Tutti gli articoli di Martina Faralli

#ciaoNetflix: tutto quello che c’è da sapere sul sito di streaming più conosciuto del mondo

Da quando Netflix è sbarcato in Italia niente è più come prima.

Che siate fra quelli che lo aspettavano dai tempi delle prime stagioni di House of cards, che tentavano di falsificare la propria connessione per fingere di essere su suolo americano, oppure se nelle scorse settimane vi siete imbattuti nell’hashtag del titolo e vi siete detti “Ma più che #ciaoNetflix, #NetflixChi?”…Il momento è giunto, lo streaming dal logo rosso e bianco è arrivato anche da noi. E qui troverete tutti i consigli per non perdervi neanche una virgola del sito che porrà fine alle vostre giornate all’aria aperta.

Tanto per iniziare: cos’è Netflix?

Il CEO di Netflix Reed Hastings. (Credits thestar.com)
Il CEO di Netflix Reed Hastings. (Credits thestar.com)

Creata nel 1997 da Reed Hastings come società di noleggio online di DVD e videogiochi, Netflix diviene nel 2008 un sito di streaming istantaneo. Per i meno esperti: una piattaforma che mette a disposizione un catalogo di titoli fra film, serie tv e documentari, che potete fruire direttamente da un qualsiasi dispositivo dotato di connessione internet (computer, console per videogiochi, lettori DVD e Blu-ray, TV HD, set-top box, sistemi home theater, smartphone e tablet). I contenuti possono essere utilizzati come si farebbe con un qualsiasi DVD: messi in pausa e ripresi quando si vuole, portati avanti e indietro, visionati in lingua originale, sottotitolati oppure doppiati.

Si può scegliere fra tre tipi di abbonamenti mensili: € 7,99 per la visione da un solo dispositivo per volta in qualità standard, € 9,99 per l’HD su due dispositivi per volta e € 11,99 per la visione in qualità 4k su quattro dispositivi contemporaneamente.

Ok, però i siti per lo streaming non sono esattamente una novità. Ci aspetta il solito elenco di titoli tra cui scegliere?

Un catalogo c’è, ma ad alta possibilità di personalizzazione. Ogni account Netflix vi darà la possibilità di configurare fino a 5 profili, ognuno con le proprie preferenze di contenuti. Una volta impostate tali preferenze, il sito vi suggerirà i titoli che più vi si avvicinano, e non solo: grazie a un sistema complesso di categorizzazione basato su tag, Netflix è in grado di soddisfare ricerche di contenuto molto specifiche. Siete in vena di “Crime drama cinici e violenti”? Oppure di “Film comici slapstick ammiccanti”? Provate a digitare e vedrete che succede.

Alcuni esempi di contenuti fruibili dal sito.
Alcuni esempi di contenuti fruibili dal sito.

Se poi inizierete una nuova serie tv, Netflix la salverà automaticamente fra i vostri titoli e potrete controllare in ogni momento a che punto siete arrivati e riprendere la visione senza rischiare il classico: “ma era la stagione 7 episodio 8 o la stagione 8 episodio 7?”

Sembrerebbe bello ma…Non è che ci ritroviamo a guardare cose sconosciute che non verrebbero distribuite altrimenti?

La locandina della terza stagione di Orange is the new black. (Credits imdb.com)
La locandina della terza stagione di Orange is the new black. (Credits imdb.com)

No, tutto il contrario. Netflix non è il solito raccoglitore di serie TV stantie o film ignoti ai più. Oltre a proporre i titoli più recenti (basti pensare alle nuove stagioni di serie cult come Doctor Who o alle novità come Penny Dreadful), al prendere in carico serie di successo abbandonate dalle emittenti originali (ad esempio Arrested Development e The Killing), da qualche anno fa anche la parte del produttore di contenuti in esclusiva.

Fulminante è stato così l’esordio di Orange is the new black, serie iniziata nel 2013 e già campione di audience, sia per l’ironia graffiante dei dialoghi che per la presenza di personaggi emblematici e profondamente caratterizzati. La storia è quella di una ragazza costretta a scontare 15 mesi in un carcere federale femminile per un crimine di gioventù, e ha fra le protagoniste l’attivista per i diritti LGBTQ Laverne Cox.

Gli appassionati del settore possono invece gioire dell’accordo con la Marvel Entertainment, dal quale sono nate Daredevil, sulle avventure dell’omonimo giustiziere cieco, e Jessica Jones, in arrivo il 20 novembre e che ha come protagonista una supereroina (Krysten Ritter) affetta da disturbo post traumatico da stress alle prese con un nemico che si insinua nella mente delle persone (un camaleontico David Tennant). Sempre targati Marvel arriveranno il prossimo anno anche Luke Cage e Iron Fist.

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I protagonisti delle serie Marvel-Defenders nelle loro versioni a fumetti: da sinistra Jessica Jones, Luke Cage, Daredevil e Iron Fist. (Credits freim.tv)

Per quanto riguarda i film, l’offerta è ampia (dal drammatico Shame all’adrenalinico Limitless, dalla commedia dolce-amara La verità è che non gli piaci abbastanza alle meraviglie targate Tim Burton di Alice in wonderland), anche se ancora migliorabile rispetto alla controparte americana. Di spicco la presenza di Beasts of No Nation (2015) del candidato al Leone d’oro di Venezia Cary Fukunaga, un altro originale Netflix che racconta la storia di un bambino africano costretto a diventare soldato sotto la guida del Comandante Idris Elba.

E questo binge-watching di cui si sente tanto parlare, cos’è?

Binge-watching, o “visione a maratona”, è l’espressione tutta americana per descrivere il “divorare” per ore un episodio o un film dopo l’altro senza riuscire a staccarsi dallo schermo.

Netflix è subdolo, sa che a nessuno piace lasciare una storia in sospeso, e getta benzina sul fuoco proponendo un nuovo contenuto in avvio mentre ancora scorrono i titoli di coda di quello appena terminato. 

Se a questo unite un catalogo che comprende evergreen come Dawson’s Creek, La signora in giallo, Ritorno al futuro, Dr House e Serenity, e titoli più recenti ugualmente ghiotti come Sherlock, Californication, Dexter, Pretty little liars, Suits, Bloodline, Piccoli brividi, Acab, Downtown Abbey e Marco Polo…La fine della vita sociale non è lontana.

Anche i Simpson ironizzano sulla "dipendenza" da Netflix (Credits hellogiggles.com)
Anche i Simpson ironizzano sulla “dipendenza” da Netflix (Credits hellogiggles.com)

A parte rischiare di non vedere la luce del sole per giorni, c’è qualche altro lato negativo?

Come già accennato, il catalogo di film è ancora piuttosto incompleto, soprattutto se si pensa alla versione americana. Mancano tanti successi recenti, come la trilogia dello Hobbit, o pluri-premiati come American Hustle o Frozen.

L’italiano Suburra di Stefano Sollima arriverà solo a maggio 2016, mentre non potrà esserci il precedentemente menzionato House of cards. Il primo grande successo targato Netflix è stato infatti acquistato da Sky Atlantic, che non sembra avere alcuna intenzione di cederne i diritti.

E come fa Netflix a porre rimedio a queste mancanze?

Sfornando chicche irresistibili per gli appassionati. Tre esempi diametralmente opposti: nuovi episodi per la serie Una mamma per amica (Gilmore Girls in originale), ormai conclusa da 8 anni ma indelebile nel cuore dei fan; il documentario senza freni inibitori Keith Richards – Under the influence, sul leggendario chitarrista dei Rolling Stones; e infine lo speciale di Natale A very Murray Christmas, con un cast stellare capitanato proprio da Bill Murray.