Tutti gli articoli di Cecilia Falovo

Dries Van Noten, l’idea del designer belga di celebrare le collezioni di moda attraverso i libri

Moda e libri insieme. In principio fu il designer belga Dries Van Noten a celebrare le creazioni della collezione Autunno-Inverno 2016-2017 attraverso due volumi , uno per la linea femminile, uno per quella maschile raccontando così lo spirito delle ultime sfilate.

Il libro dedicato alla collezione femminile trae ispirazione dalla tumultuosa relazione amorosa tra Gabriele D’Annunzio e Luisa Casati, nobildonna, collezionista d’arte italiana e amante dell’alta moda. Trovatasi al centro di uno scandalo con lo scrittore, la marchesa Casati divenne eccentrica, in particolar modo nell’abbigliamento, lei stessa intendeva essere un’opera d’arte per mezzo del suo stile di vita.

Dries Van Noten Official
Dries Van Noten Official

È la decadenza come stile di vita” ha raccontato Van Noten ad i-D nel backstage dopo la sfilata a Parigi lo scorso Marzo. “Si sostenevano a vicenda ma non sono mai stati felici perché volevano sempre arrivare al limite. Con questa collezione volevamo tradurre questa loro passione sfrenata.”

Dries Van Noten Official
Dries Van Noten Official

L’opera è stata realizzata insieme all’artista inglese Gill Button, il quale ha saputo interpretare a suo modo la collezione e realizzare la maggior parte delle immagini presenti nel libro tra cui silhouette, tessuti e dettagli dei capi. Il volto bistrato della marchesa è riconoscibile sin dalla copertina e il tratto forte di Gill Button continua anche nelle illustrazioni, nei particolari della collezione, visivamente molto affascinante e ricca di dettagli.

Dries Van Noten Official
Dries Van Noten Official

L’illustratore inglese, perfettamente in linea con la visione artistica e stilistica di Dries Van Noten ha dipinto a mano tutti i 1200 inviti per la sfilata di Parigi. “Mi sono concesso due minuti al massimo per ogni invito”- racconta Button. “Per me è stato un onore avere la possibilità di lavorare con Dries perché amo la sua visione estetica e i suoi lavori, per me sono semplicemente perfetti”. Per la collezione maschile invece, Dries Van Noten ha scelto come location per l’evento il Paris Opera Garnier, un sogno percorso e atteso per 17 anni. Il volume realizzato per la collezione Uomo è per lo più un libro fotografico. Una raccolta di scatti di fotografi ufficiali e altri “rubati” sui social media degli invitati allo show.

Una raccolta celebrativa unica che difficilmente potrà sfuggire a collezionisti e appassionati, un album di ricordi, testimonianze di un giorno speciale. I libri sono disponibili nella boutique del brand in edizione limitata.

Dries Van Noten Official
Dries Van Noten Official

Gigi Hadid. La più bella nel reame delle top model

Gigi Hadid, 21 anni, è senza ogni ombra di dubbio la protagonista incontrastata delle passerelle di questo anno. Dopo la conduzione degli American Music Awards e dopo aver collezionato la sua seconda sfilata da angelo di Victoria’s Secret, la supermodella statunitense è stata nominata “International Model of the Year” ai Fashion Awards 2016, gli Oscar della moda.

Gigi-Hadid- British-Fashion-Awards-2016
Gigi-Hadid- British-Fashion-Awards-2016

Difficile per Gigi Hadid trattenere le lacrime durante la cerimonia: “Voglio dire che so di essere al centro della generazione dei social media e sono fortunata per questo, – ha detto la ventunenne – ma l’industria della moda è la mia famiglia e voi siete quelli per cui sono qui”.A seguire la dedica a chi ha sempre creduto in lei: “A tutti quelli che sono stati onesti e hanno guardato al di là di quello che il resto del mondo cercava, ha significato tanto per me”.

L’evento si è tenuto a Londra alla Royal Albert Hall lo scorso 5 Dicembre, ed è stato organizzato dal British Fashion Council, una società senza scopo di lucro in collaborazione con Swarovski. Gigi Hadid ha illuminato il red carpet con un abito color argento firmato Versace accompagnato da un bun da ballerina e un make up sui toni del pesca con punto luce argento nell’angolo interno dell’occhio.

British Fashion Awards 2016 Gigi Hadid e Donatella Versace
British Fashion Awards 2016 Gigi Hadid e Donatella Versace

Gigi, ha battuto la concorrenza di Kendall Jenner, Lineisy Montero e della sorella Bella, di un anno più giovane di lei. Sul red carpet tuttavia la modella ha goduto di un’ottima compagnia essendo affiancata da bellezza quali: Amber Valletta, Naomi Campbell e Eva Herzigova insieme alle immancabili Karlie Kloss e Jourdan Dunn. Hanno preso parte all’evento anche celebrità quali: Lady Gaga, Alexa Chung, Jared Leto, Nicole Scherzinger, David Beckham, Olivia Palermo e Salma Hayek.

Per la modella statunitense, nata da padre arabo-palestinese e madre olandese, questo premio rappresenta il culmine di un anno memorabile in cui ha maturato una grande conoscenza di sé e delle sue capacità, anno in cui è avvenuta una grande crescita professionale. Dopo aver sfilato per Versace accanto a modelle quali Naomi Campbell durante la Milano Fashion Week e dopo aver posato per Sport Illustrated sulle spiagge di Thaiti, Gigi Hadid ha meritato un riconoscimento mondiale confermandosi come regina delle passerelle.

 

 

 

 

 

Prada presenta “Past Forward”, il cortometraggio di David O. Russell

Prada presenta “Past Forward“, il cortometraggio firmato David O. Russell in collaborazione con Miuccia Prada. Il regista, candidato all’oscar e acclamato per film quali Il lato positivo e American Hustle immagina Past Forward come un paesaggio onirico, come un cambiamento della narrativa convenzionale con scene, personaggi e generi che si ripetono, si tramutano. Il cast stellare comprende Allison Williams, John Krasinski, Freida Pinto, Jack Huston, Kuoth Wiel, Sinqua Walls, Connie Britton, Paula Patton, Thomas Matthews, Jason Sklar, Randy Sklar, Garry Clemmons, Jason Clemmons e Sacha Baron Cohen.

Russell intende conferire il potere allo spettore. A lui lascia il compito di decodificare che cos’è l’esperienza, il sogno, il ricordo, attraverso una molteplicità di personaggi tutti facenti parte di un collage complesso.

La collaborazione con Prada è stata sancita durante una cena a New York, in cui la conversazione tra il regista la stilista e imprenditrice italiana si è spostata sulla natura del tempo, una riflessione tesa ad immaginare un numero infinito di noi stessi, un numero illimitato di esperienze che viviamo ogni giorno, cosa sia e dove trovare la bellezza.

Prada Official-past forward
Prada Official-Past Forward

 

La signora Prada mi ha offerto la possibilità di realizzare un’opera cinematografica, come un sogno, che si nutre di uno strano mistero, suspense, paura, pericolo, bellezza, conflitto, romanticismo, amore, identità e tempo“.

Un progetto che comprende una serie di idee allo stato grezzo, a cui sono associate una serie di domande: che cos’è la vita? il sogno? la memoria?. Past forward è un esperimento visivo e narrativo, è la storia che una donna ha visto in televisione a casa sua, o forse è un ricordo? Un sogno? O è possibile che siano tutte queste cose insieme?.

Prada Official-past forward
Prada Official-Past Forward

Fare questo film mi ha riacceso l’ispirazione. Ispirazioni provenienti da quadri e pittori che ho amato per gran parte della vita, e registi degli anni ’30 e precedenti, spiriti che vivono in immagini e sentimenti spettrali, come canzoni“.

Un viaggio cinematografico, una collaborazione riuscita che si prefigge come unico scopo la gioia di far arte.

La Perla, trio di bellezze per la nuova campagna

Kendall Jenner, 21 anni, modella e it-girl statunitense è la protagonista della nuova campagna La Perla scattata da Steven Klein. L’atmosfera, fatta di vetri in frantumi, reggiseni in fiamme e un antico corsetto costrittivo è la chiave della campagna La Perla PE17. Immagini simboliche, scelte dal fotografo stesso al fine di lanciare un messaggio preciso: la liberazione di ogni donna dalla necessità di sacrificarsi per la bellezza.

Kendall Jenner-La Perla Official
Kendall Jenner-La Perla Official

Una vera e propria rivoluzione per il marchio di lingerie fondato nel 1954, un cambiamento che parte dal corpo andando ad assecondare tutti i movimenti grazie a materiali stretch e forme sapienti nate dalla profonda capacità del brand di esaltare la figura femminile in tutti i suoi aspetti.

Kendall Jenner, fotografata a New York insieme a Isabeli Fontana e Liu Wen sotto la direzione artistica di Fabien Baron, è stata voluta dalla direttrice creativa Julia Haart : “Kendall Jenner è la nuova star di questa campagna, interprete del percorso profondamente innovativo intrapreso dal brand.”- ha annunciato la direttrice creativa “Il carisma contemporaneo di Kendall dà un tocco inconfondibile a ogni capo che indossa, ne sottolinea la modernità e allo stesso tempo l’eleganza disinvolta e sicura di sé.” 

Kendall Jenner-La Perla Official
Kendall Jenner-La Perla Official

Il messaggio visivo dirompente raccontato attraverso l’obiettivo di Klein sottolinea il carattere delle tre top model protagoniste. Isabeli Fontana, per la seconda volta testimonial del brand, esalta con il suo fascino latino i capi ideati per valorizzare le curve come segno di identità femminile. Liu Wen, una delle prime modelle cinesi ad aver scalato le classifiche internazionali, rivela il proprio lato più sensuale.

Liu Wen -La Perla Official
Liu Wen -La Perla Official
Isabeli Fontana-La Perla Official
Isabeli Fontana-La Perla Official

Una serie di immagini dai colori intensi mette in luce non solamente la preziosità delle sete e dei tessuti dei nuovi capi di lingerie, ma anche quelli della collezione ready-to wear che ha segnato il debutto di Julia Haart alla direzione creativa di La Perla. A confermare la sensualità delle testimonial, il marchio ha postato su Instagram alcune foto e video tratti dal backstage: nel video, Kendall Jenner indossa un completino intimo di pizzo nero mentre scatta un selfie allo specchio. E’ dunque innegabile, la campagna pubblicitaria primavera-estate 2017 di La Perla unisce eleganza e sensualità, passione e determinazione, una miscela esplosiva e rivoluzionaria per il brand.

Donatella Versace: in uscita il libro che racconta la storia della Maison

Arriverà in libreria questo Novembre “Versace“, il libro scritto da Donatella Versace insieme a Maria Luisa Frisa, professoressa all’università IUAV di Venezia e nota curatrice di mostre internazionale e Stefano Tonchi, direttore di W Magazine per raccontare la storia di uno dei brand italiani del lusso più famosi al mondo attraverso un percorso per immagini intimo e personale.

Donatella Versace-Official Instagram
Donatella Versace-Official Instagram

Il libro edito da Rizzoli (336 pagine, 250 fotografia a colori e in bianco e nero, 95 euro) illustra il cambiamento di identità e di interpretazione che Donatella Versace ha dato alla maison a seguito della tragica morte del fratello Gianni. E’ il 1997 e il mondo della moda è sconvolto. Divenuta nuovo direttore artistico, Donatella Versace ha catapultato l’azienda nel futuro.

C’erano sempre scontri tra di noi, ma questo era un bene, sono convinta che le cose migliori nascono dai momenti di tensione: la realtà è che eravamo tutti e due proiettati sul futuro, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e spesso c’erano discussioni su come interpretarlo”.

Il libro fotografa il presente di Versace e il suo archivio storico, dagli scatti nel backstage alle passerelle fino a raccontare i segreti di Atelier Versace. Sono presenti inoltre contributi scritti da alcune delle voci più importanti del fashion system. Il libro raccoglie foto di Richard Avedon, Steven Meisel e Mario Testino e le immagini di supermodelle come Christy Turlington, Naomi Campbell e Linda Evangelista.

Donatella Versace-Official Instagram
Donatella Versace-Official Instagram

Credo di essere stata molto fortunata ad essere sua sorella – ha ripetuto molte volte Donatella parlando del fratello – mi ha lasciato una ricchezza interna insostituibile”.

Il libro intende spiegare la storia dell’evoluzione del brand e di come Donatella Versace sia riuscita a ringiovanire la maison storica con uno stile all’avanguardia.

Grazia e The Blonde Salad presentano YOU: la mostra sulla rivoluzione digitale

 

Il mondo non sta cambiando, è già cambiato. Silvia Grilli, direttore della rivista Grazia in collaborazione con The Blonde Salad di Chiara Ferragni catalizzatrice di follower sulle piattaforme digitali e case study alla Harvard Business School hanno raccontato “YOU: the digital fashion revolution” ,dal 7 al 13 Ottobre al palazzo della Triennale di Milano. La mostra gratuita intende definire i più grandi protagonisti del mondo digitale, gli influencer e gli opinion leader più influenti. Un viaggio che spiega cosa è cambiato nei mondi virtuali e cosa cambierà a breve. La diffusione di nuove interpretazioni dello stile e delle tendenze.

You: digital fashion revolution
You: digital fashion revolution

Da Eleonora Carisi, Tina Leung a Gala Gonzalez, l’esposizione è la narrazione di personaggi che hanno una visione in comune e la forza per farsi spazio in questo mondo digitale ad alta velocità. Un racconto per immagini e parole quello della mostra, con percorsi interattivi che accompagnano i visitatori per tutto il viaggio virtuale.

«Sono i social media che hanno cambiato le regole: prima il mondo della moda era altezzoso, ora c’è più apertura, c’è trasparenza nel nostro lavoro ed è il popolo che sceglie. In questi anni le cose sono cambiate moltissimo, basta essere sé stessi, esprimere le proprie scelte e condividere quello che si fa». racconta Chiara Ferragni.

Prosegue Silvia Grilli :«Il nostro lavoro procede su due strade parallele: raccontare la moda con servizi patinati e location da sogno ma illustrare anche lo street style e lasciare spazio alle web influencer. Loro hanno creato un lavoro che prima non esisteva, è una rivoluzione partecipativa perché c’è il bisogno di coinvolgere le nuove generazioni».

You: digital fashion revolution/ Chiara Ferragni-Giuseppe Sala-Silvia Grilli
You: digital fashion revolution/ Chiara Ferragni-Giuseppe Sala-Silvia Grilli

A seguire, il gran finale: una mirror box che racchiude l’idea di una dimensione futuristica ma al tempo stesso accessibile nell’immenso palcoscenico del web. Come suggerisce il titolo dell’esposizione alla fine il vero protagonista, sei Tu. La mostra è stata realizzata in collaborazione con Tiffany&Co. Per l’occasione, il marchio newyorkese di gioielli ha uno spazio interamente dedicato: un photowall con background a tema.

Chiara Ferragni- You digital revolution
Chiara Ferragni- You digital revolution

Innegabile dunque come la rivoluzione del web generi linguaggi sempre più veloci, un aggiornamento costante e una potente condivisione. La moda non sfugge a questo fenomeno mondiale, se ne appropria divenendo essa stessa un’indiscussa protagonista.

“Chanel, la donna che legge”. La biblioteca in mostra a Venezia

Da Sabato 17 Settembre fino all’8 Gennaio 2017 Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’arte moderna di Venezia ospiterà la mostra “Culture Chanel: la donna che legge”, con l’intento di raccontare la storia di Gabrielle Chanel e della famosa casa di moda da lei fondata.

Si tratta della settima tappa del progetto “Culture Chanel” la cui direzione artistica è affidata a Jean-Louis Froment che dal 2007 propone un racconto culturale della maison. La mostra ideata con la collaborazione di Gabriella Belli vuole mostrare la libreria di mademoiselle Coco, un insieme unico di testi raccolti durante tutta la sua vita, fonti d’ispirazione per le sue creazioni rivoluzionarie.

Qual era il rapporto di Coco Chanel con i libri? Quali letture hanno plasmato la sua visione del mondo della moda durante la sua carriera? La mostra è un percorso tra fotografie, articoli, quadri, disegni e dediche, tra letture di autori contemporanei come Verlaine, Mallarmè e Proust, passando prima tra Orazio, Virgilio, Omero e tutti gli altri autori classici greci da lei tanto amati. “I libri sono stati i miei migliori amici”, confidò la stilista al suo amico Paul Morand.

«Dalla solitudine dei suoi anni nell’orfanotrofio di Aubazine fino alla fine della sua vita, i libri e i loro autori hanno guidato il cammino di Gabrielle Chanel, hanno nutrito la sua immaginazione e dato risposta alla sua sete di invisibile, mostrandole di volta in volta come la sua stessa visione del mondo potesse prendere forma», si legge in una nota di presentazione della maison.

Gabrielle_Chanel
Gabrielle_Chanel

Sono 350 i pezzi che compongono la mostra divisi in quattro sequenze: La vita che conduciamo, Le confidenze dell’invisibile, Thoughts that make you think e Gli aspetti del tempo. La sua biblioteca non fa altro che svelare il suo personale vocabolario estetico, l’amore per il classicismo e per il Barocco, la passione per la Russia e per gli ori di Venezia. Oltre ai volumi,in mostra ci saranno anche oggetti provenienti dall’appartamento di Coco Chanel, alcuni di essi saranno esposti al pubblico per la prima volta come gioielli, abiti e profumi.

Apre l’allestimento un appunto scritto da Gabrielle Chanel: “The life we lead always amounts to so little, the life we dream of, that’s the great existence because it will continue beyond death” (La vita che conduciamo non è mai granché, la vita che sogniamo è invece la grande esistenza perché la continueremo oltre la morte).  Un video mostra i volumi ancora perfettamente conservati così come li aveva lasciati la stilista: le rilegature, i leoni ,simbolo di Venezia e segno zodiacale di Chanel – e le sfingi, lo scrittoio a cui più volte la stilista è stata fotografata, l’atmosfera impalpabile e incantata in cui si può avvertire ancora il passaggio della padrona di casa.

Un appuntamento imperdibile non solo per gli amanti della moda ma anche per gli appassionati di letteratura. Un viaggio artistico e culturale tra le opere di mademoiselle, la quale, alla stregua dei poeti da lei tanto ammirati è riuscita a imporre uno stile in grado di sfidare il tempo e collocarsi tra i grandi lasciti del ‘900. La mostra è l’intimo ritratto di una donna, mostrata attraverso le sue letture, che ha fatto della sua vita una leggenda.

 

La Perla. Julia Haart è il nuovo direttore creativo

La Perla dà il benvenuto a Julia Haart, nuovo direttore creativo che ricoprirà l’incarico a partire dalla Primavera/Estate 2017.  La stilista americana prende il posto di Pedro Lourenço che ha concluso il contratto a Luglio 2016 e al quale si deve una trasformazione iniziale del brand verso una proposta completa di lifestyle.

La sensibilità creativa della designer è in profonda sintonia con l’heritage e l’identità di La Perla, nata dalla visione di un’altra donna, la fondatrice Ada Masotti. Come direttore creativo Julia Haart si occuperà di tutte le linee di lingerie, nightwear,beachwear, menswear, accessori e di una nuova collezione di ready to wear che sarà presentata a Milano a Settembre 2016, durante la settimana della moda”, si legge in una nota dell’azienda.

Julia Haart/La Perla Official
Julia Haart/La Perla Official

Julia Haart ha già collaborato con il team stilistico di La Perla per quanto riguarda le collezioni accessori Primavera/Estate 2016 e Autunno/Inverno 2016-2017. Il suo compito ora sarà quello di guidare le fasi del processo evolutivo del marchio riguardo l’abbigliamento. La sua capacità di creare capi affini al corpo femminile unita all’abilità nel saper valorizzare la figura della donna e la sua eleganza sono le caratteristiche di una rivoluzione del marchio.

Quello che stiamo cercando di fare con le collezioni ready to wear è creare qualcosa di nuovo per il mercato”, spiega la fashion designer. “Le donne credono di dover soffrire per essere belle. Io non credo sia cosi e voglio dare loro una nuova scelta di capi. Adoro però che La Perla abbia questa immagine sexy e non modificherò questo suo DNA“.

Fondata a Bologna nel 1954 la maison è stata ceduta nel 2013 al Pacific Global Management, holding di proprietà della famiglia di Silvio Scaglia, Presidente di La Perla, già attiva nel settore della moda attraverso una rete di model management, operante attraverso i marchi Women, Elite e The Society.

Julia Haart è arrivata a La Perla come consulente di fiducia, focalizzandosi innanzitutto sull’importanza del corpo femminile e sull’esperienza maturata nel vestirlo e valorizzarlo”, racconta Silvio Scaglia. “La collezione Primavera/Estate 2017 avrà una portata rivoluzionaria non solo per il nostro marchio ma anche per il mondo del fashion femminile, grazie alla combinazione tra il savoir faire del nostro atelier, una donna di grande talento come direttore creativo e i migliori materiali del mondo. Il lavoro di Julia è davvero rappresentativo del lifestyle La Perla e sono lieto di collaborare con lei a questa nuova pietra miliare della storia del brand“.

Rio 2016. Ecco le capsule collection dedicate alle Olimpiadi

Dal 5 al 21 Agosto Rio de Janeiro è la sede della XXXI edizione dei Giochi Olimpici. Atleti provenienti da ogni parte del mondo cercano di dare il meglio di sé in campo. E la moda? La moda, ovviamente, non rimane immobile a guardare. Tanti sono i brand che hanno creato una capsule collection o una limited edition ispirandosi ai colori della propria nazione e alla bandiera del Brasile. Dall’abbigliamento agli accessori fino ai gadget più originali le Olimpiadi dettano moda.

Salce197 pensa alle borse realizzando una limited edition “Movida Brasil” ricca di dettagli. La borsa, realizzata in solo 310 pezzi prevede tre tasche interne, doppia zip e tracolla in pelle. Superga ha deciso di rendere omaggio rivisitando il suo iconico modello 2750 con la bandiera brasiliana. Tra gli altri brand troviamo Fera Libens, il marchio di calzature glamour green che ha lanciato una capsule collection realizzata con tessuti naturali. Le scarpe dal design accattivante e dai colori scintillanti sono un must have da non perdere per tifare continuando ad amare il nostro pianeta.

Salce197 Official
Salce197 Official

Ma cosa hanno indossato i protagonisti delle Olimpiadi di Rio 2016? I più grandi stilisti del panorama mondiale hanno creato delle collezioni per vivere alla moda la competizione più affascinante del mondo. Come già avvenuto per i Giochi Olimpici di Londra 2012 , gli atleti italiani in trasferta potranno vestire la moda di Emporio Armani. In occasione della cerimonia di apertura, lo stilista italiano ha ideato un completo speciale per tutti gli azzurri presenti in Brasile. La collezione prevede diversi modelli di tute, polo a manica lunga e a manica corta, pantaloni lunghi o corti cargo.

Armani Rio 2016
Armani Rio 2016

Stella McCartney ha ideato le divise per il team olimpico britannico. La stilista, figlia di Paul McCartney ha collaborato con Adidas realizzando una serie di capi che hanno come motivo principale il nuovo stemma per rendere omaggio alle quattro nazioni del Regno Unito. La collezione è stata realizzata con tessuti tecnici di Adidas come Climachill, la nuova generazione di abbigliamento a ventilazione attiva pensata per sopportare il caldo umido del paese brasiliano.

Stella McCartney official website
Stella McCartney official website

Il team francese invece indosserà uniformi firmate Lacoste. Felipe Oliveira Baptista, direttore creativo del marchio si rifà ai colori della bandiera francese uniti a uno stile minimale, navy, sporty chic.

Lacoste official
Lacoste official

Giallo, verde, ispirazioni tropicali…ed è subito mania Rio 2016. Di una cosa siamo certi: ogni capsule collection è riuscita a rappresentare non solo la cultura e l’anima del Brasile ma di tutti i Paesi che hanno partecipato. Una celebrazione dello sport vero, praticato con passione.

 

Lanvin, la collezione resort firmata Bouchra Jarrar

Uno stile senza tempo e in linea con i valori di Lanvin quello di Bouchra Jarrar, nuova direttrice creativa della maison parigina. Designer visionaria e talentuosa, per la sua collezione di debutto è rimasta fedele a Jeanne Lanvin e al suo moderno spirito couture. Un’anteprima del suo lavoro è stata presentata a New York dove sono comparsi i primi capi della collezione Resort 2017.

“È un onore enorme per me continuare a promuovere lo stile Lanvinha commentato la stilista. Voglio portare al marchio l’armonia e la coerenza di una moda pensata per le donne di oggi”.

Pre-collection P/E Resort 2017
Pre-collection P/E Resort 2017

Osservando gli archivi della maison, Bouchra Jarrar ha ammirato le forme semplici e lo stile ordinato che caratterizzavano le donne, senza però andarne a cancellare la personalità. La nuova direzione creativa è infatti decisamente più asciutta, un’eleganza minimalista per abiti impeccabili, lontani da effimere tendenze.

La collezione punta su linee pulite, tessuti morbidi in un perfetto equilibrio tra passato e presente. Le proporzioni e i materiali sono stati studiati per esaltare la bellezza di ogni donna. Protagonisti indiscussi le camicie di seta a collo alto con sciarpa a contrasto annodata e maniche anni Trenta, abiti di chiffon drappeggiati con stampe floreali, bluse in seta e giacche smoking. E ancora, camicie in crêpe de chine che giocano con colori vivaci tra i quali il giallo sole (tonalità esclusiva del marchio). Dal daily wear alla sera, la collezione mostra una perfetta armonia tra maschile e femminile.

Pre-collection P/E Resort 2017
Pre-collection P/E Resort 2017

Il lavoro di debutto della stilista francese è visto da molti come un omaggio all’arte del ricamo, ai virtuosismi sartoriali, e alle decorazioni in rilievo tanto amati dalla fondatrice dell’azienda. Bouchra Jarrad– che in passato ha lavorato per Balenciaga, Christian Lacroix, e Jean-Paul Gaultier prende il posto di Alber Elbaz, che ha lasciato la guida di Lanvin dopo 14 anni lo scorso Ottobre.

Il suo talento, i suoi standard elevati e la sua padronanza sartoriale sui tagli e sui tessuti porteranno una ventata di freschezza e di modernità alla nostra maison, nel rispetto della sua anima come la più antica casa di moda di Parigi e simbolo dell’eleganza francese” – ha commentato Michèle Huiban, CEO di Lanvin.

Pre-collection P/E Resort 2017
Pre-collection P/E Resort 2017

Sofisticata, dalle linee rigorose e con una estrema attenzione ai dettagli, la collezione è il riflesso di una precisa idea di moda. “Il mio obiettivo è un look definito perché le nostre vite sono molto veloci – ha dichiarato Bouchra Jarrar. Siamo donne che lavorano, siamo forti, autosufficienti, e i miei abiti devono suggerire qualcosa… potenza, ma senza essere aggressivi, con un look definito. È una certa idea di stile, è eleganza, è Parigi. È un modo d’essere”.

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