Tutti gli articoli di Manuela Marrone

Prada Journal, alla scoperta di nuove visioni letterarie

Tra la designer Miuccia Prada e il linguaggio artistico c’è da sempre un feeling profondo, come testimonia “A place for new stories”, l’ultimo progetto letterario lanciato dalla celebre griffe milanese in collaborazione con l’editore Giangiacomo Feltrinelli.

Il concorso vuole essere un trampolino di lancio per la ricerca di nuovi talenti narrativi con l’obiettivo di “raccontare la realtà con occhi unici e rari” attraverso la metafora degli occhiali da vista, da cui la realtà viene sempre filtrata e dunque personalizzata da ognuno di noi.

locandina Prada journal

 L’inedito contest, partito lo scorso 18 Aprile, terminerà il 18 Giugno e permetterà a tutti gli aspiranti scrittori di vincere un premio finale di ben 5000 euro, messi in palio dalle due note aziende promotrici dell’iniziativa.

Che istruzioni seguire per partecipare al concorso? Poche e semplici: non dovete far altro che accedere al website di Prada e come primo step effettuare la registrazione coi vostri dati personali.

Poi lasciatevi travolgere dall’ispirazione più feconda e creativa iniziando ad imprimere sulla carta le impressioni che scaturiscono dai seguenti quesiti: “Quali realtà ci restituiscono i nostri occhi? E come vengono filtrate queste realtà attraverso le lenti?”, elaborando un testo che sia lungo almeno 10 pagine – fino ad un massimo di 20 – redatto su fogli formato A4, ognuno dei quali dovrà rispettare una lunghezza minima di 400 parole.

prada eyewear

 Il nome o i nomi dei vincitori, saranno resi noti sul sito prada.com entro il 31 Dicembre 2013 su insindacabile giudizio di Miuccia Prada e Giangiacomo Feltrinelli Editore e verranno selezionati sulla base di criteri tematici e “tecnici” come miglior stile, personaggio, tema trattato e così via.  Successivamente, le short stories vincitrici saranno poi pubblicate su un e-book scaricabile entro la fine del 2013 sul sito internet della Maison e quindi anche su iPad.

Le due aziende titolari del concorso si riserveranno poi l’eventualità di stampare e mettere in vendita i racconti prescelti all’interno delle proprie boutiques o showroom. Prada Journal, un’imperdibile chance per tutti coloro che amano mettere a fuoco una visione intima della realtà.

miuccia prada

Europeana Fashion, il primo archivio digitale della moda

Con “Europeana Fashion”, iniziativa partita nel Marzo dello scorso anno e pronta a debuttare sul web il prossimo 2 Maggio, anche la moda oggi dispone di un vero archivio ufficiale. E in chiave rigorosamente digitale.

In fase iniziale il progetto renderà accessibili online “solo” 100.000 oggetti multimediali legati al mondo del glamour, ma poi nel giro di 2 anni Europeana espanderà il suo raggio d’azione e i suoi elementi saranno destinati a moltiplicarsi diventando, entro Marzo 2015, ben 700.000: abiti storici, accessori, archivi fotografici, manifesti, disegni, bozzetti, files audiovisivi e inediti cataloghi di moda.

logo Europeana

 

 

 

Vere chicche imperdibili per tutti gli studiosi ed appassionati del settore, per i quali sarà dunque possibile consultare gratuitamente la prima grande “biblioteca virtuale” multilingue della moda europea: griffes, musei, eventi, iniziative speciali e “addetti ai lavori” che ogni giorno contribuiscono a scrivere una nuova pagina della storia dello stile made in Europe.

fashion Studies

 

 

 

L’iniziativa “Europeana Fashion”, dalla durata triennale, è cofinanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del programma ICT Policy Support coordinato dalla Fondazione Rinascimento Digitale.

 

Ed è una sorta di grande rete che coinvolge ben 23 rinomati partners, costituiti per la maggior parte da musei pubblici e privati, archivi storici e collezioni esclusive appartenenti ai 12 Paesi che partecipano al progetto.

 

Tra i musei coinvolti figurano anche il celebre “Victoria&Albert Museum” di Londra, il “Les Arts Decoratifs” in Francia e il “Museo del Traje” in Spagna, mentre l’Italia è invece rappresentata da “Pitti Immagine”, dal gruppo calzaturiero “Rossimoda” e dagli Archivi privati delle Maisons Missoni, Emilio Pucci ed infine dal neonato Museo Ferragamo di Firenze.

victoria&albert museum

 

 

 

Perchè la moda è una voce fondamentale del patrimonio culturale europeo, essendo il suo valore creativo sempre più riconosciuto ed affermato anche in relazione a diverse altre discipline come le arti figurative, la letteratura, la sociologia e le scienze della comunicazione.

 

Basti pensare che già dall’inizio del XX secolo alcune delle più importanti istituzioni culturali pubbliche e private, assieme ad alcuni musei pubblici e privati, danno vita ad un lavoro di raccoglimento e classificazione di costumi, indumenti, accessori di moda, cataloghi ed altri documenti e materiali attinenti al settore moda.

 

Un lavoro certosino che si è tradotto in un numero crescente di collezioni uniche che Europeana oggi riunirà online in esclusiva per tutti gli amanti dello stile.

 

Per condividere con tutti noi una risorsa culturale unica e meravigliosa: la moda, “specchio dei tempi” ed organismo in continua espansione.

stilista

 

 

 

 

 

Yoox.com celebra le eroine pulp di Tarantino

Di eroine del grande schermo che oltre ad essere entrate nella storia del cinema sono entrate anche in quella del glamour se ne contano poche: tra queste figurano senza dubbio le protagoniste delle pellicole splatter di Quentin Tarantino.

Per celebrare il cinquantesimo compleanno del cineasta americano, il famoso sito di fashion e-commerce Yoox.com mette in vendita un guardaroba completo ispirato agli audaci look delle eroine dei film di Tarantino, dall’iconica tuta gialla di “Kill Bill” indossata da Uma Thurman, perfetta musa del regista, agli stivali stile camperos di Kerry Washington in “Django Unchained”.

tarantino - uma thurman

 Una carrellata di mises dal gusto pop quella proposta dalla boutique virtuale in esclusiva per le fans delle affascinanti icone di stile lanciate da Tarantino, sempre in bilico tra raffinatezza e conturbante sensualità.

Si parte col look della protagonista di “Pulp Fiction”, celebre primo film tarantiniano uscito nel 1992, in cui una corvina Uma Thurman seduce sulla pista da ballo l’atletico John Travolta avvolta in una candida camicia bianca griffata Prada Sport abbinata a pantaloni neri a sigaretta Moschino Cheap and Chic lasciando i piedi nudi.

yoox-omaggia-tarantino-586x390camicia prada sport pulp fictionpantalone moschino pulp fiction

 Che dire poi del classico tailleur cobalto Armani Collezioni portato alla fama nel 1997 dall’eroina di “Jackie Brown”, l’attrice Pam Girer che incarna il ruolo di una ordinaria hostess che nasconde qualcosa di molto intrigante in una splendida borsa di pelle beige griffata Michael Kors che vale ben 50.000 $, quindi vero e proprio “oggetto del reato”.

jackie brown             armani collezioni - film Jackie BrownMichael Kors - Jackie Brown

Nel 2003 arriviamo ad una pietra miliare tra le produzioni firmate Tarantino: “Kill Bill vol. 1”, in cui un’atletica e impavida Uma Thurman ci stupisce nelle vesti di guerriera shaolin avvolta in una apparentemente banale tuta di felpa gialla (griffata Juicy Couture) e sneakers Onitsuka Tiger alla quale l’attrice sarà associata per gli anni a venire lanciando quindi un autentico trend.

locandina kill bill

                     felpa kill bill

Onitsuka-Tiger-Kill-Bill

Con “Grindhouse”, girato nel 2007, ci confrontiamo con una serie di ricorrenti clichè americani: ragazze pon pon, peluches, t-shirt stampate di sapore collegiale: qui la protagonista è la bravissima Rosario Dawson, personaggio che nel film è ossessionata per la moda malgrado segua i canoni tipici del look “jersey shore”: denim shorts sfrangiati firmati HTC con sopra una maglietta Le Full Pull.

1503692_f260                                                                        Le Full Pull - HTC

In “Inglorious Basterds”, nel 2009, il cineasta si invaghisce dell’avvenente quanto misteriosa Mèlanie Laurent, celata da un grande trench di Barbara Bui ed un cappello old style blu scuro di Muhlbauer. Ma svestita degli abiti, la donna si rivelerà nient’altro che spietata, assolutamente in linea con la “tradizione” delle eroine create da Tarantino.

Inglorious Bastards -Barbara Bui                                        Inglorious Bastards - Muhlbauer

L’ultimo film del regista è “Django Unchained”, girato nell’anno corrente, film corale western , in cui il sesso forte spara e le donne restano in disparte, aspettando.

Fin quando la protagonista Kerry Washington, la cui presenza nella pellicola è molto ridotta e che quando c’è vive momenti di puro terrore, nella scena finale indossa una camicia folk firmata Y’s Yohji Yamamoto accoppiata ad aggressivi stivali camperos di Golden Goose. Una fervida dichiarazione di libertà.

Perchè le donne di Tarantino, graffianti e contemporanee, sanno “dettare legge” anche in fatto di stile lasciando un segno tangibile del loro passaggio.

      Django -Y's Yohi Yamamoto

                                           Django Unchained - Golden Goose

Marylin Manson, nuovo volto di Saint-Laurent Paris

Con la musica Yves Saint-Laurent ha sempre stretto un forte legame, fin dagli anni 70, quando il celebre couturier parigino veste i grandi del panorama musicale dell’epoca, tra cui Mick e Bianca Jagger in occasione delle loro nozze.

Proprio sulla scia di questa tradizione, Hedi Slimane, attuale Direttore creativo del marchio, dà vita al “Music Project”, che vede la partecipazione di alcuni musicisti internazionali immortalati dallo stesso Slimane – grande cultore della fotografia – per le campagne pubblicitarie delle collezioni firmate Saint-Laurent Paris.

hedi slimane

Il testimonial scelto per impersonare la nuova campagna pre-fall 2013 è il musicista gothic-rock Marilyn Manson, personaggio d’eccezione e di forte impatto mediatico, fotografato da Hedi Slimane in tutta la sua aggressiva essenza dark, che risalta grazie ad un chiodo nero in pelle borchiato con revers abbinato ad una rigorosa camicia nera in tessuto.

L’inconfondibile appeal trasversale del rocker, che usa truccare il viso diafano a contrasto, con tratti pesanti di kajal nero agli occhi e rossetto vinaccia intenso, risalta ancora di più grazie alla fotografia in bianco e nero, che a livello visivo rende il tutto ancora più fragile e perturbante.

slimane mm

E’ proprio la grande passione per la musica sia a livello stilistico che fotografico che spinge Hedi Slimane a intraprendere l’attuale progetto “Music Project”, sorto sulle orme del “Rock Diary Project”, suo prima iniziativa a sfondo musicale in cui fotografa e documenta artisti della passata e attuale generazione rock.

Per anni infatti, fin da quando muove i passi nella direzione stilistica di Dior Homme, l’eclettico designer francese svela tutta la sua attitudine rock vestendo leggendari artisti del calibro di David Bowie e talenti come Libertines e The Kills, ed inoltre seguendo un’autentica passione per gli scatti fotografici che non ha mai abbandonato, anche dopo aver lasciato la guida del brand Dior Homme.

418488_384746408207291_1380179856_n

E’ il Music Project, che segna l’esordio creativo di Hedi nella Maison Saint-Laurent Paris, prima con gli scatti di Christopher Owens e poi con quelli del musicista Beck per la scorsa campagna primavera-estate 2013, ne è il naturale proseguimento.

L’avvio definitivo al progetto è dato poi dagli scatti a Kim Gordon dei Sonic Youth, Courtney Love, vedova del leader dei Nirvana Kurt Cobain e in ultimo, Ariel Pink e appunto Marilyn Manson.

Col “Music Project” di Hedi Slimane la musica non passa mai di moda.

You Can’t Fake Fashion!

Nella moda l’imperativo è essere unici, originali. Come ribadisce a chiare lettere la nuova edizione di “You can’t fake fashion”: qui le copie non sono assolutamente ammesse, in nessun modo.

Anche quest’anno la nota campagna di sensibilizzazione verso la contraffazione di borse e accessori griffati è supportata dal Council of Fashion Designers of America in collaborazione con il colosso mondiale di e-commerce Ebay, dove dal 19 marzo scorso è in vendita un’esclusiva limited edition di handbag, tote bag e shoulderbag sulle quali si staglia la drastica scritta: “You can’t fake fashion”, vale a dire “Non puoi falsificare la moda.”.

ebay logo

L’importante iniziativa, che si schiera a difesa del concetto di autenticità nel settore moda, intende appunto promuovere i capi e gli accessori delle varie Maison attraverso una splendida capsule collection di ben 90 borse rigorosamente “originali” create per l’occasione da altrettanti designers americani, tra cui figurano nomi e marchi celebri come ad esempio Ralph Lauren, Diane Von Furstenberg, Tommy Hilfiger, Carolina Herrera, Derek Lam e Converse.

Ognuno di essi, infatti, ha dato il proprio contributo firmando e personalizzando una borsa unica nel suo genere pensata per focalizzare l’attenzione sulla rilevanza del diritto d’autore nel fashion system.

Tutti insieme per rivendicare un diritto spesso troppo violato dal mercato di massa, dato dal valore unico (e aggiunto) dell’originalità dei prodotti di un’azienda.

E anche e soprattutto del proprio segno di riconoscimento contro l’omologazione in un mercato sempre più aperto, flessibile e quindi globale.fake fashion

Tutte le borse della collezione “You can’t fake fashion” sono – come da tradizione – all’asta su Ebay a partire dal prezzo simbolico di $100. In più sarà possibile acquistare fin da subito la borsa tote disegnata ad hoc per la campagna al prezzo basic di $50 con spese di spedizione gratuite in tutto il mondo.

“Con una borsa venduta ogni quattro minuti, un collaudato sistema di feedback e la presenza di venditori dall’affidabilità top, qualificati per l’ottimo servizio fornito, Ebay si impegna a garantire sempre un’esperienza di shopping e si schiera in prima linea per combattere la contraffazione” – afferma Eleonora Gandini, consumer pm manager di Ebay Italia.

Perchè originalità uguale ricerca, bellezza e qualità, le uniche che garantiscono ad un oggetto di moda di acquistare valore nel tempo.

Council_Fashion_Designers_America_Manifesto

LEVI’S 501 Interpretation

Ne ha fatta di strada dal lontano 1840 quando, sottoforma di salopette, diventa il simbolo degli operai delle miniere e dei mitici cercatori d’oro americani, che lo indossano tutti i giorni e ne apprezzano la particolare resistenza del tessuto.

Chi l’avrebbe mai immaginato poi che quella semplice tuta da lavoro con le tasche rivettate si sarebbe evoluta nel mitico jeans Levi’s 501, che oggi si appresta a compiere ben 140 anni dopo esser stato brevettato e messo in vendita per la prima volta nel 1890 dall’azienda californiana Levi Strauss, fondata dall’omonimo imprenditore tedesco di origini ebree.

501history

Eletto dal “Times” come miglior capo di moda del ventesimo secolo e considerati ormai una vera e propria icona culturale, i Levi’s 501 sono un classico intramontabile, i “jeans per eccellenza” adorati ed indossati da milioni di consumatori in tutto il mondo.

Per celebrare degnamente un avversario così importante e un capo cult come appunto i 501, Levi’s promuove la campagna “501 Interpretation”, in cui i protagonisti sarete proprio voi estimatori dei famosi denim.

In che modo? Comunicando al mondo la vostra personale interpretazione dei pantaloni jeans Levi’s attraverso uno scatto fotografico in chiave “street style” da caricare e condividere sui social più diffusi come Instagram, Twitter e Facebook, ma soprattutto nella “global gallery” del sito web appositamente dedicato all’iniziativa.

Levi's 501 interpretation

Cosa aspettatate dunque rendervi partecipi di un progetto davvero unico ed entusiasmante?

Anche perchè non è tutto qui: Levi’s ha infatti deciso di premiare le foto più rappresentative del concetto di “Levi’s attitude” partendo proprio da voi che indossate il vostro denim 501.

Le immagini prescelte saranno pubblicate in un esclusivo libro fotografico ad edizione limitata, il “Book of 501”, con l’intento di comunicare, attraverso i mitici Levi’s, il mood e l’energia del momento.

Levi’s 501 Interpretation, l’evoluzione della moda raccontata attraverso voi e il vostro inseparabile paio di jeans.

stemma Levi's

David Bowie & Paul Smith for “The Next Day”

Un grande ritorno, fra i piu’ attesi degli ultimi anni, che risveglierà i sensi dei veri appassionati di musica rock: quello del Duca Bianco, ovvero David Bowie. Un mito inossidabile entrato nella leggenda della galassia rock’n’roll.

E cosa succede quando un grande personaggio incrocia la sua strada con un altro grande che appartiene però al mondo della moda, tale sir Paul Smith?

Una collaborazione di vero stile che si traduce in una t-shirt commemorativa che lo stilista inglese disegna appositamente per il rocker per celebrare l’uscita del nuovo ed atteso lavoro discografico di Bowie, intitolato “The Next Day” ed in vendita dal prossimo 11 Marzo.

david-bowie

La speciale t-shirt che fa parte di quest”esclusivo progetto creativo di Paul Smith, è in realtà il frutto di una vecchia e solida amicizia mai sopita fra il designer e il cantante, che nel corso della sua lunga e brillante carriera spesso indossa costumi di scena firmati Smith.

Così, ecco che i due uniscono i loro stili personali per dare vita a questa iconica e ironica maglietta – prodotta in cotone organico – la cui illustrazione riprende la cover dell’album progettata dall’artista inglese Jonathan Barnbrook accompagnata da una semplice scritta in basso a destra che suona come un personale omaggio e una dedica tanto diretta quanto efficace: “Paul Smith for David Bowie”.

tshirt Bowie

Per creare la stampa della t-shirt, Jonathan Barnbrook si è ispirato alla copertina dello storico album di David “Heroes”, originariamente fotografata da Mayoshi Sukita e di recente esposta alla galleria Smith di Tokyo.

Sarà possibile acquistare la t-shirt celebrativa a partire dal 7 Marzo sulla sezione e-shop del sito del brand e dall’8 presso tutte le boutiques worldwide Smith.

“David ha indossato tantissimi abiti Paul Smith durnate la sua carriera e sono onorato di essere stato chiamato per realizzare la t-shirt ufficiale dell’album “The Next Day”- racconta entusiasta il fashion designer inglese.

Ma il bello deve ancora venire perchè la collaborazione tra il mitico David Bowie e lo stilista si preannuncia ricca di sorprese e novità grazie a molti altri interessanti progetti che prenderanno vita nel futuro prossimo.

Perchè Ziggy Stardust, l’indimenticabile alieno malinconico e sognatore del rock’n’roll, è di nuovo atterrato sul nostro pianeta. Finalmente.

ziggy stardust

Kaviar Gauche for Zalando

Glamour, modernità e audacia: coloro che si rispecchiano in questa “magica triade” saranno attratte da un marchio che sa coniugare lusso e contemporaneità come pochi fanno, grazie ad una notevole dose di creatività e talento sartoriale.

Come ci dimostra alla grande il binomio Kaviar Gauche, formato nel 2004 dalle due designers berlinesi Johanna Kuhl e Alexandra Fischer-Roehler: anche quest’anno infatti la griffe tedesca rinnova l’accordo col popolare retailer di e-commerce Zalando, firmando una splendida ed esclusiva capsule collection primavera-estate.

Per Alexandra e Johanna l’ispirazione arriva dal mondo della natura e in particolare dalla superba bellezza della dea greca Afrodite: i loro capi sono pensati per una donna languida, romantica e amante dei dettagli di lusso ma che al momento giusto sa anche tirare fuori grinta e carattere e affronta con determinazione le numerose sfide che le si pongono innanzi.

gauche-zalando

La nuova collaborazione nasce e si sviluppa sulla scia del buon successo ottenuto con la precedente limited edition dello scorso autunno-inverno 2012/2013 uscita sempre su Zalando.

I pezzi che compongono questa nuova collezione, disponibile sul celebre shop virtuale a partire da Marzo 2013, sono in tutto 20 e comprendono diverse proposte ready-to-wear – tra cui anche borse, bijoux ed accessori – e in più 2 esclusivi e leggiadri abiti da sposa, frutto della ricerca continua di forme e materiali pregiati che regalano alla moda firmata Kavier Gauche quel tocco di lusso prezioso che sublima con classe e femminilità un’allure dal gusto sempre fluido e moderno.

I prezzi? Decisamente accessibili, poichè variano dai 100 euro per una camicetta fino ai più “impegnativi” 700 euro per gli abiti nuziali.

capsule KG for Zalando

Il simbolo ricorrente di tutta la collezione è il mirto, pianta sacra molto cara alle divinità greche, che ritroviamo protagonista nei meravigliosi abiti da sposa tramite un motivo ripreso al laser sul corpetto che regala un tocco di stile e di sofisticata originalità ai due capi.

Tutti i capi Kaviar Gauche richiamano molto da vicino l’etereo mondo della fauna e della flora, autentico fil rouge che percorre tutta la linea della special collection.

Ecco dunque che la silhouette si veste di ricercatezza e si valorizza con impeccabile effetto in ogni occasione, grazie all’eleganza instillata nei tagli e nei materiali – in primis seta, organza e pelle finemente lavorata – di ogni singolo capo: dai vestiti dal morbido romanticismo che sottolineano il punto vita con raffinate cinture sottili e bon ton e che sorprendono con delicati tagli inaspettatamente asimmetrici, fino alla fluida eleganza degli abiti lunghi illuminati dal plissé soleil.

Non manca poi un seducente gioco di contrasti grazie all’anima rockeuse degli skinny pants di pelle abbinati a mini dress ed ankle boots dal tacco sottile e affusolato in un’accattivante alchimia di stili e tessuti.

Kaviar Gauche for Zalando, per una donna che ama immergersi in sogni edonistici ma che al tempo stesso è decisa a stare al passo coi tempi, rivolgendo lo sguardo al futuro e diventando pioniera di una raffinata avanguardia.

wedding dress Zalando-Kaviar Gauche

VANS for Metallica

Se il vostro sogno è quello di volare sulle ali del rock duro e puro, non dovrete far altro che indossare ai piedi calzature speciali create appositamente per voi.

Ci ha pensato la nota azienda californiana Vans con la collaborazione dei Metallica, la superband specializzata in heavy metal: insieme producono “Vans for Metallica“, una collezione limited edition di sneakers dedicate a tutti gli amanti dello streetwear e del metallo, quello suonato in grande stile alla maniera del celebre quartetto formatosi nel 1981 a Los Angeles che ha il merito di aver reso questo genere decisamente più fruibile agli appassionati di rock.

advertising Vans x Metallica

L’esclusiva capsule nata dalla simbiosi tra i Metallica e Vans nasce quasi d’istinto e si basa su quattro modelli di scarpe sportive disegnate e firmate da ognuno dei componenti del gruppo. Ogni membro della rockband ha scelto infatti un modello di sneakers da personalizzare e caratterizzare a seconda del proprio stile e delle proprie passioni individuali, che provengono tutte dal mondo dell’arte, della musica e degli action sports, primo fra tutti lo skateboarding, un amore che James Hetfield, Lars Ulrich, Kirk Hammett e Robert Trujillo condividono nella stessa misura.

vans1

Il primo modello della serie speciale è quello ideato da James Hetfield, cantante e frontman della band, che rivisita la Vans “Sk-8 Hi Deconstruct” traendo ispirazione dai suoi boots neri preferiti e modificando i classici occhielli tondi in occhielli bullonati dall’originale forma esagonale, e per “metallicizzare” l’opera, il tocco finale di un teschio disegnato dallo stesso Hetfield come suo personale omaggio all’iconografia rock-style.

vans metallica hetfield

Lars Ulrich, il batterista, firma invece un modello storico, le Vans “Classic”, ripensandole in chiave strettamente personale: riveste il tessuto originario della scarpa con un particolare pattern diamantato ripreso dai piatti della sua rullante batteria. Per completare il tutto, poi , Ulrich disegna all’interno del tallone un personaggio dell’artista americano Dirty Donny, nei cui disegni si avverte una forte influenza del mondo musicale punk-heavy-rock.

Lars Ulrich

 La terza scarpa della collezione è invece quella ricreata dal virtuoso chitarrista Kirk Hammett, che manifesta la sua passione per la natura e la pratica sportiva del surf che per rivestire il modello “Slip-on” sceglie un tessuto “in linea” come la canapa naturale. Ma la particolarità di questa calzatura sta in un dettaglio: il plettro della sua chitarra disegnato nella parte interna del tallone sempre da Dirty Donny, l’artista underground preferito dei Metallica.

Kirk Hammett

La quarta ed ultima scarpa è disegnata dal bassista del gruppo, Robert Trujillo, cresciuto a Venice Beach praticando da sempre lo skateboard ed indossando sempre le mitiche Vans.

Per la sua scarpa, Trujillo si è fatto aiutare dalla moglie Chloe, che ha disegnato un calendario azteco il cui artwork è servito proprio per decorare la parte esterna dell’oggetto.

Il motivo del calendario azteco è anche inciso sul suo basso, riprodotto in blu sul lato della Escuela.Robert Trujillo

Ad accompagnare questa iniziativa, poi, ci saranno quattro video, per ognuno dei modelli, che illustrano le passioni condivise dai componenti della celebre band e dai loro rider Vans preferiti.

Ma non finisce qui: a Marzo “Vans & Metallica” lanceranno un altro atteso progetto, “Kill’Em All”, una riedizione dei modelli “Sk-8 Deconstruct” e “Slip-On” decorate con l’esclusivo artwork che celebra proprio i 30 anni di “Kill’Em All”, primo e iconico album della band.

Per tutti coloro che amano vivere nel segno del vero rock’n’roll. Quello che rimane nel cuore e nella testa.

Metallica-Vans

Moda e beni culturali? Una coppia vincente

Una profonda sensibilità artistica è uno dei requisiti ideali di ogni buon intenditore di moda: perchè sia la moda che l’arte, pur essendo effimere, sono accomunate da quella infinita ricerca della raffinatezza e del gusto che aspira ad una perfezione estetica eterna ed atemporale, che sia per sempre. Partendo da questo valore, tre grandi nomi del fashion Made in Italy hanno deciso di schierarsi a tutela di tre importanti monumenti italiani.

Renzo Rosso, patron di Diesel, Diego Della Valle, titolare del marchio Tod’s, e in ultimo la griffe Fendi, infatti, hanno messo a disposizione del nostro patrimonio artistico-culturale le loro risorse grazie a tre memorabili iniziative di restauro che ridaranno una seconda vita ad altrettanti ed autentici simboli italiani: il Ponte di Rialto a Venezia e i due monumenti iconici della Città Eterna: il Colosseo e la Fontana di Trevi, incantevole location de “La Dolce Vita” di Federico Fellini.

Anita Ekberg e Marcello Mastroianni in "La Dolce Vita" sullo sfondo della celebre Fontana di Trevi

Il primo imprenditore della moda italiana a dare il via alle operazioni “salva-monumenti” è stato Diego Della Valle, che nei primi mesi del 2012 ha sottoscritto un ambizioso progetto di “total restyling” da ben 25 milioni di euro: un’operazione che si presenta come antidoto alla crisi imperante e che mira a restaurare il celebre Anfiteatro Flavio come simbolo di un’Italia che non si arrende alla recessione e anzi vuole ritrovare con ardore e coraggio l’orgoglio delle proprie radici.

E quindi considerare l’essenza della cultura come punto focale da cui ripartire per un nuovo modello di sviluppo, e questo nobile gesto un valido esempio di moderno mecenatismo. Ma superati gli ostacoli burocratici iniziali, dovuti a tante incertezze e alle “resistenze silenziose”, la consegna dei lavori è prevista per giugno 2015.

E Della Valle, da ambasciatore della moda e della bellezza nel mondo e ben consapevole della sua missione stilistica, afferma con orgoglio: “Siamo un gruppo italiano che vive di made in Italy e di stile di vita italiano. Quando abbiamo visto che serviva un intervento forte per uno dei simboli dell’Italia nel mondo, abbiamo riflettuto pochissimo ed abbiamo deciso di farlo con grandissimo piacere, come gruppo e come famiglia.”

Diego Della Valle all'interno del Colosseo

Renzo Rosso, a capo di Diesel Industries, in collaborazione con la società “Only the Brave”, di cui è Presidente unico, si rende fautore del rinnovo di un altro grande simbolo della grandezza architettonica in Italia: il famoso Ponte di Rialto a Venezia, cinquecentesco monumento che è il più amato dai turisti della città lagunare.

Costo dell’operazione: 5 milioni di euro, che Renzo Rosso finanzierà in cambio di spazi pubblicitari e pubblici per l’organizzazione di eventi, tra cui la possibilità di organizzare un evento in Piazza San Marco, uno a Palazzo Ducale e inoltre una significativa serie di benefit per la sua azienda. I lavori sono partiti a gennaio 2013 con consegna prevista alla fine del 2015: avranno una durata complessiva di 36 mesi, trascorsi i quali Rialto tornerà al suo vecchio splendore. Come prevedibile, la Diesel, nelle vesti di Renzo Rosso, è stata l’unica partecipante alla gara per gli appalti.

E il Comune però non è deluso per la mancanza di altri sponsor: “Neppure a parlarne – dichiara Alessandro Maggioni, Assessore municipale ai lavori pubblici – anzi, siamo felicissimi perchè in un momento di così forte crisi economica sappiamo quanto sia difficile investire in progetti di questo tipo.”

Raggiunta l’intesa, il Comune guarda già in avanti, nell’ipotesi di trovare un finanziatore anche per altri importanti monumenti bisognosi di cure, come il Ponte dell’Accademia.

Renzo Rosso con Alessandro Maggioni, assessore ai lavori pubblici del Comune di Venezia

Terzo esempio del riuscito gemellaggio moda-cultura è rappresentato dalla storica Maison romana Fendi, che impersonata da Silvia Venturini Fendi e dal direttore creativo Karl Lagerfeld, finanzierà – tramite il progetto “Fendi for Fountains” un lungimirante programma di restauro della mitica Fontana di Trevi e del Complesso delle Quattro Fontane, a poca distanza.

L’iniziativa è stata annunciata pubblicamente nell’ambito dell’edizione 2013 di AltaRomAltaModa.

La cifra stanziata per il rinnovo della Fontana di Trevi, nelle cui acque si bagnano Anita Ekberg e Marcello Mastroianni nelle indimenticabili scene del film “La Dolce Vita”, sarà di 2 milioni e 180.000 euro, mentre quella per il Complesso delle Quattro Fontane sarà invece di 300.000 euro.

A differenza con i progetti relativi al Colosseo e al Ponte di Rialto, non ci saranno pubblicità sulle recinzioni di cantiere ma soltanto una targa al termine dei lavori, previsti anche in questo caso per il 2015.

Il presidente e AD di Fendi, Pietro Beccari, commenta entusiasta la memorabile iniziativa: “Il legame con la nostra città è fondamentale. Un marchio romano, una griffe che rappresenta il Made in Italy così come Roma rappresenta un patrimonio per l’umanità.” “Fendi – aggiunge – rappresenta dei valori di raffinatezza che Roma incarna in maniera sublime.” Ma in che modo si manifesterà stavolta l’eclettica impronta artistica di re Karl?Con un imperdibile libro fotografico che celebra questa gloria culturale, omaggio alla suprema bellezza di Roma e dei suoi monumenti. Affinchè moda faccia rima con cultura. E viceversa.

Karl Lagerfeld con Silvia Venturini Fendi alla presentazione del progetto "Fendi for Fountains"

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...