedano in anteprima i nuovi prodotti e possano acquistarli per primi”. La moda non è stata l’unica protagonista della tre giorni, infatti Nike ha organizzato delle sessioni sportive come le run session, e la musica ha accompagnato gli eventi attraverso performance e party capitanati da artisti internazionali.

BB_adidas-futurecraft Courtesy of Bread&Butter Press Office
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Courtesy of Bread&Butter Press Office

Per i consumatori è un’opportunità per entrare in stretto contatto con i brand che preferiscono, oltre a poter acquistare quello che gli piace poche ore dopo la presentazione – dice Jolanda Smit, Head of Global Brand Communications di Bread & Butter -”. Quale l’obiettivo dell’evento? “Arrivare al cuore del consumatore finale – spiega la Smit -. Questo significa per i brand lavorare con largo anticipo sulla produzione delle nuove collezioni per essere pronti alle vendite appena dopo la preview. Ne avevamo avuto un assaggio con il concetto di fast fashion e ora i brand sono pronti a rendere questo processo più organico”. 

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BB_Marina-Hoermanseder-X-Hello-Kitty_ Courtesy of Press Office Bread&Butter

Un progetto questo importante tanto per il brand awareness quanto per le vendite stesse in quanto per Zalando è un’ottima vetrina per lanciare prodotti e collaborazioni in esclusiva mentre per i marchi è sopratutto un modo per differenziarsi da chi sceglie di non vendere subito quello che ha presentato. Il “B2B”, business to business, continuerà ad esistere sopratutto per far capire ai buyer quali capi funzioneranno di più nelle vendite, ma il concetto “look now, buy now” sarà sicuramente affascinante per il consumatore che si innamora di un capo e lo vuole acquistare subito, senza aspettare la stagione successiva. Gli ospiti hanno assistito anche alla fusione di moda e tecnologia con la zLabels, dove fashion design sono stati creati da macchinari intelligenti mentre i brand offrivano workshop personalizzati ed esperienze virtuali.

Bread&Butter by Zalando_Mainstage Rendering_Credits Kemmler
Bread&Butter by Zalando_Mainstage Rendering_Credits Kemmler

 

Ecco il perché di un evento aperto al pubblico dunque “il punto di forza di retailers digitali come Zalando è la possibilità di rendere accessibile la moda ovunque, a chiunque – afferma Jolanda Smith – non importa se abiti in un paesino sperduto perché tutti i tuoi brand preferiti sono disponibili e a portata di click. Grazie ai social media, inoltre, è possibile interagire con i propri customers per capire cosa desiderano. Questi ultimi però non hanno la possibilità di prendere parte in modo diretto al fashion cycle e a tutto ciò che accade dietro le quinte. Con B&B by Zalando abbiamo deciso di creare una piattaforma che permetta al pubblico di interagire con i brand immergendosi nell’universo fatto di moda e musica di Zalando”. 

 

 

 

Tradizione e innovazione. Tutto il bello di Altaroma

Altaroma, andata in scena dall’8 all’11 luglio 2016, si conferma anche questo anno il polo d’azione dei talenti emergenti e dei valori del Made in Italy, innalzando sempre di più il livello di attenzione internazionale sulle proprie iniziative. Luoghi remoti e trascurati riprendono vita e Altaroma come un filo prezioso si dipana per le strade della capitale legando memorie della tradizione al germogliare di una nuova creatività dove freschezza e innovazione si fondono con la storia. Riconfermato è lo spazio contemporaneo dell’Ex Dogana, headquarter della manifestazione e crocevia di tendenze.

Who is On Next? Altaroma 2016
Who is On Next? Altaroma 2016

Le tre sezioni in cui è suddiviso l’evento, quali Fashion Hub, Atelier e In Town, trovano in questa edizione sinergici punti d’incontro per un grande obiettivo comune, l’apertura della kermesse verso tutta la città e il suo pubblico, per rendere così fruibile a tutti la creatività emergente. Design d’eccellenza, tecniche e tradizioni, che unite all’utilizzo delle recenti tecnologie delle nuove generazioni di creativi, interpreti della couture e del prêt-â-porter, descrivono un inedito percorso in cui Fashion Hub, Atelier e In Town sono le stazioni si partenza verso destinazioni tutte da esplorare.

Brognano - Ph. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino - Press Office AltaRoma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=672
Brognano – Ph. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino – Press Office AltaRoma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=672

Grande attesa per la dodicesima edizione di “Who Is On Next”, il progetto di fashion scouting dedicato ai giovani talenti emergenti della moda realizzato da Altaroma in collaborazione con Vogue Italia. Un laboratorio di creazioni Made in Italy proiettato sui grandi mercati internazionali e considerato a livello mondiale tra le piattaforme creative più autorevoli. Sono dodici i progetti selezionati finalisti di questa edizione. Per la categoria prêt-â-porter sono cinque i creativi quali Brognano, Edithmarcel, Melampo Milano, Miahatami, Parden’s, mentre per l’area accessori e gioielli abbiamo Akhal Tekè, Azzurra Gronchi, Damico Milano, Ioanna Solea, Lodovico Zordanazzo, Pugnetti Parma e Schield.  Il brand Brognano, dall’impronta super femminile e romantica, è caratterizzato da lavorazioni di arricci e volants che ne definiscono un’identità ben precisa. L’amore per il day-wear maschile viene reinterpretato con tessuti ricercati e volumi femminili.

Edithmarcel - Ph. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino - Press Office AltaRoma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=672
Edithmarcel – Ph. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino – Press Office AltaRoma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=672

Dalla collaborazione tra Gianluca Ferracin e Andrea Masato nasce il brand Edithmarcel, che riflette la tematica del genere e grazie a volumi, forme e lunghezze creano abiti indistintamente indossabili sia da uomini che donne. Ogni collezione è un progetto in continua evoluzione. Architettura, fotografia, pratica sartoriale, imprenditoria e un telaio fissato intorno a parole come vestibilità, modello, corpo e leggerezza creano il marchio Melampo. Il marchio Miahatami porta con sé invece l’heritage di una cultura antichissima, preziosa e raffinata, quella persiana. Uno stile pensato nella logica del ben vestire che rivela nel suo DNA una spiccata multiculturalità e al contempo un’attenzione sartoriale che fa di ogni capo una sorta di progetto.

Miahatami - Ph. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino - Press Office AltaRoma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=672
Miahatami – Ph. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino – Press Office AltaRoma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=672

Parden’s, fondato da Daniele Giorgio, nasce con lo scopo di offrire un linguaggio visivo grazie ai tagli moderni alla sartorialità italiana, i principali mezzi attraverso cui il designer comunica il suo senso di eleganza. Per quanto riguarda gli accessori Akhal Tekè nasce dall’ispirazione di Benedetta Bolognesi e Gaia Ghetti. Una linea di flat shoes dal sapore unico contraddistingue il loro brand, il cui tema dominante è il ricamo. A debuttare per la stagione A/I 16-17 sono le slippers dallo spirito elegante e raffinato adatto ad una donna contemporanea e cosmopolita.

 Akhal Tekè - Who is On Next?
Akhal Tekè – Who is On Next?

Azzurra Gronchi entra in scena con le sue borse Made in Italy e di alta qualità. Grazie alla conceria di famiglia, importante realtà della tradizione toscana, ha potuto far pratica e allenare la sua creatività. Le esperienze lavorative da Dolce&Gabbana, Costume National e Ferragamo hanno dato forma alla sua genialità mentre la sua determinazione l’ha portata sino a qui.

Azzurra Gronchi - Who is On Next?
Azzurra Gronchi – Who is On Next?

A contraddistinguere invece Damico Milano, il marchio di calzature donna creato da Francesco D’amico, è un sottile filo dorato posto sotto ogni suola delle scarpe. La forte esperienza nel mondo dell’abbigliamento si riflette nelle sue collezioni di calzature creando delle vere e proprie opere d’arte.

Damico MIlano - Who is On Next?
Damico MIlano – Who is On Next?

Nata a Cipro Ioanna Solea, forte delle esperienze acquisite nel campo della moda lavorando per Valentino e Piazza Sempione, decide di lanciare il proprio marchio di accessori IS. Lo spirito del lusso e la grande tecnica artigianale si fondono nelle sue creazioni dando così vita a pezzi moderni e sofisticati. Borse e collane ispirate al mondo della natura e caratterizzate da una perfetta combinazione tra sensualità e materie prime pregiate.

 Ioanna Solea - PH. S.DRAGONE - G.PALMA / L.SORRENTINO) - Press Office Altaroma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=690
Ioanna Solea – PH. S.DRAGONE – G.PALMA / L.SORRENTINO) – Press Office Altaroma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=690

Le calzature di Lodovico Zordanazzo sono un vero e proprio inno alla femminilità e al colore. Dopo aver lavorato come consulente per marchi come Casadei, Victoria Beckham e Karl Lagerfeld, nel 2015 nasce il brand che porta il suo nome. Un prodotto interamente realizzato a mano in Italia da maestri calzaturieri, che adottano la massima cura per ogni dettaglio.

Lodovico Zordanazzo - Who is On Next?
Lodovico Zordanazzo – Who is On Next?

Dinamicità creativa e profonda conoscenza delle tecniche dei maestri artigiani, pellettieri sopratutto, rappresentano i punti cardine di Pugnetti Parma. Per dare forma all’idea di borsa che ha in mente, Filippo Pugnetti non utilizza il computer ma si dedica completamente al cartamodello in ogni minimo dettaglio. Per quanto riguarda la categoria gioielli Schield è un marchio con sede a Firenze specializzato nella realizzazione di gioielli di lusso con una spiccata propensione per l’artigianalità italiana. Ciascun pezzo viene progettato, intagliato e decorato con un design d’avanguardia e materie prime preziose.

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Pugnetti Parma – Who is On Next?

L’interesse per la couture e la tradizione in chiave contemporanea viene rivisitata dai nuovi talenti come Hussein Bazaza, vincitore della special edition Who is On Next? Dubai nell’edizione 2015, portando in scena in questa edizione di AltaRoma un’evoluzione in chiave haute couture della collezione prêt-â-porter FW 2016-17 presentata negli Emirati. Punti chiave della sua collezione sono gli archivi degli alchimisti, simboli geometrici ed equazioni. L’uso del pizzo, i ricami e le decorazioni creano un meraviglioso effetto dipinto sugli abiti. Stelle, farfalle ed unicorni si animano sulle stoffe. La palette va dal nero al bianco, dal grigio all’oro mentre rafia e pizzo sono i tessuti di abiti e gonne svasate.

Hussein Bazaza - ph. S.Dragone- G.Palma / L.Sorrentino - Press Office Altaroma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=683
Hussein Bazaza – ph. S.Dragone- G.Palma / L.Sorrentino – Press Office Altaroma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=683

Altri due design provenienti dal progetto di fashion scouting hanno sfilato la loro creatività in modalità couture, Arnoldo][Battois ed Esme Vie. Il duo veneziano Silvano Arnoldo e Massimiliano Battois creano suggestive visioni in cui i motivi floreali, come le iconiche peonie, richiamano l’Oriente e la sua cultura, sovrapponendosi a geometrie sporty-chic enfatizzate da luminose texture come il lucrex e il raso satiné. Motivi animalier e grafiche vetrate gotiche sono alcune delle stampe impresse su chiffon, mussola di lana e crêpe.

Arnoldo][Battois - ph. S.Dragone- G.Palma / L.Sorrentino - Press Office Altaroma -http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=695
Arnoldo][Battois – ph. S.Dragone- G.Palma / L.Sorrentino – Press Office Altaroma -http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=695
A contrapporsi al loro stile troviamo il brand Esme Vie, che combina l’eleganza intramontabile con un tocco decisamente moderno, che segue lo stile degli anni Novanta. I capi della collezione Zefiro sono delicati, ricercati nei materiali ed equilibrati nelle proporzioni. Un trionfo di toni neutri per i classici della sartoria femminile, mentre le trasparenze dei pastello nei deliziosi toni caramello restituiscono freschezza botticelliana ai capi. Ampie gonne dalle architetture ovoidali e bouquet di peonie che arricchiscono i tessuti di gazar di seta contraddistinguono questa collezione.

Esme Vie - ph. S.Dragone- G.Palma / L.Sorrentino - Press Office Altaroma - http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=685
Esme Vie – ph. S.Dragone- G.Palma / L.Sorrentino – Press Office Altaroma – http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=685

Testimonianza della vocazione rivolta al sostegno della creatività emergente e dell’apertura internazionale Altaroma ha ospitato Portugal Fashion, una sfilata collettiva di tre designer portoghesi Susana Bettencourt, Daniela Barros, Pé de Chumbo a dimostrare come la genialità portoghese si evolve verso nuove frontiere espressive e come Altaroma sia sempre attenta a captare gli stimoli di innovative abilità creative.

Monteneri - Marquise Bag - Courtesy of Press Office
Monteneri – Marquise Bag – Courtesy of Press Office

A segnare il suo debutto in Altaroma con un evento dedicato è Monteneri, piattaforma ispirata al savoir-faire applicato alla moda e al design, che fonde il saper fare manuale della pelletteria con le nuove tecnologie industriali. Con la presentazione di “Centerfold: il saper fare messo a nudo” Monteneri svela le competenze tecniche dei suoi artigiani, un hub dove si favorisce l’alta manifattura. Oltre ad una collezione di borse ed accessori è stata presentata la Marquise Bag, ispirata alle sfaccettature di una pietra preziosa.

Rani Zakhem -  Courtesy of Press Office
Rani Zakhem – Courtesy of Press Office

A calcare le passerelle di AltaRoma con le proprie collezioni sono state anche maison come Renato Balestra, che tra l’altro in occasione dell’evento “Artigiani del Futuro, Tecniche di Couture” ha donato un abito della collezione A/I 2008-09 che è entrato a far parte della collezione del Museo Boncompagni Ludovisi. Rani Zakhem appassionato di gioielli e gemme ha realizzato una collezione per l’A/I 2017 dove i suoi ricami e le sue lavorazioni ricostruiscono il fascino delle pietre. Un omaggio alla magnificenza delle terre russe e all’impero Indiano, tra le corti dei Romanov ed il palazzo del Maharané di Baroda. Ogni abito rappresenta un gioiello o una pietra preziosa, con bagliori accennati, colori accesi e forme sinuose, rubate alle parure più preziose. Abiti come gemme preziose si susseguono in passerella dove la carezza del velluto fa di ogni abito uno scrigno per la donna che lo indossa.

Rani Zakhem - Courtesy pf Press Office
Rani Zakhem – Courtesy pf Press Office

Lo stilista olandese Addy van den Krommenacker lancia invece una speciale collezione dedicata al pittore Hieronymus Bosch ed in particolar modo ha voluto ricreare attraverso le sue creazioni il suo capolavoro, “Il trittico del giardino delle delizie”. La collezione è divisa in tre parti e lo stilista ha realizzato tre foulard a rappresentare ogni tema e gli abiti stessi sono ispirati a tre elementi del famoso trittico. Broccato, chiffon e organza sono accompagnati da gonne plissè soleil che sono un classico nelle collezioni di Addy.

Addy van der Krommenaker - Courtesy of Press Office
Addy van der Krommenacker – Courtesy of Press Office

A far parte degli eventi In Town di AltaRoma troviamo Margutta Creative District, un progetto nato con l’intento di promuovere la creatività italiana ed internazionale, riportando via Margutta al centro del panorama delle arti contemporanee. Edizione dopo edizione, Margutta Creative District promuoverà il legame profondo tra le radici e la contemporaneità, tra la ricerca e l’innovazione.

 Katharine Story - Sfilata Via Margutta -  Courtesy of Press Office
Katharine Story – Sfilata Via Margutta – Courtesy of Press Office

L’Alta Moda sarà il filo conduttore di incontri, dialoghi e contaminazioni con vari settori, fra questi troviamo l’arte, il design, la fotografia il food e il wine. Uno degli appuntamenti attesi di questo evento è stato il defilè di moda. Via Margutta è diventata il set di una esclusiva sfilata, su una passerella di 100 metri è stato possibile ammirare le collezioni moda di Katharine Story, dell’Accademia di Moda Sitam di Lecce, di Chiara Baschieri e per la Sezione “Jewelry” le creazioni di Gaia Caramazza e Marina Corazziari.

Marina Corazziari Jewels - Courtesy of Press Office
Marina Corazziari Jewels – Courtesy of Press Office

Grazie a Stefano Dominella e Bonizza Giordani Aragno è stato possibile ammirare la mostra che ha celebrato l’acqua attraverso la creatività. “In acqua. HO molecole di creatività” realizzata in collaborazione con la Soprintendenza per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma, è stata ospitata presso l’Aula Ottagona – Ex Planetario del complesso monumentale delle Terme di Diocleziano.

Enrica Borghi e la sua “Regina dei rifiuti” in Acqua - Courtesy of Press Office
Enrica Borghi e la sua “Regina dei rifiuti” in Acqua – Courtesy of Press Office

La mostra narra come questo fondamentale elemento naturale, l’acqua, sia così determinante per la nostra vita e dell’intero pianeta e abbia ispirato l’arte, la fotografia e la moda. Alcuni artisti si sono ispirati con le loro creazioni ad essa come Enrica Borghi e la sua “Regina dei rifiuti”, Federico Paris con la “Sorgente”, Ilaria Sadun con “Gocce”. Guillermo Mariotto per Gattinoni mette in mostra l’abito scultura “Foco a ‘mare”, vero manifesto couture contro la tragedia umana degli emigranti.

. Guillermo Mariotto per Gattinoni - l’abito scultura “Foco a ‘mare” - Courtesy of Press Office.
Guillermo Mariotto per Gattinoni – l’abito scultura “Foco a ‘mare” – Courtesy of Press Office.

E’ al The Church Palace Hotel che ha sfilato Sabrina Persechino con la sua MonoTona A/I 16-17 in funzione crescente e decrescente. Come in un insieme matematico che ha come base l’immancabile nero, Sabrina Persechino crea una collezione che rappresenta una funzione monotòna decrescente sottraendo il nero per arrivare al bianco attraverso texture di grigio.

Sabrina Persechino MonoTona A/I 16-17  -  Curtesy of  Press Office
Sabrina Persechino MonoTona A/I 16-17 – Curtesy of
Press Office

Uno stile dalle linee semplici, volumi regolari e monolitici che si ispirano ai principi dell’architettura minimalista. “Less is more” diceva Mies van der Rohel’essenzialità diventa qualità e questa collezione la rappresenta a pieno. La semplicità compositiva non è solo questione estetica, quanto percettiva: cachemire, faille, tasmanie, pelle lamé non potevano mancare tanto quanto un riferimento alla cultura giapponese con lievi accenni alle maniche dei kimoni orientali.

Sabrina Persechino MonoTona A/I 16-17 - Courtesy of Press Office
Sabrina Persechino MonoTona A/I 16-17 – Courtesy of Press Office

In occasione della celebrazione dei 90 anni di Fendi, la Maison romana organizza al primo piano di Palazzo della Civiltà Italiana, l’esposizione Fendi RomaThe Artisans of Dreams – che rimarrà aperta fino al 29 ottobre 2016. Una mostra ideata per celebrare la creatività e l’eccellenza nella pellicceria sin dal 1926.

Fendi Roma - The Artisans of Dream
Fendi Roma – The Artisans of Dream – Sala Obsession una giungla psichedelica con 300 Bag Bugs

La mostra, suddivisa per sale, Prelude, Roma, Labyrinth, Obsession, Craftsmanship, Experience, Essentials, Dream, e Library, esalta il valore artistico e artigianale di Fendi, da sempre sinonimo di eccellenza, innovazione e savoir-faire dove sperimentazione e creatività vengono interpretate e presentate attraverso un viaggio affascinante e poetico in questi nove universi differenti.

Fendi Roma - The Artisans of Dream
Fendi Roma – The Artisans of Dream – L’artigiano intaglia la pelle – Sala Craftsmanship

Altaroma non poteva poi non ospitare la passerella internazionale più cool e attesa del calendario. Anche questo anno World of Fashion, regala al pubblico internazionale di esperti e appassionati di moda il grande spettacolo della “moda del mondo”.

Fendi Roma - The Artisans of Dream - Sala Essentials
Fendi Roma – The Artisans of Dream – Sala Essentials

Nei saloni dell’Hotel Westin Excelsior di Roma si è tenuta la sfilata degli stilisti più promettenti del panorama mondiale. Crocevia di un incontro il World of Fashion – commenta il direttore Nino Graziano Luca – “lancia un messaggio di speranza: il dialogo tra le culture è possibile se si usano linguaggi della moda e più in generale delle arti. Una filosofia confermata dal backstage alla scena, dalla perfetta interazione tra gli stilisti all’atmosfera in platea, contraddistinta anche in questa edizione dalla collaborazione con il progetto etico di African Fashion Gate”.

Fendi Roma - The Artisans of Dreams -  Library
Fendi Roma – The Artisans of Dreams – Library – Il libro di Fendi

A sfilare le collezioni di uno dei più grandi talenti dell’Alta Moda Italiana, Carlo Alberto Terranova con il suo brand New Land Couture, la colombiana Lisbeth Camargo, il marchio italiano Cerrone, che ha proposto abiti di haute couture mixati ad eleganti bolerini, il tunisino Fawzy Nawar che dedicherà un omaggio all’Africa.

World of Fashion - Carlo Alberto Terranova Collection - Courtesy of Press Office
World of Fashion – Carlo Alberto Terranova Collection – Courtesy of Press Office

Mentre l’artista della moda Giuliana Guidotti proporrà una linea di abiti da grande soirée. Il Limited Edition vedrà protagoniste le creazioni orafe “Percorsi di una storia preziosa – L’evoluzione del gioiello dall’antica Magna Grecia ai nostri giorni” di Michele Affidato, le scarpe del Brand Roi Riviere; le borse pezzo unico Princess Munira by Giulia Agrosì create in varie parti del mondo.

World of Fashion - Giuliana Guidotti - Courtesy of Press Office
World of Fashion – Giuliana Guidotti – Courtesy of Press Office

Una passerella esclusiva – conclude il suo ideatore – dove i due concept di “world” e di “fashion” si guardano allo specchio, si mescolano e si fondono regalando al pubblico internazionale di esperti e di appassionati lo spettacolo universale della “moda del mondo”.

 

 

Nuova boutique e una Limited Edition per Lady Dior by Marc Quinn

Una nuova boutique Dior ha aperto le sue porte nella celebre via londinese di New Bond Street. Quattro piani per l’atelier più grande del Regno Unito, che rappresenterà non solo l’universo femminile e maschile, ma sarà anche il fulcro per la pelletteria, gioielli, orologi, collezioni Baby Dior, e in grande esclusiva la prima collezione Dior Home dedicata alla casa.

Marc Quinn for Dior Courtesy of Press Office
Marc Quinn for Dior
Courtesy of Press Office

 

E’ con questa occasione che Dior svela in esclusiva un’edizione limitata di borse Lady Dior e di piccola pelletteria reinterpretate dall’artista britannico Marc Quinn. La classica Lady Dior, protagonista indiscussa della capsule collection, è realizzata con le famose opere dell’artista londinese

Marc Quinn for Dior Courtesy of Press Office
Marc Quinn for Dior
Courtesy of Press Office

Marc Quinn, uno dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea, è riconosciuto infatti per i suoi dipinti iperrealistici e le sue vivide immagini, che diventano stampe vivaci sulla Lady Dior e sulla piccola pelletteria. Egli ha creato modelli che svelano, da un lato, una stampa floreale frutto della sua opera e, dall’altro, lo stesso motivo con colori capovolti. 

Marc Quinn for Dior - Fossil Record Bag - Courtesy of Press Office
Marc Quinn for Dior – Fossil Record Bag – Courtesy of Press Office

Orchidee tridimensionali in positivo e negativo dalle ricche tinte, come nella sua serieIn the Night Garden”, viola, bianche o nere, sbocciano su entrambi i lati delle borse con colori invertiti sotto forma di stampe all-over su uno sfondo di neve o su terreni vulcanici per creare un’affascinante atmosfera artificiale, mentre la Fossil Record bag si lascia ricoprire da un fiore in rilievo in pelle argento.

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Marc Quinn for Dior – “We Share Our Chemistry with the Stars” – Courtesy of Press Office.

Fiori in rilievo eternamente congelati nel momento della loro fioritura, quasi a contraddire l’inquietante sottinteso, ovvero l’implacabile desiderio dell’uomo di controllare la natura. Ė questo il mood, la celebrazione della natura come bellezza indomabile secondo Marc Quinn. Le borse Lady Dior e la piccola pelletteria si trasformano così in vere e proprie opere d’arte indossabili, attraverso le quali l’artista si interroga sull’uomo e sul suo rapporto con la natura.

Marc Quinn for Dior -  “We Share Our Chemistry with the Stars” - Courtesy of Press Office
Marc Quinn for Dior – “We Share Our Chemistry with the Stars” – Courtesy of Press Office.

Con i modelli della serie “We Share Our Chemistry with the Stars”, è l’iride blu intenso ad attrarre il nostro sguardo, la cui etimologia del termine greco significa arcobaleno. “I colori celebrano l’individualità, al centro il buco nero della pupilla, che ricorda il mistero e l’incertezza dell’esistenza” commenta l’artista.

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Marc Quinn for Dior – Wallet – Courtesy of Press Office

 

Marc Quinn ha completato questa limited edition progettando anche clutch e portafogli da abbinare alle borse Lady Dior per una parure perfetta degna di Dior e del grande maestro dell’arte. Grazie a questa collaborazione, unica nel suo genere, la maison Dior ha scritto una nuova pagina della sua storia, che la legherà sempre al mondo dell’arte.

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Marc Quinn for Dior – Clutch – Courtesy of Press Office
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